giovedì 30 ottobre 2014

MOUNT EVEREST 8848 m - top of the world



La catena himalayana



My Himalayans Heart

Mi sono ben riposata ieri pomeriggio dopodiché sono stata di nuovo in agenzia dal mio "amico" del trekking. Sono stata molto schietta con lui e gli ho spiegato con la voce piu calma e gentile che sono riuscita a trovare,  che non ho nessuna intenzione di trovarmi per strada per 3 settimane con un incompetente. Che il suo comportamento è stato poco professionale e che non accetterò mai una guida che ne sappia meno di me altrimenti se dovesse succedere mi arrabbio sul serio. E gli ho detto di reagire di conseguenza in maniera da non fare cazzate, se no poi le paga. E alla fine come si è conclusa la nostra "chiacchierata?", con lui che mi ringraziava per le mie "suggestions".. haha esilarante!!!
La prossima puntata....nei prossimi giorni! Ma per quale motivo secondo voi è morta tutta quella gente sul circuito dell'Annapurna???Per colpa delle teste d'asino dei turisti che per un attimo di gloria mettono a repentaglio la loro vita e per colpa delle guide che non sanno un tubo di montagna e trovano la patente da guida alpina nei baci perugini. Nel frattempo ho comprato la sacca impermeabile che si metterà in spalla il mio portatore. Che sia di buon auspicio.  Forse dovrei andare anch'io dalla dea hindú  del trekking a farmi mettere il tika..  Hehe!
La sera mi sono trovata con il mio amico Sumit e siamo andati a mangiare qualcosa insieme. Abbiamo concluso la serata in durban square, appollaiati in cima ai gradini di un tempio hindú. Il giorno la piazza è di dominio dei turisti, delle guide, dei mendicanti;  la sera è di dominio della gente locale, impegnata nella vendita al buio di ortaggi e vestiti, dei ragazzini che si ritrovano a chiacchierare sui gradini dei templi, dei ragazzini che giocano a calcio tra le statue hindú,  dei locali che sorseggiano un orrendo te al limone e spezie (l'ho provato e non mi andava giu...). Di sera questo luogo sacro ha una parvenza più sacra, più autentica.  Avrei potuto stare appollaiata per ore a vedere le moto sfrecciare, la gente contrattare, i ragazzini ammassati sui gradini a vivere i loro attimi di gioventu. Meraviglioso.  Non mi ero mai spinta cosi a sud di kathmandu sino a ieri,  nonostante sia qui da ben 20 giorni, e non so perché.  È stato bello.
Prima di andare a dormire ho sentito il mio dolce Sam e poi sono andata a letto felice.
Alle 5 suona la sveglia e il mio cuore comincia a martellarmi nel petto;  i miei occhi non sono ancora aperti,  il mio cervello non è ancora acceso, eppure il mio cuore sa già che oggi è il grande giorno del tuffo nella catena himalayana. Non riesco a descrivere a parole quello che sarà e quello che proverò,  sarà un grande ed immenso silenzio, una totale immersione nella contemplazione. Alle 5.30 siamo in 9 coraggiosi ticinesi pronti ad affrontare le vette più alte al mondo. Partiamo dall'hotel e ci dirigiamo all'aeroporto. Io immaginavo  fosse un approccio easy, da controllo biglietto e via sull'aereo; invece ci hanno sottoposto ad infinite formalità e... mi dispiace ritornarci sopra... me ne vergogno molto ma..  BRIDGET JONES ha colpito ancora ed è diventata recidiva!!! Mi sono presentata in aeroporto di nuovo con l"arsenale! !!ma non ci ho pensato..  Poi era presto al mattino. Vabbe..  Comunque sono passata indenne anche questa volta! Da non credere! E questa volta ho dovuto fare passare tutti i miei averi attraverso il rullo dell'aeroporto. Ma non è successo nulla. Potrei andare a fare la controllora della sicurezza negli aeroporti,  buona idea no??? Ma non è finita... non ho portato il passaporto, ops, ma solo una fotocopia del passaporto.  Ma mi è andata bene anche su questo punto. Lucky girl. D'altronde è un volo turistico, non atterro altrove... a cosa serve il passaporto???Mattinata movimentata.  Dopo 45 minuti di attesa, di ritardo, ci fanno accomodare sull'aereo. 20 persone a bordo. Oltre a noi, tutti china people... Al momento del decollo avevo lo stomaco in subbuglio per l'emozione. Il cielo era coperto e nebbioso, non sapevamo se avremmo visto le montagne nitidamente, ma prima ancora di finire di formulare il pensiero siamo sbucati sopra le nuvole, in paradiso!  E lo spettacolo è stato da togliere il fiato! La magia delle montagne, la loro imponenza,  imprevedibilità,  magnificenza! Dopo 20 minuti di volo ci avviciniamo al monte Everest, la signora montagna più alta al mondo!Bella, bella, ma io ho amato il complesso himalayano nel globale,  non solo l'Everest. Che prospettiva dall'alto , wow! Non ho parole, lascio a voi la libera interpretazione in base alle foto. Siamo rientrati all'hotel abbagliati da tanta bellezza ed io sto ancora sorridendo dopo 3 ore. Questa è la magia delle montagne, della natura.
Stamattina ho fatto colazione con un tipo russo che abita a Chicago. L'ho visto un po perso, è arrivato ieri sera, e probabilmente ho visto me stessa qualche settimana fa. Quindi rispondere a qualche domanda e dare qualche suggerimento è un must. Oggi non faccio nulla. Mi godo la mia inebriante emozione himalayana.  Un bacio a tutti

