giovedì 19 marzo 2015

Tucume

Finalmente dormiamo una notte tranquilla senza bagordi notturni e schiamazzi mattutini. Ci alziamo fresche e riposate e scendiamo a fare colazione. In Ecuador e ora pure in Perù non hanno ancora capito che nonostante siamo donne, necessitiamo di mangiare un pochino di più di un panino al latte, altrimenti dopo un'ora sveniamo al sole. Come potete ben immaginare il paninino ci ha aperto la voragine nello stomaco e dopo 2 ore eravamo già affamate come dei lupetti... Dopo la "colazione" prendiamo un taxi e ci facciamo portare alla fermata dei microbus per Tucume.  Appena scese ci assalgono i procacciatori di clienti per riempire il loro bus. Fanno quasi a botte per attirare la nostra attenzione. Dopo 10 minuti partiamo e dopo 1 oretta arriviamo a Tucume. Il sito archeologico dista 30 minuti a piedi dal centro e di buona lena ci incamminiamo. Attraversiamo strade colme di fango, acqua, poltiglia; agli angoli delle strade i campi debordano di spazzatura. Che scena penosa. Più avanti la strada diventa asfaltata e ci porta davanti al sito archeologico datato 1100 d.c. Entriamo e siamo le uniche turiste... che figata, il parco è tutto nostro! Iniziamo con la visita del museo: ascoltiamo un video, guardiamo le ceramiche risalenti al periodo dei lambayeque e chimù e giochiamo a memory su una parete a pannelli mobili. Poi prendiamo un bel respiro, io perlomeno perché Manu sta bene all'afa, e ci avventuriamo sotto il sole cocente! Ci fosse almeno un albero dove poter catturare un po' di ombra!! Chiediamo la disponibilità di una guida per accompagnarci e darci alcune nozioni di base sul sito ma dopo pochi minuti ci siamo già pentite di questa scelta. Manuel parla stretto stretto, mangia le parole, parla a raffica e dopo 10 minuti mi ha ridotto il cervello in poltiglia. Non ce la posso fare... fa troppo caldo, mi sto disidratando e quest'uomo mi stordisce! Spengo il cervello e mi aggiro come una zombie per il parco. Visitiamo la parte sud del sito, dove vediamo dei resti di un tempio; dopodiché chiediamo alla guida una pausa per pranzare. Abbiamo fameeee! Manu sente la pressione bassa e necessita cibo. La guida ci accompagna in un baretto molto spartano e famigliare, dove la strada curva per rientrare in centro. Affamate ci sediamo al tavolo e ci facciamo consigliare un piatto a base di pollo dalla signora del posto. Siamo cosi felici di sederci e di mangiare che ci dimentichiamo di chiedere il prezzo del piatto. Ma siamo in un posto semplice, e sicuramente il prezzo è basso, le ultime parole famose... Dopo il pranzo ci arriva la bella sorpresa: 12 dollari di pranzo!!! Una mazzata sulle gengive e una grande incredilità. Paghiamo ma reclamiamo. La signora non ci sente e ci dice che per cucinare deve andare a comprare il cibo fino al mercato che si trova molto lontano. Ah beh allora ha sicuramente ragione!!! Per la seconda volta in 15 giorni ci siamo fatte fregare come delle tontas, ma la terza volta non succederà più. 
Rientriamo al sito archeologico con Manuel e saliamo al mirador a vedere il panorama sulla vallata arida sotto di noi e boschiva più avanti. Finita la visita riprendiamo il bussino e rientriamo a Chiclayo. L'intenzione è di visitare il mercato sciamanico ma nel mentre che siamo sedute a berci una limonata, un uomo seduto accanto a noi ci consiglia di non andarci perché é pericoloso. Perciò desistiamo e ci facciamo portare subito da un taxi all'hotel. Facciamo un riposino di un'oretta e poi usciamo a fare un giro a piedi. Ne approfittiamo per comprare i biglietti del bus di domani pomeriggio per scendere a Trujillo (4 ore di bus). In fila davanti a noi allo sportello ne vediamo delle belle: gente che passa davanti agli altri; uomini maschilisti che fanno pressione alle donne senza motivo, ... non pensavo in Perù ci fosse questa "corsa alle cose" tipicamente europea. Per ora non possiamo dire di aver incontrato gente particolarmente simpatica e gentile. Speriamo di cambiare presto opinione. Ora siamo di nuovo in hotel e fra poco usciamo a cena.  

Oggi mentre stavamo andando in bus verso Tucume sul ciglio della strada ho visto tanta gente riunita e sotto un telo avanzavano fuori dei piedi. Cera stato un incidente e una persona era morta. Ieri sono venuta a sapere che a Tunisi c'è stato un attacco terroristico in un museo causando un sacco di morti. Il pensiero corre indietro nel tempo a Marakkesch quando i ragazzi ticinesi sono morti solo perché si trovavano seduti nel posto sbagliato al momento sbagliato. E ci sono tanti altri ricordi ed episodi tristi. Mi rendo quindi conto di quanto valga ogni momento, ogni singola ora, ogni giorno, che spesso noi viviamo superficialmente pensando al domani, al fine settimana, alle vacanze. Il presente vale doppio rispetto al futuro, lessi un giorno. Io sto cercando di vivere intensamente e col cuore in mano ogni istante cercando di imparare dalle esperienze e diventare una persona migliore! Il presente c'è, esiste ed è qui per noi; il futuro non si sa, per quanto noi in lui crediamo. 

"Il segreto della salute fisica e mentale non sta nel lamentarsi del passato, né del preoccuparsi del futuro, ma nel vivere il momento presente con saggezza e serietà. La vita può avere luogo solo nel momento presente. Se lo perdiamo, perdiamo la vita. L'amore nel passato è solo memoria. Quello nel futuro è fantasia. Solo qui e ora possiamo amare veramente. Quando ti prendi cura di questo momento, ti prendi cura di tutto il tempo". Buddha

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