Oggi abbiamo affrontato una trasferta di 6 ore e finalmente siamo arrivati a Pushkar. È un'importante meta di pellegrinaggio hindú e difatti la città è raggruppata intorno a un lago sacro, che si dice sia comparso quando Brahma lasciò cadere un fiore di loto. È caratterizzata da 52 ghat (scalinate) e 400 templi bianco latte; la puja (preghiera) risuona in sottofondo con tamburi, gong e canti religiosi.
Molti turisti si fermano a Pushkar sedotti dalla cittadina e dedicano il loro tempo alla spiritualità e ad attività tipicamente hippy...La strada principale è un unico lungo bazar, dove si vende qualsiasi cosa e i venditori fanno di tutto per attirarti nella loro bottega. Io tiro dritto e li ignoro. Il mio shopping è dedicato alla prossima tappa, la città di Jaipur. Questa cittadina è pervasa da un non so che di mistico, basti pensare al lago, che a mio avviso è un normalissimo lago e nell'attimo in cui scendo le gradinate un uomo da lontano si fionda urlando verso di me. Ci metto un paio di minuti a capire di cosa si tratta. Sono scesa verso il lago con le scarpe, ed è un vero sacrilegio.
Ora sono al bar a mangiarmi una bella crepe e fra poco vado in hotel che fa buio.
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