L'ala della libertà


L'approccio himalayano


L'aereo


Il trekking...e la guida!

Nel tardo pomeriggio di ieri sono andata all'agenzia di trekking per conoscere la mia guida. Normalmente si sceglie se avere il portatore che porta appunto il tuo bagaglio, se avere la guida che parla inglese e conosce la strada o se avere tutti e due. Nel mio caso ne ho uno solo che è sia guida che portatore. Il capo dell'agenzia ci presenta e poi aggiunge di parlare e discutere i dettagli insieme.  Questo ragazzo guarda il pavimento dell'ufficio, non parla e quando gli faccio le domande in inglese non capisce... ma mica la guida deve sapere l'inglese? Se io ho scelto la guida è per farmi una cultura sui luoghi che visiterò e se non ci capiamo a cosa mi serve averlo con me??? Il capo mi dice che lui viene da quella zona, che la conosce bene. Almeno quello! Quando gli chiedo di farmi vedere il percorso che faremo attraverso i villaggi della popolazione tamang lui non ha idea di dove si trovano i posti sulla cartina! Io la sera prima per fortuna avevo studiato il percorso e le tappe. Mi giro verso il capo e gli dico:"questo sarebbe una guida?? Non ha idea di dove deve andare!!!" . E aggiungo che io non lo voglio. Si gira verso di me e mi dice che me ne da un altro;  esce in strada e poco dopo ritorna con un ragazzo  e mi dice che è la mia guida..  Cosa??? Parla inglese e sembra conosca la zona..  Domani ritorno alla carica... qui non ci siamo proprio...
Per cena mi aggrego al gruppo ticinese e andiamo tutti in un ristorante tipico nepalese.  Acuni prendono il piatto chiamato Dalbath, che è a base di riso, verdura, lenti e carne in salsa curry. Io lo mangerò tutti i giorni nel trekking quindi stasera me lo risparmio.  Sembra ci sia un detto su questo piatto:" Dalbath power, 24 hours!". Come l'ovomaltina per gli svizzeri.
Dopo la cena vado al pub. Mentre mi incammino assisto al quasi massacro di un topolino. Un ragazzino mezzo indemoniato si è messo a rincorrerlo e a lanciargli addosso una ciabatta. Per fortuna l'ha mancato più volte lasciando al topolino il tempo di trovare una via di fuga. Dopo questa scena sconcertante mi siedo ad un tavolo e vicino a me sento parlare italiano.  Evito di fraternizzare... Finisce la musica dal vivo e i cantanti chiedono ai due italiani se vogliono cantare e suonare qualcosa.  Loro accettano e fanno della musica. Sono bravi! Alla fine scoprono che sono svizzera e quindi parliamo un attimo.  Loro sono rientrati ora dal trekking del langtang, dove andrò io e pensate che uno di loro è guida alpina. Mi
ha detto che conosce benissimo il Perù,  di scrivergli una email che mi manda tutti i contatti.  E qualcuno anche per l'Ecuador. Perfetto,  no? Che fortuna!
Stamattina mi sono alzata, ho fatto colazione e poi ho preso un taxista per la mattinata. Mi ha portata a Kirtipur, che è una cittadina molto pittoresca, con templi buddisti ed hinduisti. È incredibile come le due religioni  coesistono senza creare attriti in Nepal. Questo paese si trova su una collina che lancia un occhio sulla valle di kathmandu. Mentre bighellono tra i templi si affianca un ragazzo e cimuncia a sciorinarmi informazioni. Attenzione: lui non mi chiede di farmi da guida, ma alla fine furbamente chiede soldi per aiutarlo ad affrontare l'università che è molto costosa.
Dopo questa bella visita mi sono fatta portare a Chobar, noooo non ho bevuto la cioccolata se è quello che vi state domandando hihihi, ho visitato un grande parco e ho sceso dei gradini fino a raggiungere una grotta che si trova in prossimità del fiume Bagmati. La leggenda narra che la valle di kathmandu fosse sommersa, e che è diventata abitabile nel momento in cui la spada di Manjushiri ha spaccato in due la collina di Chobar facendo cosi defluire l'acqua e lasciando spazio ad aree abitabili e fertili.
Poi siamo rientrati a Thamel e ora sono a pranzo. Ogni giorno mi meraviglio di come siano abili gli autisti qui a Kathmandu. Fanno manovre allucinanti, passano in viuzze anguste, fanno difficili retromarce, superano in contromano, eppure l'auto è immacolata e non si vedono nè si sente di incidenti. Mah, mistero...
Domani è il grande giorno... volo sulla catena Himalayana. Yuhuuuu. Non vedo l'ora. Speriamo sia bello se no non si va e la gita aerea è annullata.
Bho-li (a domani)

