La mia mattinata ha inizio nella piazza di giro dei taxi, appena superato il cancello esterno alla città di Bakhtapur. La contrattazione di stamattina per andare a panauti è stata lunga. Ho dovuto fare il giro degli autisti per cercare il migliore offerente. Di prendere il bus locale stamattina non avevo assolutamente voglia. Alla fine un ragazzo ha ceduto, per una somma discreta a mio avviso. Mi ha portata a panauti per le 11.
Ho cercato la guesthouse, in maniera da lasciare il bagaglio e partire leggera per il monastero buddista di namobouddha. Ho trovato alloggio in un'abitazione tradizionale del villaggio, con tanto di pannocchie di granoturco appese alle finestre. Si trova nella zona della cittadina dove scorre il fiume e ci sono i templi. Hotel a conduzione famigliare. Qui la camera costa 5 dollari la notte. La camera che ho pagato di più è stata a kathmandu per 25 dollari e la meno cara qui a panauti. Il budget giornaliero in media sono 40 dollari.
La strada sterrata che conduce al monastero passa accanto ad immense pianure di granoturco dove al momento sono occupate moltissime persone nella sua raccolta. Sul percorso si vedono uomini e donne alle prese con un macchinario tubolare che serve a separare il grano dall'erba e in un secondo tempo le donne sul patio di casa o nelle piazze lo setacciano. Sul mio cammino ho incontrato tanti animali:galli e galline, oche, capre, mucche, uccelli, cani; ho incontrato donne che portavano immense gerle colme di fieno; ho visto ragazze farsi la doccia, donne fare il bucato al fiume; ragazzini a caccia di foto e di dolci. Insomma ho visto la vita dei piccoli villaggi.
Ad un certo punto ho raggiunto una coppia di turisti in infradito; strana scelta per affrontare una camminata accidentata di 3 ore. Mai e poi mai avrei immaginato fossero svizzeri, i tedeschi in genere sono sempre super attrezzati. Abbiamo fatto un pezzo di strada insieme, ma decisamente una delle loro migliori doti non era la simpatia. Quindi mi sono dileguata. Ad un'ora dal monastero inizia la salita, accipicchia è tosta, una sudata infinita e che fatica. Sarà l'altitudine... ma va beneee, mi sto preparando per il campo base dell'alchichinge...hahahaaaaa!!!
La fatica è stata premiata dal monastero che ho visitato e dalla vista della pianura sottostante. Bello, molto bello. Su là ho chiacchierato con alcune ragazze di un liceo di Kathmandu, pazzerelle!Visitato il monastero e la zona annessa ripercorro i miei passi e rientro distrutta a panauti. Sulla strada del rientro minacciava di piovere ma il tempo ha tenuto.
Nella mia cameretta ho poi riposato, e nella saletta con 2 tavolini ho poi cenato. Che profumini salivano in camera verso le 18... ,considerando che a pranzo ho mangiato un pezzo di cioccolato e 3 mini banane. Ho ripreso a mangiare banane a tradimento come da piccola; d'altronde sono sicure visto che han la pelle e poi sono sostanziose. Alle 20.15 ho spento la luce!!! Credo che l'ultima volta che ho iniziato a dormire a quell'ora ero ammalata!! Alla prossima! bacioni!
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