Ho dormito dalle 20.15 fino alle 7.15! Ok non proprio senza interruzioni ma quasi! Mi sono alzata, sono scesa di sotto e la signora della guesthouse mi ha proposto di fare colazione in giardino. Mi sono seduta al tavolo, ho assaporato il buon cibo, il calore del sole, il risveglio del mio corpo. Che splendido modo per iniziare la giornata.
Poi mi dirigo verso la piazza dove ci sono i bus per la capitale. Salgo sul primo che trovo e pochi minuti più tardi il bus parte. Per gran parte del viaggio il sedile accanto al mio è libero quindi posso sedere più comoda della scorsa volta. Il bus percorre la medesima strada che ho già fatto la scorsa volta venendo dalle colline. Quindi quello che mi circonda assume un alone di famigliarità, mi fa sentire più a casa. Ho la possibilità di vedere dei dettagli che mi erano sfuggiti. Quel che noto riguarda le case: la maggiorparte sono strette e alte, ma non per mancanza di spazio, come può apparire nelle favelas brasiliane, le case sono cosi anche in aperta campagna. Inoltre spesso sono intonacate con colori sgargianti come verde o arancione. Non so se questi missili sono costruiti per occupare meno terra e quindi risparmiare. Inoltre una o due facciate della casa non è intonacata, non ha finestre, è semplicemente una parete. Anche qui forse vale la politica del risparmio.
Oggi ho scoperto che la nazione nepalese è molto povera perchè la popolazione non paga tasse; ovviamente le strade perciò sono in pessimo stato. Per contro i nepalesi non se la passano poi tanto male visto che non pagano le tasse e che spesso il capo famiglia va a lavorare negli emirati per alcuni anni e spedisce buoni soldi a casa.
Manca una mezzoretta all'arrivo a kathmandu ed una signora si siede accanto a me. Attacca a parlare senza sosta per 5 minuti (questa scena mi pare di averla già vissuta...hehe) e io non capisco ovviamente nulla. E l'unica cosa in assoluto su cui doveva farsi capire era di aprire il finestrino??? Il grande risultato è stato che dal finestrino è entrata tanta di quella sabbia che i miei occhi hanno iniziato a piangere e chi li fermava più??? Mannaggia alla lingua nepalese.
Arriviamo finalmente a kathmandu e vado a cercare un hotel. Dove ho alloggiato le scorse volte non cè posto quindi ripiego su un altro. Si è già fatto mezzogiorno e senza pranzare prendo un taxi e mi dirigo verso un luogo sacro dell'unesco. Non ne avevo sentito parlare fino a 2 giorni prima. Ho letto velocemente sulla guida di cosa si trattava, ma non mi ero resa conto a cosa avrei assistito. Finora sono stata a visitare le piazze sacre, colme di templi hinduisti, di templi buddisti, ma non ero mai stata in un luogo del genere. Ignara mi avvicino ai cancelli del luogo sacro e un ragazzo mi viene incontro. Mi dico :"nooooo l'ennesima guida!"e non ne volevo più sapere, ne ho già avute troppe nei giorni scorsi. Ma lui riesce a convincermi velocemente, costando poco, e dicendomi che ho assolutamente bisogno di una guida, questo posto è diverso, mi dice. Quanto aveva ragione! Lui è bravissimo, sa tantissime nozioni, mi racconta tantissime cose di cui non avevo idea e che arricchiscono il mio viaggio. Per fortuna lui è molto simpatico e di compagnia, alleggerisce cosi il senso di tristezza, di inadeguatezza, di stordimento che questo posto mi trasmette. Per fortuna non avevo mangiato. Lui mi dice.. non piangere, normalmente i turisti lo fanno. Io gli rispondo che da noi non è cosi, che è penoso da vedere. Stiamo parlando di un crematorio a cielo aperto sulle rive del fiume Bagmati, molto sacro per loro, confluente del Gange, come per gli indiani Varanasi. Io sapevo dell'india, ci andrò. mi sarei preparata in un modo o nell'altro, ma qui è stato tutto cosi veloce. E la mia guida che mi dice che adora questo posto e ci potrebbe stare ogni giorno per il resto della vita.
Dopo alcuni respiri profondi e sguardi volti altrove, mi faccio forza e cerco di stare dietro alle mille informazioni che la mia guida mi ha già dato ignara dello stato in cui mi trovavo. Certo, per loro è diverso quindi non possono immedesimarsi in noi.
Chi di voi a voglia di sentire alcune cose può continuare la lettura, altrimenti potete smettere di leggere, sta a voi.
Le persone morte, o quasi morenti, nel giro di 2 ore dalla morte vengono portate in questo luogo per essere cremate. Vengono ricoperte di lenzuola bianche e arancioni (il bianco sta per purezza e tristezza, l'arancione per sacrificio), fiori arancioni, vengono lavati i piedi e la testa, poi il corpo viene posato su una pira. I famigliari stanno tutti intorno. Il figlio maggiore fa 3 giri intorno al corpo ( 3 come le divinità che si vigliono invocare :vishnu, brahmz, shiva), dopodichè il ceppo di fuoco viene messo in bocca. Da li è partito il primo respiro e anche l'ultimo. Il corpo ci impiega 4 ore a bruciare. In quel posto cremano da 40 a 50 persone al giorno. Oggi è stato cremato un agente di polizia, cera la fanfara a suonare. LA credenza indu dice che al momento della morte devono essere presenti tutti e 4 gli elementi, percio viene scelto il fiume.
In quel luogo la mia spensieratezza e spontaneità si è ridotta in cenere, come i corpi. La mia guida si chiama Sumit: Su sta per buono, mit per amico, quindi lui è un "buon amico". E davvero lo è stato. Ha fatto di tutto per rendere "piacevole" la mia giornata.
Finito il giro mi ha portata a pranzare con altri suoi due amici guide. Sono stati molto gentili e lui ha pure pagato! Da non credere! Nel corso del pranzo ho scoperto che hanno fatto tutti l'università e che sono guide alpine. Settimana scorsa erano a Pokhara, sul circuito dell'annapurna, esattamente dove poco dopo sarebbero morte tutte quelle persone! Povera gente, che disastro, che sgomento! E pensare che questo è il momento migliore per fare trekking, ma il clima sta facendo troppi passi falsi.
La sera summit mi ha fatto compagnia nella cerimonia della luce che ha luogo sempre nel luogo sacro sul fiume. È una cerimonia in cui si chiamano le varie divinità e le si prega. Culto interessante.
Sono tornata a casa molto provata, ho fatto la doccia e cercato di lavare via TUTTO. Per fortuna la sera cera in programma musica dal vivo in un pub (me l'ha detto il cantante della band). Arrivo, mi siedo, chiacchiero con una ragazza cinese, giovanissima tra l'altro; poi 3 nepalesi si siedono al nostro tavolo,chiacchieriamo; altri giapponesi stan bevendo a perdifiato al tavolo di fian fianco e per concludere una ragazza francese in minigonna e top succinto si mette a ballare in mezzo al bar. E da li... tutti in piedi a ballare e cantare per ore. Ci voleva, fantastico! Ora nanna. Vi saluto!
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