giovedì 5 marzo 2015

Shopping time... (ieri)


Ci alziamo e andiamo a fare colazione al diner skylight, il bar in cui ci siamo abbuffate la prima mattina di permanenza a NewYork. Ordiniamo di tutto: omlette, scrambles eggs con bacon, muffins, porridge, ... Il servizio si rivela un po' grezzo e scortese e devo ammettere a malincuore che abbiamo incontrato spesso persone poco accomodanti e fredde,e avendo a che fare col turista dovrebbero essere più gentili e collaborative. Siamo nella grande mela, pretendiamo forse troppo? Tra le tante persone incrociate abbiamo conosciuto tuttavia visi gentili e complici. A time square una donna di una certa età ci ha fatto un sacco di domande, ci ha dato suggerimenti su cosa vedere in città, su  come muoverci e alla nostra risposta su dove stavamo andando ci ha detto:"per quale diavolo di motivo volete andare nel Bronx???". Ci avrà prese per pazze... Poco piu tardi alla fermata del metro quando sopraggiunge il treno e si ferma, di fronte a noi scorgiamo un controllore che tiene un libro attaccato al vetro e leggiamo il titolo:" soon i become a dad". Ridacchiamo e Annalisa gli dice:"congratulations!". Lui risponde "thank you!". E mentre il treno è gia in movimento noi dal marciapiede gli urliamo:"when?". Lui dice:"july!". Noi gli facciamo grandi cenni e saluti mentre si allontana il treno. Il giorno prima invece mentre siamo sul metro Manu si attacca al palo e fa dei movimenti alla poledance. Ridiamo come delle matte e una signora seduta vicino a noi fatica a trattenersi. Prima di scendere ci allunga il bigliettino da visita; ci vuole forse scritturare per moulin rouge??? No no, è una paralegale, secondo me ha paura che ci mettiamo nei guai... sente profumo di causa legale milionaria!Ora vi racconto della nostra mitica receptionist on duty called Jasmine.  Una giovane donna molto gentile, sorridente e dolce. Manu è diventata sua amica in 3 nano secondi, ma la mia compagna du i viaggi dolce e adorabile farebbe amicizia anche col bancone della reception... ;quando però si arrabbia le fuma tutto il cervello e ringhia di brutto (al moma museum ha litigato forte con la ragazza burina che distribuiva le audio guide...). Tornando a Jasmine posso solo dire che ci ha aiutate in tutto i modi e quando Manu le ha fatto alcuni complimenti (da paracula..😆), le sono venute i lacrimoni agli occhi.
Questa mattina decidiamo di fare shopping, quindi ci separiamo, ognuna va a fare un giro per conto suo e alle 13 ci incontriamo a Times Square. Prendiamo la metropolitana per visitare il quartiere di Harlem.  Percorriamo la via di Luther King, entriamo nella St John's  Cathedral (4.a chiesa per dimensione al mondo), e poi ritorniamo in hotel. Ci rilassiamo un pochino e prepariamo lo zaino per il viaggio di domani. Alle 20.30 usciamo a cena e andiamo a mangiare giapponese nel quartiere uptown della città. Ci strafoghiamo di cibo anche se non abbiamo fame, che novità... hehe e passiamo la serata a ridere e scherzare. Dopo cena cerchiamo il numero civico dove è stato assassinato John Lennon e    andiamo a vedere il mosaico ideato per commemorarlo su una strada di central park. Rientriamo e andiamo a dormire.

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