lunedì 30 marzo 2015

Goodbye Manu

È arrivato il giorno per Manu di tornare a casa e quindi stamattina bighelloniamo per la città comprando le ultime cosine. Inganniamo il tempo attendendo le 15, momento in cui Manu prenderà il bus per andare all'aeroporto. E che succede di interessante stamattina? Innanzitutto passeggiamo in una zona della città che non abbiamo ancora percorso e ce ne innamoriamo all'istante. Le strade salgono ripide e a scalinata verso l'alto della collina e lo stile è un mix tra Montmartre e le isolette greche. Suggestivo e accogliente. Pranziamo in un ristorantino dove ci cucinano carne di Alpaca e per concludere veniamo rapite all'interno di un negozio da una ragazza che ci veste con abiti tipici cuzqueñi e ci fa le foto. Questa ragazza è molto simpatica e pazzerella! Prima di andare ci regala una spilla con una chitarrina come porta fortuna. Manca poco al momento in cui Manu parte ma nel frattempo succedono altre due cose interessanti. La prima è che cambio ostello e nel nuovo posto la padrona gestisce un'agenzia di viaggi e udite udite... ho prenotato con entusiasmo il trekking di 4 giorni intorno alla montagna Sarkantay che parte domani mattina! Verranno a prendermi alle 4.30 e via a camminare. Dormiremo in tenda e non ne vedo l'ora! Per alcuni giorni non avrò wifi essendo in montagna, quindi vi do appuntamento a venerdi quando rientrerò. Il gruppo a cui mi sono aggregata dovrebbe essere di 8-10 persone. Non ci sto più nella pelle! La seconda cosa interessante è che alle 13 vediamo un sacco di gente riunita intorno alla chiesa della piazza principale e scopriamo che alle 14 ci sarà la processione del lunedi della settimana santa. Assistiamo alla camminata religiosa per un momentino e poi ci spostiamo in hotel. È arrivato il momento... saluto Manu, ci abbracciamo e ci auguriamo buona fortuna! Ora l'avventura prosegue in solitaria. Dopo averla salutata compro alcune cose che mi servono per il trekking e poi vado in ostello. Lungo la strada due bambine mi saltano quasi al collo e si innamorano dei miei braccialetti quindi glieli regalo. Come resistere agli occhioni imploranti di due cuccioli?? In ostello conosco la mia guida che mi accompagnerà domani nel tour. Hohohoooo mi ha dato tutte le informazioni tra le quali c'è anche il tempo di camminata dei 3 giorni: 8,10 e 5 ore. Speriamo sia bel tempo, questo non è di certo il periodo migliore per fare trekking e rischio di beccarmi le secchiellate di acqua in testa! Il punto massimo che raggiungeremo sarà 4600 m. L'acclimatizzazione non dovrebbe essere un grosso problema visto che Cuzco già si trova ad un'altezza di 2800 m.
Bene, ora vado a mangiarmi un bello spiedino di carne per strada e poi a letto presto che domani devo fare una levataccia. Ci sentiamo venerdi! Besos dalla trekker delle Ande

Cuzco lunedi della semana santa






tour nella valle sacra

Oggi ci aspetta la giornata da giapponesi. Ci alziamo, facciamo colazione e alle 9 abbiamo appuntamento davanti all'agenzia di viaggio per partire per il tour. Il gruppo è molto grande, comprenderà una trentina di persone. Ci manca già l'aria, ma d'altronde ci è sembrata una buona idea poter visitare 3 siti archeologici lo stesso giorno nella Valle sacra. Purtroppo dobbiamo fare i conti con gli orari e la poca flessibilità, ma chiaramente stando in un gruppo grande è normale. Decisamente non siamo più abituate. La prima tappa è al mercato artigianale di Ccorao dopodiché visitiamo il sito archeologico di Pisac. La nostra guida ci racconta la storia della cultura inca in relazione con il sito archeologico che stiamo visitando. La seconda tappa è ad Urubamba, dove facciamo una pausa per pranzare. Noi ci allontaniamo dal gruppo e andiamo a mangiare in un ristorantino. I piatti che escono dalla cucina sono molto curati e grandi e purtroppo ce me accorgiamo troppo tardi, altrimenti ne avremmo ordinato solo uno. Del cibo non riusciamo a mangiarne neanche la metà!! Nel pomeriggio ci fermiamo a visitare le rovine di Ollantaytambo. Noi la cittadina l'abbiamo già visitata qualche giorno fa ma non il pueblo incs. Purtroppo il tempo passa velocemente e l'ultima visita ci tocca farla al buio. Il nome della cittadina è Chinchero. Noi siamo stravolte e non ce la facciamo piu a seguire il gruppo ma ci facciamo forza e saliamo la lunga scalinata fino alla bella chiesa del paese. Nel suo patio ci sono tante donne che vendono i loro prodotti artigianali. 
Alle 20.15 finalmente rientriamo a Cuzco. Niente cena, a letto dirette!!! Che sonnooooo!

