Ieri sera festa ad ogni angolo, su ogni marciapiede, davanti ad ogni casa: Balli, scenette, spettacoli. Sembra che il nome di questi balli sia "Dausi e Bhailo". Metteva un'allegria incredibile camminare per le strade ieri sera al ritmo di questa musica.
La festa della luce è una delle più importanti feste indiane e anche nepalesi. Solamente che in nepal viene festeggiato in maniera differente anche se il significato rimane il medesimo. Simboleggia la vittoria del bene sul male, la vittoria della conoscenza sull'ignoranza e si usa infatti accendere luci. I festeggiamenti si protraggono per 5 giorni. Vengono preparate le decorazioni chiamate "rangoli", che sono dei disegni sul pavimento fatti con la polvere colorata. E in seguito , la sera, fatti brillare da candele poste intorno e al centro del disegno. Prima della notte del diwali la gente pulisce, rinnova e decora la casa e l'ufficio. Nella notte diwali la gente indú si veste con nuovi vestiti o con i vestiti migliori che ha; illumina la casa e l'esterno con candele e partecipa a preghiere "puja" che invocano la dea della prosperità. Dopo la puja seguono i fuochi d'artificio e la famiglia per concludere si scambia i doni.
Il primo giorno del festival ho notato che venivano offerte corone di fiori, considerate divini messaggeri. Il secondo giorno i cani sono stati addobbati con collane di fiori e gli è stato meso il tika in fronte; mentre il terzo giorno la stessa sorte è capitata alle mucche (vedi foto). Poi nel corso del pomeriggio e alla sera c'è stata la grande festa danzante di ieri, e oggi vedremo cosa capita. Sono curiosa.
Ieri sera dovevo cenare con il ragazzo inglese e due ragazzi indiani ma alla fine ho cenato sola in città perché l'inglese è stato male e gli indiani hanno dovuto anticipare il rientro a kathmandu perché per via del festival gli autobus scarseggiano. Poi ho camminato per le strade e assaporato questo clima festoso.
Stamattina mi sono alzata e ho fatto colazione in giardino. Il tempo non era bello; ma sicuramente sapevo che tempo 2 ore la nebbia sarebbe sparita. Nel frattempo mi sono goduta l' incantevole giardino e la sua tranquillità. I padroni di questo hotel a conduzione famigliare sono davvero gentili e molto accomodanti.
Appena il cielo si è aperto sono uscita. Sono partita con l'intento di camminare fino ad una cascatella e poi proseguire con la visita di un tempio. Non ho fatto in tempo a girare l'angolo che si è materializzato il taxista che l'altra mattina ci ha portati a vedere l'alba. No ci è voluto molto a cambiare idea... camminerò a sufficienza durante il trekking, ora posso andare in taxi... hihi! Le cascatelle sono state appunto la prima tappa. Niente a che vedere con le nostre cascate ma non erano affatto male. Sapete perchè si chiamano Devi's fall?? Perchè sembra che un turista svizzero di nome David ci sia caduto dentro portandosi dietro la fidanzata. Verità o leggenda?
La seconda tappa è stata la visita di un tempio induista nella città vecchia di Pokhara e la terza tappa, la più interessante di sicuro, la visita di un monastero tibetano. Non cera l'anima di un turista,l'ambiente è molto calmo e mistico, mi piace. Un signore mi si avvicina e mi dice ci essere indiano, di aver vissuto alcuni anni a Bonn, di aver conosciuto tanti svizzeri tedeschi, di essere insegnante tibetano e docente di inglese li al monastero. Vita affascinante. Mi invita a passare dei giorni li da loro, per poter interagire con i ragazzi monaci ed entrare in classe. Quanto mi sarebbe piaciuto!!! Ma domani rientro a kathmandu... peccato!Ora sono rientratabin centro e mangio qualocosa tranquilla al bar.
Tra l'altro...Poco fa ho scoperto che la ragazza australiana che ho conosciuto a kathmandu è finita all'ospedale. Ahhh andiamo bene! b giornata e ai docenti e allievi...BUONE VACANZE!!
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