Stamattina arriviamo alle 5 stravolte in hotel dall'aeroporto..Il guardiano notturno del cafe cultura ci da gentilmente la nostra camera per poter dormire un po'. Ci addormentiamo alle 6 e ci svegliamo alle 10:30. Riordiniamo la nostra camera e usciamo in strada a fare colazione e a cercare un centro informazione turistico per prendere una mappa della città. Ci fermiamo a mangiare uova, toast e succo fresco di frutta in un baracchino con 3 tavolini e poi con la mappa in mano ci dirigiamo verso la città vecchia. Cosa attira subito la nostra attenzione?? Siamo 2 donne... ma cosa mai potrà essere?? Il mercatoooo!! Lo visitiamo velocemente perchè se ci fermassimo più a lungo compreremmo tutto. Per raggiungere la città vecchia attraversiamo poi un parco dove si esibiscono vari artisti di strada, che raccolgono un grande pubblico essendo sabato. Proseguiamo per vari isolati e le strade si inerpicano e cadono in un vero sali e scendi spettacolare. Passiamo accanto ad una bella basilica, visitiamo un mercato locale di chincaglieria e raggiungiamo il cuore pulsante della città: la piazza. Ci sediamo su un muretto ed osserviamo la gente passare, i gruppi di musicisti suonare e i bambini giocare. La piazza è molto simile a quella tipica messicana che abbiamo visitato 2 anni fa: chiesa coloniale bianca, portici laterali alla piazza, panchine, giardinetti e alberi. Seguiamo la strada accanto alla piazza che ci conduce ad un'altra piazzetta. È carina ma piena di poliziotti. Vorremmo salire in cima alla collina dove troneggia la statua della Vergine ma sapendo che è pericoloso chiediamo al poliziotto di consigliarci su come raggiungere l'altura. Ci dice di andare assolutamente in taxi. Dividiamo il taxi con una mamma e 2 figli e saliamo al punto panoramico. Camminiamo intorno alla statua, ci godiamo la vista sulla città e mangiucchiamo qualcosa ai botteghini in legno. Ci serve un signore che parla molto bene italiano; è stato a vivere insieme alla moglie 9 anni a Perugia. Sono molto gentili e facciamo 2 chiacchiere. Poi riprendiamo il taxi e ci facciamo accompagnare alla partenza della teleferica che ci porta a 4100 m. Quito si trova ad un'altitudine di 2800 m e con la navicella saliamo altri 1300 m. La fatica nel respirare si sente, il cuore si affatica velocemente e la testa fa male; ma noi rimaniamo al punto panoramico solo un'oretta e poi rientriamo con l'ovetto. Insieme a noi scende un famiglia con un bambino e un giovane ragazzo..scambiamo qualche parola e un paio di battute divertenti. Come vedete la gente parla volentieri e si rivolge a noi con modi educati e coinvolgenti. La vegetazione e le montagne che circondano Quito ci ricordano molto il molte Tamaro e il monte Lema. Guardate le foto, e ditemi...non sembra anche a voi? Rientriamo all'hotel utilizzando un bus locale e sulla strada del ritorno ci fermiamo in un negozio splendido di souvenirs. Ci docciamo ed usciamo a cena. Mangiamo in un ristorante molto spartano e poi andiamo a dormire. Siamo molto stanche. Domani ci spostiamo ad Otavalo, a nord di Quito, e visitiamo il mercato locale dell'artigianato. Hasta pronto amigos!
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