Siti archeologici inca nella valle sacra










domenica 29 marzo 2015

Cuzco


 Domenica delle palme


Giorno di riposo


Che dire... una giornata di "descanso" ci voleva proprio dopo il tour de force di 20 giorni. E per concederci questo giorno di meritato riposo non potevamo non scegliere una città cosi meravigliosa, la capitale antica del Perù. È un gioiello architettonico. Che facciamo quindi oggi? Di tutto un po': visitiamo il museo del cioccolato che avevamo incontrato anche in Guatemala e gustiamo una squisita colazione- pranzo con cioccolata densa maya e conquistadores( l'abbiamo creata a nostro piacimento con cannella, miele, peperoncino e chiodi di garofano) e due pezzi di torta divini. Dopo andiamo in un'agenzia per ottenere informazioni sulla valle sacra e prenotiamo un tour per domani. Ci porteranno come i giappo a visitare 3 siti archeologici inca e un miliardo di altre cose. Chiedo informazioni anche per altre gite fuori porta e trekking per quando rientrerò a Cuzco fra qualche settimana.  Uscite dall'agenzia prenotiamo un massaggio rilassante per il pomeriggio e mentre ci dirigiamo in piazza ci imbattiamo in un ragazzo argentino procacciatore di clienti per un ristorante della città. È molto simpatico, pieno di vita e ci fa piegare in 2 dalle risate. Gli chiediamo se cucinano il cuy ( il criceto) e visto che lo fanno prenotiamo per la cena. Dopo questa pausa in piazza andiamo a visitare il museo della coca. È stato molto interessante e abbiamo imparato molte cose nuove. Nel corso del nostro viaggio abbiamo bevuto tè alla coca e masticato foglie di coca perchè aiutano ad acclimatarsi in altura. Ora riassumo velocemente ciò che ci è stato spiegato.

La Coca🍃é formata da 14 alcaloidi, alcuni tra i più importanti sono:
-papaina- aiuta la digestione
-Peptina - antidepressivo naturale ( come la mela-ciocciolata-banana) perché ci rilassa
- benoina - pulizia delle ossa ( pulisce denti)
- idrina-contiene acqua e idrata
-cocaina
Quali proprietà ha la foglia di coca?
- rilassa e carica allo stesso tempo:
-Contiene calcio - combatte l'osteoporosi, fa bene ai denti
-analgesico-contro Mal di testa
-ferma l'appetito
-aiuta il corpo ad assorbire più ossigeno 
-contiene 19.6 % di proteine ed è l'unica pianta di così alta concentrazione.

La Farina di coca è illegale solo in Inghilterra Canada e Germania, nel resto del mondo è legale. 
Sono necessari 30kg di foglie di coca x fare 100 g della droga chiamata Cocaina. Si estrae l'alcaloide cocaina dalla foglia,  si separa e  poi si aggiunge  Acido solfurico, ammoniaca, kerosene, acetone, etanolo e tanto altro. 

