sabato 28 marzo 2015

Machu Picchu diario di giornata

Ci ritroviamo a camminare per le viuzze di Ollantaytambo alle 4.15 del mattino alla luce dei lampioni. La levataccia è costata cara durante la giornata perché ci è venuta addosso una grande stanchezza. Prendiamo un tuk tuk e ci facciamo portare alla stazione dei treni. Ci imbarchiamo e come un orologio svizzero il treno parte alle 5.07. Si sente la grande presenza delle montagne intorno a noi quando il treno corre sulle rotaie, ma il buio per i primi 45 minuti non ci permette di vedere nulla. Poi piano piano albeggia mostrandoci lo splendore della natura intorno a noi. Il treno è moderno e comodo e il tetto è dotato di immensi finestroni di vetro per ammirare le montagne in tutta la loro maestosità. Alle 7.30 arriviamo ad Agua Caliente, una cittadina un po' bruttina e malandata (mi ricorda dei paesini che ho incontrato nel mio trekking in Nepal), ma parallelamente modernizzata per far fronte alle richieste dei milioni di turisti che ogni anno affrontano questa impervia vallata per vedere Machu Picchu. Sembra che nella stagione alta entrino fino a 6000 persone al giorno, caspita!! Scopriamo che per salire alle porte del sito archeologico il bus costa 24 dollari andata e ritorno e quindi via di nuovo ad aprire il borsellino per sponsorizzare questa "locura". Il bus percorre una meravigliosa strada sterrata a tornanti che regala una vista mozzafiato. Arrivate in cima cerchiamo una guida che ci accompagni nella visita del sito e trattando trattando arriviamo al costo di 40 dollari, ma noi sinceramente non vogliamo pagare quella cifra quindi vaghiamo nella folla cercando gente che si unisca a noi per ridurre le spese. È un po'difficile perché si trovano poche persone che parlano spagnolo, tutte inglese; ma alla fine scoviamo due uomini portoghesi e l'affare è fatto! La nostra guida si chiama Abel ed è molto gentile e preparato. Ci accompagna a zonzo per le rovine per 2 ore e 30 e ci racconta un sacco di fatti interessanti. All'inizio della visita il villaggio diroccato e la montagna sacra sono avvolti nella nebbia, il sito assume un'aria davvero mistica e imponente. Alle 8 del mattino i turisti sono pochi e quindi ci si destreggia bene nelle varie vie di accesso al pueblo. Ora vi do alcune informazioni trovate nei libri, internet o raccontateci da Abel. 
Il Machu Picchu è un sito archeologico inca situato in Perù, nella valle dell'Urubamba, a circa 2.430 m s.l.m. Il nome, deriva dai termini quechua, machu (vecchio) e pikchu (cima o montagna).
Nel 2007 Machu Picchu è stato eletto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno. Questa imponente cittadella inca del XV secolo tradizionalmente considerata un centro politico, religioso e amministrativo, secondo un'ipotesi più recente era una residenza reale di campagna progettata da Pachacutec, il sovrano inca che con le sue conquiste militari diede inizio all'inarrestabile ascesa dell'impero. Machu Picchu non fu mai scoperta dai conquistadores spagnoli. Si pensa che nella cittadella, che fu edificata in 50 anni e con il lavoro di migliaia di uomini, vivessero circa 500 abitanti. Le mura sono costruite con blocchi di pietra incastrati l'uno nell'altro, senza l' impiego di malta, e gli edifici risultano antisismici. Gran parte delle strutture è costituita inoltre da fondamenta profonde e da pietrisco utilizzato come drenaggio. Per renderla abitabile fu necessario spianare il sito, deviare l'acqua dei ruscelli di montagna in canali di pietra ed erigere un sistema di terrazzamenti coltivati a mais, patate e coca, esposti ad oriente per godere della massima esposizione al sole. 
All'interno del pueblo ci sono alcune costruzioni interessanti sulle quali val la pena soffermarsi: il tempio del Condor (la pietra scolpita a terra raffigura la testa di un Condor e le rocce naturali sembrano formare le ali spiegate dell'uccello), la casa del sole (a pianta circolare usato per osservazioni astronomiche, con 2 finestrelle dalle quali filtrava il sole nei solstizi di primavera e inverno), il sasso Intihuatana (pilastro di roccia finemente scolpito usato dagli astronomi inca per calcolare i solstizi)
Nel Luglio del 1911 la spedizione peruviana dell’Università di Yale, guidata dall’esploratore Hiram Bingham scopre le rovine dell’antica città inca di Machu Picchu. In seguito procede 
all’opera di disboscamento, restauro e ricostruzione che ha reso l’aspetto del luogo come oggi appare. Tutte le ceramiche e i resti culturali rinvenuti sono stati portati in America per essere studiati e solo il 5% è rientrato in Perù. 
La guida ci saluta alle 10.20, noi corriamo in bagno e ci affrettiamo a dirigerci verso l'ingresso principale della montagna Machu Picchu (dove saliremo impiegandoci 1 ora e 30 circa). Per arrivare al punto di accesso ci si impiega circa 20 minuti e si può entrare solo entro le 11. Alle 10.55 guardiamo all'orizzonte ma di porte d'accesso non se ne vedono. Fermo una guida e gli chiedo quanto manca visto che abbiamo solo 5 minuti e ci risponde che abbiamo sbagliato strada. Noooooooo! Abbiamo preso l'inca trail invece del sentiero che conduce sulla montagna. Decidiamo di procedere comunque verso l'alto per un'oretta e di fare il pic nic da qualche parte. Purtroppo fa freschino e c'è nebbia quindi non è molto piacevole fermarci a pranzare. Di buona lena ci rimettiamo in cammino e scendiamo dopodiché spendiamo 3 ore ad ammirare Machu Picchu al sole. La nostra visita termina alle 15, e prima di riprendere il treno ci concediamo una visita al mercato e una buona merenda. Rientriamo a Cuzco con treno e bus e arriviamo stravolte in città alle 21. Sul bus accanto a noi sono seduti dei ragazzi americani che ci tengono compagnia. Eccovi narrata la nostra giornata di tour de force a Machu Picchu.






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