Il parco e le grotte di chobar



Kirtipur



Arte newari: lavorazione del legno



mercoledì 29 ottobre 2014

Il buddismo una filosofia

Ieri sera a cena ho conosciuto un uomo inglese che si occupa di un'associazione in Nepal. Alcune donne di un villaggio vicino a Kathmandu si occupano di creare degli oggetti, delle borse, borselli, ecc...utilizzando materiale che andrebbe in discarica.  Dopo cena sono passata all'atelier e devo dire che fanno davvero magie con le loro mani. A cena ho mangiato riso accompagnato da verdure in salsa indiana medio speziata.
Dopo cena ho bighellonato per le vie di Thamel. Mette cosi tanta allegria vedere i negozi aperti, tantissime luci, tanta gente per le strade. Lo adoro!
Stamattina mi sono alzata con comodo verso le 8.15 e ho fatto colazione in giardino. La temperatura si è decisamente abbassata e ora la mattina e la sera fuori all'aperto, senza una felpa e una giacchetta, non riesci a mangiare.  Stamattina un sciur di un bancarella mi ha invitata a bere il caffe. Hahaaaaaa. Tra l'altro, parlando di caffè,  ieri mattina a colazione il ragazzo dell'hotel mi porta il tè e io gli dico: "guarda che è caffe". Ma lui insiste a lungo dicendo che è tè. La mia amica kata sarebbe felice, molto felice, perché penserebbe che è l'occasione migliore per iniziare a bere il caffè (sono 15 anni circa che sta provando a convincermi ad iniziare a berlo). Ma sfortunatamente per lei lo lascio li... non lo bevo... e il ragazzo ci rimala male. Stamattina a colazione viene da me si scusa molto, perché effettivamente ieri mi ha portato il caffè e non il tè.  Ma va?????
Dopo colazione sono andata all'agenzia di trekking a conoscere la mia guida ma non c'era, perciò tornerò alle 17. Ho preso un taxi e mi sono fatta portare ad un tempio Hindù chiamato Gokarna Mahadev o un nome simile. È situato sul fiume Bagmati e rispetto alle varie piazze che ho visitato le scorse settimane è piccolino ma incantevole. C'è un tempio grande in stile newari e intorno tantissime statue delle varie divinità. Accanto al tempio giace un albero di fico con alla sua base un santuario. L'albero è nato probabilmente da un seme caduto sul tetto del santuario.  Il tempio di Gokarna mi ha avvolta, ma rimane quel retrogusto di malfidenza, di brivido. I santuari hinduisti mi trasmettono aggressività e mi lasciano sentimenti negativi. Le statue sono spesso la cattiva reincarnazione di Shiva, Vishnu o Brahma, e vengono ritratte con armi, in situazioni a volte poco ortodosse. Inoltre nei templi ci sono un sacco di rappresentazione di organi genitali maschili e femminili, stilizzati ovviamente, come simbolo della creazione. Non so... ma se non mi sono ancora fatta mettere il tika un motivo ci sarà.  Alcuni turisti appena arrivano a Kathmandu si fanno mettere il tika. A dipendenza di quello che vogliono ottenere, vanno da una divinità differente (salute, felicita, fortuna, ...). Ci sarebbe la divinità a cui rivolgersi per avere un buon trekking, ma io non riesco, non voglio e non ne vedo il senso.  30 minuti di visita e sono per strada di nuovo.
Il mio taxista mi porta a Kapan al santuario buddista. Ecco il mio elemento!!!! Qui riesco ad entrare in sintonia con il posto, con l'energia. Si decisamente il buddismo è piu vicino al mio pensiero di vita rispetto all'hinduismo. Forse perchè non si sviluppa intorno ad un dio quanto intorno ad un sistema filosofico. Anche se il discorso riguardo alle rinascite e reincarnazioni mi lascia alquanto perplessa. In fondo la base del buddismo è fare del bene e aiutare le persone. In teoria anche il cristianesimo dovrebbe essere questo, ma in pratica non sono poi cosi convinta.  Là dove ce tanto materiale e poco anima le cose non possono funzionare secondo me. Questo luogo sacro mi è entrato dentro e ci tornerò sicuramente! Sono tornata a Thamel con l'idea di andare al giardino segreto, mangiare qualcosa e scrivere; ma poi sono passata di fianco alla pizzeria e il profumo mi ha convinta ad entrare. Niente a che vedere con le nostre pizze però non male dai. Sono felice di averla provata. Dopo pranzo il giardino mi ha accolta a braccia aperte...per dormire e leggere. Stasera cena tipica nepalese... state sintonizzati che vi racconterò presto di cosa si tratta...baci!