Nel corso della giornata facciamo anche diverse tappe nei negozietti di Cuzco e nei vari mercati per comprare i souvenir. Compriamo delle cosettine. Nell'ultimo mercatino ci ho lasciato il cuore. Entriamo nel cortile e subito il mio occhio si sofferma su uno zainetto appeso ad una gruccia. Chiedo alla signora quanto costa e mi risponde 55 soles (circa 18 dollari). Io le dico che è troppo e lei mi chiede quanto pagherei. Io le rispondo 35 soles e proseguo  il mio giro delle bancarelle. Con la coda dell'occhio vedo che la signora ha sostituito lo zainetto che mi piace con un altro e tiene in mano il mio preferito. Dopo il giretto mi fermo e lei mi dice 38 e io le dico no. Nel frattempo Manu entra nel negozietto di fronte. Io quindi parlo un po con la signora che mi dice come gestisce gli affari, dove abita. Poi mi racconta di avere un figlio autistico che non va a scuola( gli insegna lei a casa perché iperattivo e problematico) e che l'indomani è il suo compleanno. Questo ragazzo non ha sbocchi professionali e la signora non ha un marito. Oltre a questo Maria ha problemi alle gambe e fa fatica a camminare. In quell'istante la mia spavalderia da turista contrattatrice va in frantumi e il suo sorriso dolce mi intenerisce tanto. Le compro lo zaino e lo pago 40 soles. Maria mi bacia, mi abbraccia e non finisce mai di ringraziarmi. Mi regala un seme come porta fortuna e di buon auspicio monetario. Ho assolutamente perso l'uso della parola e il coraggio e dolcezza di questa donna mi hanno toccata nel profondo. Cosa ho fatto esattamente?? Direi nulla... eppure per lei ha contato molto. Sono forse quei 2 soles che fanno la differenza? Oppure è il fatto che io mi sia interessata a lei come donna? So solo che per noi contrattare è diventato un gioco, un divertimento, senza considerare che a volte una piccola monetina per qualcuno fa la differenza. 

La sera mangiamo finalmente il criceto, ma non ne rimaniamo entusiaste. Oltre  a non esserci attaccato nulla ha un sapore cattivo. Dopo cena facciamo un giro per la città dove c'è una gran vita visto che è sabato e poi rientriamo. Io sono stravolta e gli occhi mi fanno male, ma vado a nanna felice dopo la bella giornata trascorsa. Un fuerte abrazo

sabato 28 marzo 2015

Cuzco e la giornata di dolce far niente




Colazione -pranzo... occhio al diabete!


