lunedì 16 marzo 2015

la gita all'isola

Ci hanno descritto questa isola come la piccola Galapagos, quella dei poveretti. Chi non ha i soldi per andare nella real one fa un'attraversata in barca di 1 ora e approda sull'Isla de la plata. Diciamo che ci sono tantissimi uccelli, ma non tantissime varietà come credevamo. La giornata è stata comunque a dir poco eccezionale. Ci avviciniamo alla costa e vediamo stormi di uccelli che volano a 20 metri dall'acqua e improvvisamente scendono in picchiata verso la superficie chiudendo le ali; sembrano degli avatar. Ovviamente capiamo che stanno cacciando i pesci ma non mi è mai capitato di vedere una scena simile. A volte succede di vedere il caso isolato di un uccello che pesca un pesce ma non di centinaia contemporaneamente. Scendiamo quindi dalla barca con questi uccelli che sorvolano le nostre teste e l'isola. Non sono mai stata particolarmente interessata agli uccelli eppure mi sembra di essere sul set del film "un anno da leoni" (the gap year), con Steve Martin e Owen Wilson. 3 uomini partecipano ad una competizione di birdwatching che dura un anno. Film divertente, ve lo consiglio. 
Ci avviamo poi sul sentiero e procediamo per 1 ora e mezzo tra la sterpaglia e i cactus dell'isola. È un sali scendi soffocante, con qualche gazebo d'ombra qua e là. Manu gioisce finalmente per il caldo che scalda la sua pelle dandole energia; io inveisco per la quantità di sudore che evapora dal mio corpo. Mi trascino da un rovo all'altro e invidio gli uccelli che si nascondo tra i suoi rami godendosi l'ombra. Incontriamo diversi tipi di uccelli ma i piu affascinanti sono le sule piedi azzurri. Queste zampine azzurre ci scaldano il cuore ricordando la nascita dei paffuti e dolci bebè. Ne incontriamo una marea e non possiamo evitare di scattare loro centinaia di foto. Una meraviglia! Con noi a passeggio ci sono dei ragazzi tedeschi, olandesi, argentini e una coppia di canadesi. Scambiamo qualche parola e insieme ci divertiamo. Dopo la camminata rientriamo alla barca e ci spostiamo per fare snorckeling. Infiliamo la maschera e il tubo e ci tuffiamo a caccia di pesci. L'acqua è torbida e vediamo poco nulla, solo qualche corallo in lontananza e un pesce nero dalle pinne gialle. Un po' deludente ma almeno ci rinfreschiamo. Poi pranziamo con panini e frutta e ci piazziamo in poppa a prendere il sole e a fare foto. Ancora una mezz'oretta di sole e panorami marini dopodiché dobbiamo rientrare a Puerto Lopez. Ci dispiace che la giornata in barca sia gia finita, anche perché domani ci rimettiamo in viaggio. Attraverseremo il confine peruviano e da domani visiteremo una nuova terra. Peccato gia lasciare l'Ecuador, ma siamo felici che il nostro viaggio continua sulla cresta dell'onda. Dobbiamo però ammettere che in Ecuador non hanno bene in chiaro come avere a che fare con i turisti. Generalmente gli esercenti, i camerieri non ascoltano e lavorano approssimativamente; per non parlare del cibo che non è nulla di che e molto fritto e monotono. 
Dopo essere rientrate dall'isola ci siamo mangiate una bella macedonia di frutta, bevuto un succo in spiaggia e ci siamo rilassate sull'amaca. Poi siamo rientrate per la doccia e uscite di nuovo per la cena. Ora vado a dormire perche ci aspetta una giornata lunga domani: partiremo alle 8 per Guayaquil e alle 14 avremo la coincidenza per Mancora (Peru) dove arriveremo alle 22 circa. Buenos dias a vosotros! Besos

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