La luce, il colore oro del buddismo





L'hinduismo e il piede di Shiva





Bridget Jones "Wanted", la prossima è galera!


martedì 28 ottobre 2014

La fondue mongola e i pakoda vegetariani



Il jungle bar di Bob


Il baretto

La cena di ieri.... squisita! Abbiamo mangiato la fondue mongola. Posso spiegare a grandi linee  di cosa si tratta, ma esattamente non lo so.  Intendo dire che a volte mangi delle pietanze quando sei all'estero e sono squisite, ma al momento di descriverle non sai districarti. Per iniziare ci hanno portato delle patate lesse con delle spezie sopra che rendevano il sapore delicato e buono! Poi è arrivato un contenitore con dentro brodo, verdura, pasta di soia e delle polpettine di carne. Potrei descriverlo come una sorta di bollito, giusto per rendere l'idea, ma non gli renderebbe giustizia. Era talmente tenero da sciogliersi in bocca. Ne è valsa davvero la pena, e quel giorno che visiterò la mongolia vi farò sapere se effettivamente è un piatto locale, e le sue differenze, nel caso ce ne siano.
Ieri sera ho ricevuto un email dalla mia compagna di viaggi per eccellenza: Manu. La mia seconda parte del viaggio,  il sud America, si sta concretizzando e lei condividerà con me una parte del viaggio. Geniale! Un mese in sua compagnia sarà una preziosa, divertente, unica e grandiosa compagnia.  I nostri viaggi in Australia, Tailandia, Africa, Messico e Guatemala sono stati gradiosi!
Stamattina la sveglia è suonata alle 7.00, e dopo colazione sono andata ad accamparmi davanti all'ambasciata indiana. Alle 8.15 ero li, ma le sue porte aprono alle 9.30. In colonna davanti e dietro a me ci sono un sacco di turisti, ognuno con la sua storia. È molto bello trovarsi in un calderone di grande diversità e sentire di fare tutti parte di una grande famiglia: quella dei viaggiatori istancabili che trovano emozione in un pezzo di carta con una data incisa,  che ti dà l'opportunità di accedere ai tuoi sogni.  Se arrivi presto davanti all'ambasciata sarai tra i primi ad entrare e ti accaparrerai un numero basso; io ero il 19. Dopo aver aspettato un'ora è il mio turno e vado allo sportello. Sembra che tutto proceda bene tranne che mi manca la fotocopia del visto nepalese. Perciò faccio un salto al negozietto di fronte che fa fotocopie e rientro. Pago la tassa per il visto e mi danno appuntamento al 3 di novembre. Se tutto sarà  ok devo ritornare a ritirare il visto il giorno dopo. Una settimana di attesa... Il 3 dovrei però iniziare il mio trekking. Dopo essere stata all'ambasciata sono andata quindi all'agenzia di trekking per vedere di spostare di due giorni la mia partenza.  Mi dice che non ci sono problemi, quindi partirò il 5 novembre.
Ah tra l'altro... oggi ne ho combinata un'altra delle mie...mi sono presentata in ambasciata con 2 armi: lo spray al pepe e il coltellino svizzero.  Ops. Però nonostante un piccolo metal detector non si è accorto nessuno! Meno male, se no finivo dentro, altro che visto.. hehe!
Dopo la mattinata burocratica mi sono rintanata in un baretto chiamato jungle bar. Ci sono tavolini bassi in legno, cuscini per terra, panchinelle, alberi, foglie, e Bob Marley che canta in sottofondo.  Qui tutti adorano Bob, sembra che abbia visitato il Nepal negli anni 70, che sia stato a Jomson, nel Mustang. Ho letto che parecchi cantanti famosi hanno scritto canzoni su Kathmandu,  come per esempio john Lennon, cat Stevens,  ... Ho passato 2 orette o poco piu al bar. Mi perdo nei miei pensieri, guardo la gente, ascolto la musica, in realtà non faccio nulla ma mi sembra di fare molto. Il realtà non sto magari facendo molto col fisico ma con la mente e il cuore, moltissimo! Uno dei miei desideri era di rimanere a lungo in una nazione per poterla vivere, sentirla dentro, e proprio di questo stavo parlando poco fa. Qualcuno di voi magari si starà domandando se non mi annoio, e io rispondo: assoltamente no! Adoro stare qui e fare mie piccole passeggiate giornaliere, vedere i visi che ti sorridono, le persone che ti chiamano perchè ti riconoscono dai giorni prima...sono qui sola, si, ma mi sento parte di tutto quello che respiro. Dopo pranzo mi sono dedicata ancora un po' allo shopping e poi mi sono rintanata in un baretto a leggere. A casa è difficile ritagliarsi il tempo per potersi dedicare agli hobby e alla lettura, qui di tempo ne ho a bizzeffe. Stasera ceno sola, il gruppo ticinese dorme via da kathmandu, li rivedrò domani per cena. Vi abbraccio col cuore! A domani.