La specialità peruviana Cui : criceto in padella




 argentino cuzchegno




Machu Picchu diario di giornata

Ci ritroviamo a camminare per le viuzze di Ollantaytambo alle 4.15 del mattino alla luce dei lampioni. La levataccia è costata cara durante la giornata perché ci è venuta addosso una grande stanchezza. Prendiamo un tuk tuk e ci facciamo portare alla stazione dei treni. Ci imbarchiamo e come un orologio svizzero il treno parte alle 5.07. Si sente la grande presenza delle montagne intorno a noi quando il treno corre sulle rotaie, ma il buio per i primi 45 minuti non ci permette di vedere nulla. Poi piano piano albeggia mostrandoci lo splendore della natura intorno a noi. Il treno è moderno e comodo e il tetto è dotato di immensi finestroni di vetro per ammirare le montagne in tutta la loro maestosità. Alle 7.30 arriviamo ad Agua Caliente, una cittadina un po' bruttina e malandata (mi ricorda dei paesini che ho incontrato nel mio trekking in Nepal), ma parallelamente modernizzata per far fronte alle richieste dei milioni di turisti che ogni anno affrontano questa impervia vallata per vedere Machu Picchu. Sembra che nella stagione alta entrino fino a 6000 persone al giorno, caspita!! Scopriamo che per salire alle porte del sito archeologico il bus costa 24 dollari andata e ritorno e quindi via di nuovo ad aprire il borsellino per sponsorizzare questa "locura". Il bus percorre una meravigliosa strada sterrata a tornanti che regala una vista mozzafiato. Arrivate in cima cerchiamo una guida che ci accompagni nella visita del sito e trattando trattando arriviamo al costo di 40 dollari, ma noi sinceramente non vogliamo pagare quella cifra quindi vaghiamo nella folla cercando gente che si unisca a noi per ridurre le spese. È un po'difficile perché si trovano poche persone che parlano spagnolo, tutte inglese; ma alla fine scoviamo due uomini portoghesi e l'affare è fatto! La nostra guida si chiama Abel ed è molto gentile e preparato. Ci accompagna a zonzo per le rovine per 2 ore e 30 e ci racconta un sacco di fatti interessanti. All'inizio della visita il villaggio diroccato e la montagna sacra sono avvolti nella nebbia, il sito assume un'aria davvero mistica e imponente. Alle 8 del mattino i turisti sono pochi e quindi ci si destreggia bene nelle varie vie di accesso al pueblo. Ora vi do alcune informazioni trovate nei libri, internet o raccontateci da Abel. 
Il Machu Picchu è un sito archeologico inca situato in Perù, nella valle dell'Urubamba, a circa 2.430 m s.l.m. Il nome, deriva dai termini quechua, machu (vecchio) e pikchu (cima o montagna).
Nel 2007 Machu Picchu è stato eletto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno. Questa imponente cittadella inca del XV secolo tradizionalmente considerata un centro politico, religioso e amministrativo, secondo un'ipotesi più recente era una residenza reale di campagna progettata da Pachacutec, il sovrano inca che con le sue conquiste militari diede inizio all'inarrestabile ascesa dell'impero. Machu Picchu non fu mai scoperta dai conquistadores spagnoli. Si pensa che nella cittadella, che fu edificata in 50 anni e con il lavoro di migliaia di uomini, vivessero circa 500 abitanti. Le mura sono costruite con blocchi di pietra incastrati l'uno nell'altro, senza l' impiego di malta, e gli edifici risultano antisismici. Gran parte delle strutture è costituita inoltre da fondamenta profonde e da pietrisco utilizzato come drenaggio. Per renderla abitabile fu necessario spianare il sito, deviare l'acqua dei ruscelli di montagna in canali di pietra ed erigere un sistema di terrazzamenti coltivati a mais, patate e coca, esposti ad oriente per godere della massima esposizione al sole. 
All'interno del pueblo ci sono alcune costruzioni interessanti sulle quali val la pena soffermarsi: il tempio del Condor (la pietra scolpita a terra raffigura la testa di un Condor e le rocce naturali sembrano formare le ali spiegate dell'uccello), la casa del sole (a pianta circolare usato per osservazioni astronomiche, con 2 finestrelle dalle quali filtrava il sole nei solstizi di primavera e inverno), il sasso Intihuatana (pilastro di roccia finemente scolpito usato dagli astronomi inca per calcolare i solstizi)
Nel Luglio del 1911 la spedizione peruviana dell’Università di Yale, guidata dall’esploratore Hiram Bingham scopre le rovine dell’antica città inca di Machu Picchu. In seguito procede 
all’opera di disboscamento, restauro e ricostruzione che ha reso l’aspetto del luogo come oggi appare. Tutte le ceramiche e i resti culturali rinvenuti sono stati portati in America per essere studiati e solo il 5% è rientrato in Perù. 
La guida ci saluta alle 10.20, noi corriamo in bagno e ci affrettiamo a dirigerci verso l'ingresso principale della montagna Machu Picchu (dove saliremo impiegandoci 1 ora e 30 circa). Per arrivare al punto di accesso ci si impiega circa 20 minuti e si può entrare solo entro le 11. Alle 10.55 guardiamo all'orizzonte ma di porte d'accesso non se ne vedono. Fermo una guida e gli chiedo quanto manca visto che abbiamo solo 5 minuti e ci risponde che abbiamo sbagliato strada. Noooooooo! Abbiamo preso l'inca trail invece del sentiero che conduce sulla montagna. Decidiamo di procedere comunque verso l'alto per un'oretta e di fare il pic nic da qualche parte. Purtroppo fa freschino e c'è nebbia quindi non è molto piacevole fermarci a pranzare. Di buona lena ci rimettiamo in cammino e scendiamo dopodiché spendiamo 3 ore ad ammirare Machu Picchu al sole. La nostra visita termina alle 15, e prima di riprendere il treno ci concediamo una visita al mercato e una buona merenda. Rientriamo a Cuzco con treno e bus e arriviamo stravolte in città alle 21. Sul bus accanto a noi sono seduti dei ragazzi americani che ci tengono compagnia. Eccovi narrata la nostra giornata di tour de force a Machu Picchu.






venerdì 27 marzo 2015

Macchu Picchu








 Lo vedete il viso nella foto? Dal basso: mento, naso e fronte. Pazzesco eh??



