martedì 9 dicembre 2014

Jaisalmer

Il cielo è tutto limpido stamatina ma non nell'angolo dove sorge il sole. Li ci sono tante nuvole e il sole si innalza tra di esse sfidandole, come a dire... a volte per risorgere, bisogna sfidare delle difficoltà che incontri sul tuo cammino. E nel cielo le nuvole sono tutte in fila come delle pecorelle, in cerca del loro cammino...
Mi sono svegliata sulla brandina nel mezzo delle dune alle 5:45 circa. Ho preso la mia coperta e mi sono spostata aldila della duna per cercare un posto tutto mio, dove potermi godere l'alba sorgere.  Che spettacolo,  che colore, che pace. La gente del posto spesso si alza alle 4 o alle 5 e va nel deserto a meditare. È un grande carica energetica.  La sabbia è molto fredda, aria freschina e mi rintano nella coperta con gli occhi sempre rivolti all'orizzonte.  Il cielo ha cambiato colore piu volte. È passato dal rosa, all'arancione, al giallo. Una meraviglia!
Rientriamo a piedi al resort, facciamo colazione e poi prendiamo l'auto e partiamo. Il percorso di oggi è molto corto, la città di Jaisalmer dista solo 50 km da Khuri. Lungo la strada ci fermiamo a visitare la città fantasma di Koldhara. La storia narra che la casta alta dei brahmini abbandonò la città 200 anni fa a causa dei dissapori con il primo ministro Salim Singh che impose tasse esose,  perpetuò abusi e fece rapire una giovane donna. La gente del villaggio si spostò tutta insieme nel corso di un'una notte.
Dopo la visita ci siamo diretti a Jaisalmer. Questa città ha qualcosa di magico che incatena i tuoi occhi alle sue mura. Di notte la si vede avvolta dalle luci calde e soffuse; di giorno sotto i raggi del sole brilla come un'ambra  incastonata nel deserto. Il forte che sovrasta la città è un elogio alle antiche potenze, costruito nel 1156 circa. Al suo interno un intrico di vie e vicoli scolpiti nell'arenaria, haveli e antichi palazzi belli da togliere il fiato. C'è un lavoro da certosino dietro ogni rifinitura di porta o finestra.
Arrivati in hotel mi riposo qualche ora e poi nella hall mi aspetta Shanti per portarmi a spasso per la città.  È un ometto con i 4 baffi:i soliti 2 più 2 sui lobi delle orecchie... dire che è un personaggio è dire poco. La città ospita 75000(5000 all'interno delle mura e 70000 persone all'esterno) e tutti lo conoscono!!!
È un uomo che purtroppo non ha potuto andare a scuola, il marajà aveva una filosofua tutta sua riguardo al potere. Shanti non si è però scoraggiato e lavorando duro ha fatto in modo di far studiare i suoi figli. Lui è nato e cresciuto a jaisalmer, da 30 anni accompagna i turisti a visitare la città. È un uomo curioso e adorabile,  ma parla come una macchinetta; in 2 ore mi ha fornito una quantità tale di informazioni che mi manda al tappeto! Alle 17 lo prego di portarmi in albergo perché ho bisogno di riposare la testa.. tra le miliardi di informazioni che mi ha dato ha trovato pure il tempo di ripetere continuamente : "watche out the cow... caca de vaca". " be happy dont worry, no chicken no curry"... non ne potevo piu... mi ha sfiancata!Mi ha portata all'interno delle mura a vedere le viuzze e le haveli, e poi fuori da essa a vedere la "vera vita" come la Chiama lui.
A cena salgo sulla terrazza del mio hotel e qui la città cambia aspetto. La vista non concede parole,  il silenzio e la quiete fanno solo ricordare di essere nel mezzo del deserto. Il cielo è cosparso di stelle, dall'hotel si vedono le luci delle case, dei templi e del castello.  Buona notte con una storia da mille e una notte.

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