lunedì 27 ottobre 2014

Il visto indiano

Ieri sera sono stata a cena con il gruppo di Stefy. Parlare italiano è bello ma nel contempo parecchio strano.  Finora ho sentito parlare italiano forse 5 volte, ma sempre da turisti di passaggio.  Siamo stati in un ristorante che Stefania mi aveva consigliato e che quindi avevo gia provato.calcolate che lei è la 20 esima volta che viene in nepal, quindi ne sa di cose, è il mio Guru!! Davvero ottimo il cibo.  Poi ieri sera abbiano fatto cio che io definisco " comportamento alla ristorante cinese" , ovvero ognuno ha preso un piatto diverso, che ha poi messo a disposizione di tutti. Cosi facendo abbiamo provato 8 diverse specialità indiane.  Le adorooooo !!!
Stamattina mi sono alzata con l'incombenza del visto indiano che mi martellava il cervello. Devo attivarmi per recuperare tutti i documenti necessari per andare all'ambasciata domani mattina. Io mi sono portata avanti qualche mese fa facendo già le fotografie (per l'india ci vogliono di un formato speciale),  ma quel che non calcolavo era che sti fetentoni volessero anche la foto caricata sul sito.  E io non l'avevo. Pensavo di doverla rifare, invece un fotografo qui a thamel mi ha scannerizzato la mia foto e me l'ha messa su chiave usb. Il secondo step è stato compilare il questionario per la richiesta del visto, andare all'internet cafè, cariacare la foto e stampare il tutto. Se domani i documenti non saranno perfetti mi rimanderanno a casa.  La ragazza responsabile di gestire i computer e la stampante all'inteenet café è stata molto gentile e mi ha aiutata. Al momento di pagare è riuscita a fare i conti del resto che mi doveva senza usare la calcolatrice! Cancolate che qui la usano anche per fare 100-10. Spesso capita che se per esempio il conto è 380 rupie e tu ne dai 1080, loro ti danno indietro le 80rupie perché non capiscono per quale motivo non ne hai dati solo 1000.
L'ambasciata domani aprirà alle 9.30, ma sembra sia meglio essere già li alle 8 per mettersi in fila, e appena aprono le porte, correre a prendere il ticket. In seguito di norma aspetti dalle 2 alle 3 ore. Questa è la prima apparizione all'ambasciata; dovrò andarci altre 2 volte! Se tutto va bene... ma è qui vicino... quindi o problem. Alle 12 sono già stravolta, hehe! Mi siedo a pranzare al sole e poi mi do allo shopping sfrenato! Ho ancora qualche giorno di tempo per preparare una borsa di cose da mandare a casa tramite Stefy. Cosi non mi devo portare dietro tutto in india. Non male eh?!?!

domenica 26 ottobre 2014

Colori



La lavorazione "newari" del legno



Tanka


Il gruppo da Chiasso


Un po' di Ticino...