Macchu Picchu di Palagnedra

Mi alzo alle 4, mi vesto con i pantaloni da montagna, la maglia tecnica, infilo le scarpe da ginnastica e metto lo zaino sulle spalle. Questa levataccia mi ricorda le mie gite sulla montagna Ghiridone (nelle centovalli) con il mio papà. Un tuffo nella natura che inizia al buio sul sentiero che in 5 ore ti porta alla vetta. Vorrei poter dire che oggi sarà la stessa cosa ma purtroppo non lo sarà. La meraviglia del mondo so che mi incanterà e che, come il nome suggerisce, sarà meravigliosa ma non posso paragonarla alla "nostra montagna". Vi direte che sto esagerando ma purtroppo c'è del vero. Ogni volta che metto un piede nelle Centovalli una grande pace mi invade e la montagna Ghiridone mi/ci fa emozionare ogni volta che la scaliamo. La natura ci parla, ci culla, ci tiene per mano. Il suo silenzio si trasforma in mille sussurri melodiosi, basta saperla ascoltare. Oggi ho sentito a Macchu Picchu questa melodia? Purtroppo era sostituita dal cicaleccio delle migliaia di persone che spintonavano sul sentiero per poter fare una foto da copertina facebook. Gli sghignazzamenti, i click digitali,le inutili parole non smettevano mai di turbare le mie orecchie. Questa montagna è energetica, spirituale, imponente, pulita, stupenda ma ormai le hanno rubato l'anima. Il business dei 250 dollari per poter accedere tramite treno, bus e ticket hanno polverizzato l'anima nobile del sovrano inca Capac Yupanqui. Lui non sarebbe stato d'accordo di strumentalizzare in questo modo questa montagna straordinaria avvolta nella nebbia e nel mistero!È quindi valsa la pena visitarla?? Sicuramente sono felice di averla vista, lo sognavo da tanto, da oltre 15 anni, ma paradossalmente ora che sono qui avrei  rinunciato volentieri a visitarla visto il business schifoso che ci sta dietro. Salire su una montagna della regione di Cuzco mi avrebbe trasmesso più emozioni. Forse è perché per me montagna significa calore, energia, silenzio e introspezione, non un numero da circo. 
Ora ho concluso la mia filippica morale però  il racconto vero e proprio della nostra giornata a Macchu Picchu ve lo scrivo domani, ora sono troppo stanca e vado a dormire. Bacione

Ollantaytambo (ieri)












Cuzco (ieri)




giovedì 26 marzo 2015

il mare e il suo profumo

La sveglia suona presto e un'auto corre sull'asfalto per portarmi all'aeroporto. Il pacifico in questi giorni dominava i miei occhi  con la sua grandiosità, era però sempre troppo lontano, irraggiungibile, ma ne percepivo la presenza sentendone il rumore. Stamattina è però diverso perché ne sento il profumo! L'auto vola sulla strada come gli uccelli dalle zampe azzurre volano rasente l'acqua. Riempio i polmoni e il cuore di quest'aria ricca di sogni e di storie. Questa mattina il sole brilla sulla mia vita rendendola ancora più brillante. 
Sto per volare a Cuzco, un luogo molto energetico, mistico e montagnoso. Sarà un'esperienza meravigliosa ed indimenticabile. 
E ora mi godo il volo, alto verso nuovi orizzonti, mondi e sogni. Questo volo mi avvicina sempre di più a me stessa.
Sono incollata al finestrino e mi godo le montagne, quei percorsi tra i laghetti e i cucuzzoli innevati che tanto amo. Mi paracaduterei all'istante se potessi e se avessi il coraggio di farlo!
Atterro a Cuzco, prendo l'autobus e scendo nei pressi della piazza. La cittáàè meravigliosa! Giro un po' per le viuzze, compro i biglietti per Macchu Picchu di domani. Incontro Manu in piazza e poi ci organizziamo per spostarci ad Ollantaytambo che dista 2 ore da qui. Dormiremo in questa cittadina perché più vicino alla montagna sacra, in maniera da salire presto domattina, quando c'è poco turismo. Ora passo e chiudo. Baci

