venerdì 10 ottobre 2014

Buddismo e induismo

Eccomi! Stamattina mi sono un po' viziata... invece di camminare ho preso un taxi, il primo taxi della mia vacanza. Viziata per modo di dire, non so bene se è più sicuro andare in giro a piedi oppure con il taxi. Il taxi che ho preso ha percorso strade sterrate piene di buchi (il mio stomaco ha fatto una grande fatica, ma per fortuna nelle 3 ore precedenti non avevo mangiato) e strade asfaltate. Le strade asfaltate erano quasi peggio, perchè alcune erano in uno stato discreto e quindi la gente va più veloce e ti sbuca da tutti i lati; quelle meno buone sono invece piene di buchi grandi come crateri, e ovviamente gli autisti  cercano di schivarli andando in contromano! Per fortuna in ogni angolo di kathmandu c'è uno stupa dove si può pregare per la propria incolumità, hehe!
La mia giornata ha previsto la visita di 2 luoghi di culto,il primo buddista mentre il secondo induista. Nel primo luogo di culto troneggiava uno stupa col buddha, come quelli che avete visto negli scorsi giorni nelle mie foto, solo che oggi era il più grande stupa buddista dell'asia. Inoltre rispetto a quello di ieri che era in collina, con una grande scalinata per raggiungerlo e circondato dalla natura, quello di oggi era in pieno centro, all'interno di una piazza rotonda. Una volta entrata nella piazza sono stata invasa dall'odore forte di incenso e dalla grande sacralità di questo posto. A proposito dello stupa ho scoperto che: la base rappresenta la terra, la cupola l'acqua, la torre quadrangolare il fuoco e la guglia l'aria. La torre quadrangolare è formata da 13 livelli che rappresentano i 13 stadi per raggiungere il nirvana. Al di sotto di questi struttura ad alveare sono rappesentati gli occhi del buddha, il terzo occhio centrale sulla fronte e un ghirigoro simile ad un naso che in realtà è il numero 1 scritto in nepali, che simboleggia l'unità. Gli occhi del buddha appaiono sulle 4 facciate dello stupa e sono rivolti verso i 4 punti cardinali.
Alla base dello stupa ci sono i mulini di peghiera che i pellegrini fanno girare camminando intorno allo stupa. Sia i mulini che le bandierine tibetane riportano i mantra.
Nel secondo luogo di culto troneggiava la statua di Vishnu disteso in un laghetto. Secondo il credo hindù Vishnu ha preso parte alla creazione dell'universo. Ha 4 braccia e in ogni mano tiene dei simboli:una conchiglia ( i 4 elementi), un'arma a forma di disco (la mente), un bastone ( la conoscenza primordiale) e un fiore di loto (l'universo in movimento). Inoltre sonnecchia sulle spire del dio serpente a 11 teste, che simboleggia l'eternità. Solo gli hindù possono avvicinarsi alla statua per lasciare offerte di frutta e ghirlande di fiori.
Rispetto al sito buddista, questo si trova lontano dalle rotte turistiche e quindi più autentico. Al di sopra di esso troneggiano delle colline.
Dopo la visita sono rientrata a thamel, quartiere di kathmandu e ho fatto ancora un giro a durban square. Sulla strada del ritorno verso la guesthouse mi è parso di orientarmi meglio, i giorni passano e acquisto esperienza. Tutto procedeva per il meglio, con grande sicurezza fino a quando sono arrivata alla piazza maledetta. Non c'è verso di capire che strada prendere, è una piazza quadrata con al centro un mini stupa che guarda in tutte e 4 le direzioni e 4 strade si diramano. Ho preso la strada che reputavo giusta e sono finita al laghetto sacro(il posto dove sono arrivata i giorni scorsi col pilota automatico).  A quel punto sapevo esattamente dove ero e se avessi proseguito sulla strada principale sarei arrivata comodamente a casa ma inalando un sacco di gas. Preferivo le viuzze strette con meno inquinamento! Perciò ho seguito la logica, ho preso delle stradine e sapete dove sono sbucata?? Alla piazza maledetta!!! Non ci potevo credere! Vi domanderete come ho fatto a non accorgermi che stavo ritornando indietro. I  punti di riferimento ci sono, ma sono troppi e non riesco ad assimilarli. Aiutoooo! Spero che i miei allievi non stiano leggendo questa parte sull'orientamento, che vergogna. E pensare che io punto molto sull'imparare ad orientarsi con giochi a scuola. Sarà che sono una mazza o che magari a scuola io non abbia fatto abbastanza esercizi??? Se continuo cosi mi porto dietro la bussola che mi hanno regalato prima di partire.
enl mio lungo bighellonare ho notato alcune cose particolari: - in una stradina stretta dove passavano moto, risciò, bici, pedoni, un signore anziano portava un divano di 1,5 metri sulla sua schiena; - alcuni venditori di polli mettono in bella mostra all'aria la loro carne. Speriamo non sia quella che poi mangio io al ristorante! -un ragazzo guidatore di risciò usa una bottiglia con un beccuccio come clacson; - non esistono i cestini, la discarica è la strada, ma io non ce la faccio a buttare le cose per terra.
Concludo dicendovi che ho comprato il primo souvenir nepalese. Una bellissima maglietta disegnata artisticamente da un signore nepalese con la macchina da cucire. Io la volevo bianca, con gli occhi del buddha variopinti e lui l'ha personalizzata per me. Grande il sciuretto nepalese! NAMASTE amici!

















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