Ieri sera sono andata a cena con la ragazza svizzera, ma aimè niente pizza. Visto che ieri si celebrava la giornata dei fratelli e delle sorelle nel festival della luce, la maggiorparte dei negozi e dei ristoranti erano chiusi. Quasi meglio... la storia della pizza non mi convinceva molto. Abbiamo cenato in un ristorante israeliano, seduti per terra sui cuscini, ai tavoli bassi. Io ho mangiato tofu al curry, non molto israeliano ma va bene comunque. I camerieri erano molto stressati, ed è la prima volta che mi capita di vederli cosi. Il tè e il caffè quella sera sono aboliti, come la gran parte dei piatti che ci si impiega molto a cucinare. Ma il tè è davvero cosi faticoso la preparare? ? Alla fine della cena  è stato impossibile avere il conto separato,  costa troppo tempo!
Dopo cena sono stata al pub ad ascoltare un po di musica. Sono salita al bar ma i tavoli erano tutti occupati;  quindi chiedo ad un ragazzo seduto da solo se l'altra sedia è libera. Mi risponde di si perciò mi siedo.  Scopro che è russo e che in 5 mesi di viaggio ha visitato 18 paesi!!! In poche parole ha visto tutto e non ha visto nulla!  Fa parte di quella categoria di viaggiatori che deve vedere tutto il mondo in pochi secondi. E sinceramente questo modo di viaggiare proprio non lo condivido. Per contro mi ha mostrato alcune foto davvero belle.
Dopo una bella dormita, stamattina ho cambiato hotel; nonostante fosse consigliato da lonely planet, faceva davvero schifo (vi evito  i dettagli). Sono poi stata all'hotel dove alloggia il gruppo di ticinesi a salutarli. Tra di loro c'è una mia allieva e un ex allievo. Questa settimana ce un po' di Chiasso qui con me a kathmandu.
Dopo colazione abbiamo fatto un giro per le vie di kathmandu e poi visitato durbar square. Io l'ho già vista ma ce sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Poi siamo stati a pranzo e dopo aver mangiato, vista la pioggia, ci siamo rintanati in un negozio di tanka (pitture tibetane) dove ci hanno raccontato alcune curiosità sulla loro creazione. Alla fine alcuni del gruppo hanno comprato il tanka. Io l'avevo già comprato, quel giorno che mi sono fatta infinocchiare! Chissa... magari tornerò. .  Per prenderne uno più serio, e benedetto dai monaci tibetani.
È stato molto bello passare la giornata con loro,  mi sono sentita ancora più a casa. Ieri parlavo con un tipo tedesco che è stufo di stare qui, si annoia,  vorrebbe andare via; io invece trovo che ogni giorno, se le sai cogliere, ti offre tante nuove occasioni. Fra poco vado a cena con il gruppo. Vi saluto! Namaste!(è l'unica parola che ho imparato fino ad ora...)

sabato 25 ottobre 2014

Le 6 ore di viaggio di oggi lungo il fiume



Visini dolci...



"Rangoli" nella festa della luce



Ho comprato alcune borsette ieri, cosi vengono fatte.


Sport mania....


L'ultimo giorno a Pokhara

Ieri pomeriggio visto che il tempo era bello sono andata a farmi un giro sul lago col kayak. Che pacchia!! Poi ho comperato ancora qualche regalino e poi sono rientrata all'hotel.
Li mi aspettava un'estenuante partita a badminton a suon di schiacciate con il figlio dodicenne della padrona di casa. Pomeriggio sportivo eh?Mi sono docciata, riposata e dal momento che non c'era piu nessuno in zona che conoscevo sono uscita a cena da sola. Scarto il primo ristorante,  scarto il secondo ristorante, il terzo mi piace ed entro. Solo che non c'erano tavoli liberi all'esterno e dentro non volevo stare. Il cameriere mi dice che una coppia ha pagato e sta per andare via. A quel punto gli dico che aspetto che il tavolo si libera. La coppia di sessantenni mi fa segno di sedermi con loro... Loro vivono in canada: lui è irlandese e lei tedesca (di monaco!).  Alla mia domanda di dove vivessero lui mi risponde in mongolia! Lei gli da un colpo di gomito e gli dice di piantarla di scherzare. Dopo alcuni minuti dice un'altra cosa campata in aria, e io ho avuto la reazione che mio papà definirebbe "da gatto di marmo...!". Ma mi sono detta..  La terza no! Ora passo io al contrattacco. E da li hanno cominciato a partire fendenti da ogni parte... e ci siamo intesi bene.  La moglie gli tirava i "coppini" per farlo smettere e lui le diceva: "ma tu non capisci, sei tedesca!!!". Non è la prima volta che vengono in Nepal, ogni paio di anni ci tornano e rimangono qui 3mesi circa. Lui fa parapendio, lei trekking. Alla fine prima di andare lui mi ha fatto il bacio a mano!!! Haaaahaaaa. Mitico yankees! A lui non l'ho detto se no mi avrebbe come minimo tolto il saluto. Arriva la mia cena e loro mi salutano e vanno via.
Dopo 5 minuti circa una coppia di signori tedeschi mi chiede se si può sedere al mio tavolo. Una coppia simpatica con la quale chiacchierare del più e del meno. Ma tempo 10 minuti e dei ragazzi hanno allestito uno spettacolo davanti al nostro ristorante con musica e balli e a quel punto parlare è stato impossibile. Che serata allegra.
Rientrata all'hotel ho salutato e fatto le foto con i figli della padrona dell'hotel. Cosi dolci e carini. Mi chiedono di facebook... gli do l'indirizzo email. Sono andata a letto felice.
Stamattina sveglia alle 6.00, il bus parte alle 7 direzione Kathmandu.  Alla stazione dei bus sento un uomo che chiede se può cambiare il biglietto per domani perché sua moglie è stata male stanotte. Bastaaaaaa! Poco prima di partire il bus non è al completo, qualcuno avrà rinunciato al viaggio, ma non sembrano preoccuparsi per questo. Lungo i primi 10 chilometri il bus si ferma al ciglio della strada 4-5 volte e ecco che magicamente il bus è al completo! Il telefonino fa miracoli???
La trasferta da Pokhara a Kathmandu dura 6 ore e mezza circa. Non incontro nessuno di interessante  con cui parlare, perciò mi perdo nei miei pensieri contemplando il fiume che ci accompagna ad ogni chilometro. Seduta accanto a me c'è una signora nepalese molto moderna: porta gli occhiali da sole con lente cangiante viola tendente al verde e mastica la cicca. Da notare che in Nepal non c'è nessuno che porta gli occhiali da sole, ma neppure da vista! Ma sapete di cosa mi sono accorta durante il viaggio? Che ogni casa possiede da 1 a 3 saracinesche; e dietro di esse si celano i metodi di sostentamento di ogni famiglia: negozio, cucina, ristorante, bottega, ...
 Per un succo e  un pacco di biscotti  durante una sosta ho pagato quanto il biglietto del bus tra Pokhara e Kathmandu, vergognoso!
Ora sono in hotel tranquilla, fra poco esco a farmi un giro, anche se mi pare di aver visto che praticamente tutti i negozi sono chiusi per l'ultimo giorno delle celebrazioni della festa della luce. Poi esco a cena con Marika la svizzera. Infine magari concludiamo la serata in un pub dove suonano musica dal vivo.  Tra l'altro stasera arriva Stefania da Pedrinate con un gruppo di ticinesi che si occupano di sostenere dei progetti qui in Nepal. Li vedrò domani mattina; ne sono felice. B sabato a tutti!

