mercoledì 31 dicembre 2014

Mumbai

Stamattina mi alzo verso le 8:00 e faccio colazione in camera. Vi sembrerò viziata, ma in realtà non si può fare altrimenti perché il mio hotel occupa solo il  quinto piano di un palazzo e non ha una sala da pranzo né per la colazione né per i pasti principali.
Dopo colazione mi preparo ed esco. Sapete cosa mi ha spinta a venire a Mumbai? Sinceramente l'avvincente libro intitolato Shantaram, totalmente ambientato a Mumbai. Il libro narra di un uomo australiano imprigionato in australia che riesce a fuggire di galera e si rintana in India,  precisamente a Mumbai. Qui entra nei giri vari di delinquenza e tante storie si intrecciano.  Oggi ho visitato il quartiere di Colaba, spesso nominato nel libro, come pure il cafè Leopold, frequentato dal protagonista e dai suoi amici. Mi è piaciuto questo tuffo nella letteratura!
Prima di perdermi nel discorso libro vi stavo accennando al momento in cui mi sono messa per strada stamattina. Ho una gran voglia di camminare. Niente cartina,  solo qualche vaga idea e tanta voglia di esplorare . Cammino sul lungomare con passo tranquillo e vagabondo, incredibile quanto mi faccia bene quest'aria mattutina di mare. Mi sembra di essere un po in Australia, a surfers paradise, con i palazzoni affacciati sul mare. Visito un ufficio informazione, prendo qualche depliant e poi proseguo nel mio giro cittadino. Passo di fianco ad un parco che ospita un torneo di cricket e mi fermo ad osservare il gioco. In realtà mi sembra simile al baseball, ma a guardarlo attentamente non mi appare per niente somigliante, ma una cosa è certa, mi annoia da morire. In India ne vanno matti e per chi non lo sapesse il cricket è stato importato qui dai britannici.
La città ha una british influence, un british style, lo si nota nelle varie costruZioni: high court, university, taj mahal hotel. A volte sembra davvero di essere in Inghilterra.
Cammino per le strade e nessuno mi importuna. Qualche bimbo sporco e malconcio sgomita per un paio di rupie ma io volto la faccia di lato, non riesco a guardare questi bimbi in tenera età obbligati a mendicare. Per fortuna poco più avanti incrocio una splendida donna in sari arancione che mi saluta e mi sorride radiosa. Che magia, che bellezza! Sapete, mi manca il contatto con le donne; il poter parlare e dialogare liberamente con loro. Spesso gli uomini imparano l'inglese coi/ dai turisti per interagire con loro. La donna non avendo a che fare coi turisti e avendo un'istruzione minore rispetto all'uomo, l'inglese non lo conosce, quindi risulta impossibile comunicare. Oggi faccio tappa dall'estetista e appunto l'inglese non lo conosce. Riusciamo a scambiare poco piu di due parole. L'esperienza della ceretta rispetto al Nepal è molto buona. La signorina è brava e competente e al momento di pagare le chiedo di ripetermi il costo del trattamento 3 volte. Non ci posso credere... mi chiede 300 rupie, che sono l'equivalente di 5 Franchi...
Dopo la ceretta mi accorgo di essere affamata.  Mi rintano in un baretto e mangio Hummus e Falafel, bevo un succo fresco di ananas prima di scappare in fretta e furia per il freddo polare che si è creato a causa dell'aria condizionata.
Proseguo il mio giro e mi perdo tra le bancarelle di Colaba. Scarpe di infima qualità appese ovunque,  collanine, braccialetti,  magliette, pantaloni, ...si trova di tutto, ma ciò che mi magnetizza sono le bancarelle di libri usati. Li passo tutti in rassegna e nonostante io abbia il mio reader elettronico non resisto alla tentazione di comprare 2 libri e udite udite, per l'irrisorio costo di 8 franchi compro la lonely planet di seconda mano in francese del sud dell'india. Cosi posso pianificare il mio viaggio del prossimo mese. Beata la svizzera che insegna le lingue a scuola e mi permette di comprare una guida in francese nonostante non sia la mia lingua madre. Evviva l'istruzione!
Concludo il mio giro al modern art museum. Sono pronta ad osservare con curiosità alcuni capolavori di artisti indiani; ma in realtà trovo un allestimento speciale che unisce sport ed arte. Parla di un grande sportivo, campione di Cricket (Sachin Tendulkar) attraverso alcune opere d'arte. Lui scrisse questo in riferimento all'arte:" I'm no connaisseur, but i love art.  I love the creativity that goes into making an artwork, the endless hours of thought that are put into it, the adjustments that are made, the nuances that are introduced and the beauty of the final creation". E poi mi ritrovo sulla strada di casa.Mi dispiace ma oggi non riesco a caricare le foto. Baciii 

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