Ci alziamo alle 6.30, facciamo colazione e alle 7.30 ci dirigiamo alla stazione di Alausì dove partirà il treno turistico della Nariz del Diablo. Lungo la strada incontriamo una coppia di francesi che ci dice che il treno delle 8.00 non parte per un problema tecnico e che bisogna aspettare fino all'indomani. Manu ed io ci guardiamo e ci diciamo che 1 giorno intero in questo paesello non ci staremo e iniziamo a valutare le alternative. Noi abbiamo già acquistato i biglietti quindi ci precipitiamo al bancone informativo a vedere cosa ci dicono. Non ci confermano la teoria dei francesi ma ci dicono di aspettare 10 minuti e vedere se il treno sarà riparato. Effettivamente con soli 15 minuti di ritardo partiamo con il treno sulle rotaie delle Ande che percorrerà 15 km sino al paese di Sibambe. Il treno serpeggia tra le montagne offrendo scenari molto suggestivi. Dopo 30 minuti di strada ci fermiamo ad ammirare la montagna che dà il nome al tour. Si vedono 2 occhi, il naso e le rotaie passano proprio sotto il naso del viso montagnoso. Ripartiamo e pochi minuti dopo ci fermiamo ad una stazione turistica dove ci propinano balli tipici ecuadoroani e foto a dorso di Lama. Il museo che narra la storia della ferrovia è invece interessante. Il tratto ferroviario è stato concluso nel 1904, grazie al lavoro di 4000 carcerati, 2500 dei quali sono morti sul cantiere. La linea ferroviaria procedeva tempo fa pure fino a Cuenca( a sud )e Guayaquil (a sud ovest). Le forti pioggie hanno però distrutto gran parte dei binari. Nel 1996 è diventato un percorso solamente turistico. Il treno è di legno, e ospita 4 vagoni da 50 persone. Il viaggio è molto carino ma troppo affollato e tutti i turisti con la testa fuori dal finestrino a scattare fotografie a raffica mi fan girare la testa; sarà che siamo abituate a stare lontane dai luoghi battuti.
Rientrate ad Alausì prendiamo il nostro bagaglio e lo carichiamo su un bus diretto a Cuenca. Ci impieghiamo 4 ore ad arrivare alla città patrimonio dell'Unesco. Prendiamo un taxi per il centro e cerchiamo un hotel. Poi andiamo a fare un giro di perlustrazione per le viuzze e finiamo nelle varie piazze con le chiese e in un mercato locale colmo di frutta e di carne. A cena invece capitiamo in un ristorante dove finalmente non si mangia riso e patate bensi verdura e pesce. Con l'happy hour ordiniamo 2 cocktail al prezzo di 1; è venerdi, bisogna festeggiare! Andiamo a dormire ma passiamo una notte penosa: la strada è trafficatissima e c'è un sacco di rumore. Siamo un po' degli straccetti stamattina. Ora via per la visita in bus della città. Stasera ci trasferiremo con il bus di notte sulla costa, quindi aggiornerò il blog piu avanti. Besos
Rientrate ad Alausì prendiamo il nostro bagaglio e lo carichiamo su un bus diretto a Cuenca. Ci impieghiamo 4 ore ad arrivare alla città patrimonio dell'Unesco. Prendiamo un taxi per il centro e cerchiamo un hotel. Poi andiamo a fare un giro di perlustrazione per le viuzze e finiamo nelle varie piazze con le chiese e in un mercato locale colmo di frutta e di carne. A cena invece capitiamo in un ristorante dove finalmente non si mangia riso e patate bensi verdura e pesce. Con l'happy hour ordiniamo 2 cocktail al prezzo di 1; è venerdi, bisogna festeggiare! Andiamo a dormire ma passiamo una notte penosa: la strada è trafficatissima e c'è un sacco di rumore. Siamo un po' degli straccetti stamattina. Ora via per la visita in bus della città. Stasera ci trasferiremo con il bus di notte sulla costa, quindi aggiornerò il blog piu avanti. Besos
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