venerdì 24 ottobre 2014

Dave's fall e monastero tibetano




Il terzo cestino che vedo in 17 giorni!!


Il museo della montagna




Diwali festival



Dewali, la luce!

Ieri sera festa ad ogni angolo, su ogni marciapiede, davanti ad ogni casa: Balli, scenette, spettacoli. Sembra che il nome di questi balli sia "Dausi e Bhailo". Metteva un'allegria incredibile camminare per le strade ieri sera al ritmo di questa musica.
La festa della luce è una delle più importanti feste indiane e anche nepalesi. Solamente che in nepal viene festeggiato in maniera differente anche se il significato rimane il medesimo. Simboleggia la vittoria del bene sul male, la vittoria della conoscenza sull'ignoranza e si usa infatti accendere luci. I festeggiamenti si protraggono per 5 giorni. Vengono preparate le decorazioni chiamate "rangoli", che sono dei disegni sul pavimento fatti con la polvere colorata. E  in seguito , la sera, fatti brillare da candele poste intorno e al centro del disegno. Prima della notte del diwali la gente pulisce, rinnova e decora la casa e l'ufficio. Nella notte diwali la gente indú si veste con nuovi vestiti o con i vestiti migliori che ha; illumina la casa e l'esterno con candele e partecipa a preghiere "puja" che invocano la dea della prosperità. Dopo la puja seguono i fuochi d'artificio e la famiglia per concludere si scambia i doni.
Il primo giorno del festival ho notato che venivano offerte corone di fiori, considerate divini messaggeri. Il secondo giorno i cani sono stati addobbati con collane di fiori e gli è stato meso il tika in fronte;  mentre il terzo giorno la stessa sorte è capitata alle mucche (vedi foto). Poi nel corso del pomeriggio e alla sera c'è stata la grande festa danzante di ieri, e oggi vedremo cosa capita.  Sono curiosa.
Ieri sera dovevo cenare con il ragazzo inglese e due ragazzi indiani ma alla fine ho cenato sola in città perché l'inglese è stato male e gli indiani hanno dovuto anticipare il rientro a kathmandu perché per via del festival gli autobus scarseggiano. Poi ho camminato per le strade e assaporato questo clima festoso.
Stamattina mi sono alzata e ho fatto colazione in giardino. Il tempo non era bello; ma sicuramente sapevo che tempo 2 ore la nebbia sarebbe sparita.  Nel frattempo mi sono goduta l' incantevole giardino e la sua tranquillità.  I padroni di questo hotel a conduzione famigliare sono davvero gentili e molto accomodanti.
Appena il cielo si è aperto sono uscita. Sono partita con l'intento di camminare fino ad una cascatella e poi proseguire con la visita di un tempio. Non ho fatto in tempo a girare l'angolo che si  è materializzato il taxista che l'altra mattina ci ha portati a vedere l'alba. No ci è voluto molto a cambiare idea... camminerò a sufficienza durante il trekking, ora posso andare in taxi... hihi! Le cascatelle sono state appunto la prima tappa. Niente a che vedere con le nostre cascate ma non erano affatto male. Sapete perchè si chiamano Devi's fall?? Perchè sembra che un turista svizzero di nome David ci sia caduto dentro portandosi dietro la fidanzata. Verità o leggenda?
La seconda tappa è stata la visita di un tempio induista nella città vecchia di Pokhara e la terza tappa, la più interessante di sicuro, la visita di un monastero tibetano. Non cera l'anima di un turista,l'ambiente è molto calmo e mistico, mi piace. Un signore mi si avvicina e mi dice ci essere indiano, di aver vissuto alcuni anni a Bonn, di aver conosciuto tanti svizzeri tedeschi, di essere insegnante tibetano e docente di inglese li al monastero. Vita affascinante. Mi invita a passare dei giorni li da loro, per poter interagire con i ragazzi monaci ed entrare in classe. Quanto mi sarebbe piaciuto!!! Ma domani rientro a kathmandu... peccato!Ora sono rientratabin centro e mangio qualocosa tranquilla al bar.
 Tra l'altro...Poco fa ho scoperto che la ragazza australiana che ho conosciuto a kathmandu  è finita all'ospedale. Ahhh andiamo bene! b giornata e ai docenti e allievi...BUONE VACANZE!!






giovedì 23 ottobre 2014

La carne nepalese...

Ieri dopo pranzo sono andata a farmi un giro in centro. In questi giorni ce un festival in molti paesi nepalesi e i bambini si esibiscono in alcuni balli per le strade. Si impegnano moltissimo e sono pure bravi. Nel raccogliere offerte si prodigano in miliardi di pose per i turisti. Non ne so molto riguardo a queste celebrazioni ma indagherò.
Un'oretta dopo noleggio una barchetta per un'ora, con "autista". Siii di fare fatica non se ne parla proprio. Me la voglio sciallare al sole visto che oggi fa molto caldo. Visito un tempio posizionato su un'isoletta e poi rientriamo. Il ragazzo barcaiolo mi racconta che vuole studiare per poter uscire dal Nepal e andare a fare fortuna in Europa. Credono tutti sia la terra promessa. La sorella ha conosciuto il suo attuale marito inglese in facebook, si sono innamorati, poi conosciuti di persona e poi sposati. Mi ha inoltre raccontato che le donne in Nepal generalmente si sposano tra i 20 e i 25 anni. Ecco perché quando dico la mia età e che non sono ancora sposata mi vedono come Matusalemme... hehe!
Dopo il giro in barca percorro a piedi il lungolago e mi fermo in un baretto a bere una bibita fresca e a rilassarmi ascoltando soft music. Poi chiamo casa da un telefono pubblico e rientro alla guesthouse a farmi la doccia.
Per cena usciamo in un ristorantino.  Il gruppo è solo european: la tipa che ho conosciuto stamattina di losanna, il ragazzo londinese e un ragazzo tedesco. Mangiamo in un ristorantino molto spartano e molto a buon mercato. Pago 2 franchi per la mia cena. Vi pare possibile? Ed era ottima!!! Durante la cena ho fatto una cosa di cui non mi credevo capace... ho accettato di ritrovarci tutti a Kathmandu una sera per andare a mangiare una buona pizza.  Non cerco mai il cibo italiano all'estero ma mi hanno convinta lodandone la qualità.  Hehe. Vi dirò come sarà sta famosa pizza! Fino ad ora ho mangiato cibo cinese,  tailandese o nepalese; ad eccezione di oggi che mi sono concessa un hamburger. Niente male! Il mio stomaco va alla grande ma qui ce stata un'epidemia. L'inglese a cavallo della notte è stato malissimo e abbiamo mangiato nello stesso ristorante!!!!!! Solo che lui è l'unico che ha mangiato carne. Ora ho scoperto che il regista hollywoodiano sta andando dal medico perché stanotte non riusciva più a respirare. I mali dei viaggiatori...
Ma sapete cosa é successo durante la notte?? Io mi sono svegliata di soprassalto perché una tipa stava delirando in giardino... io di mettere fuori il naso non ci ho mica pensato proprio, ho fatto come le vecchiette che spiano dalle finestre ma non ci ho capito nulla. Rimane tuttora un mistero. Ho chiesto stamattina se nessuno aveva sentito niente e mi sono ritrovata a domandarmi se sono visionaria. Non va bene!!
Stamattina, molto fiduciosa, noleggio una bici per spostarmi a vedere due laghetti che si trovano a 15 km dal centro. Questa era l'idea...E com'è andata a finire vi domanderete?  Ovviamente al lago non ci sono mai arrivata, ma questa volta non perche mi sono persa, ma perchè non avevo il casco, dovevo percorrere la strada principale, guidavano come dei cani, c'era un inquinamento allucinante e tanto altro ancora. Ho ripiegato sulla visita del museo della montagna, che è stato molto interessante. Ora sono al bar e fra un po riparto a farmi un giro in bici. Vi saluta la nepalina Elo
 

Il giro del lago in barchetta