mercoledì 25 marzo 2015

la lunga passeggiata

All'alba mi connetto a skype e chiamo la mia famiglia. Chiacchiero con loro e poi di buon mattino faccio una bella passeggiata rigenerante e allegra al malecon de Lima. Ogni angolo, bivio, pilone, panchina si tinge di colori caldi e famigliari nel momento in cui la città si sveglia.  Sul mio viso si allarga un gran sorriso, comè bella la vita, comè emozionante! Sono molto felice di vivere questo istante di pura gioia e libertà. Sulla strada del rientro mi fermo a fare la ceretta. Com'è che non ho deciso di tenermi i peli ed atteggiarmi da orangotango?? È sicuramente meglio che subire per l'ennesima volta la tortura dei peli. Eppure ci sono cascata di nuovo. Credevo che a Lima sarebbe andata meglio, ma nell'istante in cui mi hanno fatta sdraiare su un lettino ricoperto di carta da pacco ho capito come sarebbe andata a finire. Un'ora e mezzo di cera e strappo, senza sosta, con ripetute di 5 volte sulla stessa zona. Non ne potevo piu, il tempo passava e l'esasperazione aumentava. Non vedevo l'ora di uscire da quel tugurio e una volta all'aria aperta ho respirato a pieni polmoni. Niente ceretta all'inguine, quindi dovrò farla presto, però cercherò accuratamente un posto migliore.
Dopo la ceretta arriva il secondo momento esasperante della giornata: l'agenzia di viaggio. Entro e mi siedo al tavolo di fronte alla signorina che ci ha gia servito giorni fa. Devo prenotare il treno per Macchu Picchu per me e Manu di venerdi mattina. Non so cosa deve fare esattamente ma ci mette un'ora. Che storia infinita. Quando ho i ticket in mano me ne vado e mi dirigo velocemente alla fermata del bus per non perdere altri minuti preziosi inutilmente.   Alle 12 arrivo nel centro storico, esattamente alla plaza des armas, dove ho appuntamento con Andres. Decidiamo di visitare la chiesa di st. Francesco con le sue catacombe; poi il museo del congresso e dell'Inquisizione e infine pranziamo al mercato locale. Dopo mangiato rientriamo a Miraflores a piedi e ci impieghiamo 3 ore. Lui mi racconta come si vive in Colombia, mi parla della guerriglia nel suo paese, dei progetti umanitari di aiuto alle vittime di questi soprusi, di come vive e vede differentemente il Perù dalla Colombia.  È un momento di confronto molto bello. Arriviamo al mare giusto in tempo per il tramonto. Passeggiamo ancora un po'e verso le 20 rientro all'ostello desiderosa di farmi una bella doccia fresca. Anche oggi le temperature si aggiravano intorno ai 30 gradi. Ora preparo lo zaino visto che domattina il taxista viene a prendermi alle 6.30  per portarmi all' aeroporto. Volo a Cuzco, nella valle sacra. Un beso

Lima


Capac Yupanqui (Cuzco, 1320 – Cuzco, 1350) è stato un sovrano dell'epoca protostorica della etnia degli Inca 
 Iglesia dell'ordine ecclesiastico francescano



Iglesia di santo domingo
I

martedì 24 marzo 2015

Lima è sempre più bella


Oggi abbiamo dedicato la mattinata alla visita della parte antica, storica della città. A 3 isolati dal nostro hotel abbiamo preso il bus metropolitano che in 25 minuti ci ha portate in centro. Sul bus abbiamo assistito ad una mezza scazzottata tra due donne non più tanto giovani. La prima si stava sedendo molto lentamente sul sedile e la seconda signora le ha dato una spinta per farla sedere più velocemente. E la prima si è poi ribellata a parole e colpi. Fa parte del temperamento latino? 
La città al nostro arrivo si sta per svegliare. Le saracinesche si alzano, i tavoli vengono puliti e allestiti, i poliziotti iniziano le ronde. Scattiamo verso la plaza Mayor dove rimaniamo incantate dalla sua bellezza. La chiesa è immensa e maestosa, il parco ben curato ed elegante. Una meraviglia. Visitiamo altre chiese, percorriamo la via pedonale ed entriamo nell'ufficio turistico per ottenere alcune informazioni sulla città. Per concludere saliamo sul campanile di una chiesa per vedere il panorama dall'alto sulla città. Ne vale la pena, nonostante sulla cima il basso parapetto ci faccia soffrire un po' di vertigine. Scendiamo e andiamo alla fermata del bus per rientrare nel nostro quartiere di Miraflores e mentre camminiamo assistiamo ad una parata dimostrativa molto consistente. Cerchiamo di capire di cosa si tratta ma la gente è evasiva e ci nomina una rivendicazione di acqua. Nel nostro quartiere di fretta e furia pranziamo mangiando pollo, tanto per cambiare, e Manu ed io ci salutiamo. Oggi alle 13 lei prende il bus per Nazca, visto che domani sorvolerà le linee desertiche con un aereo. Io decido invece di restare a Lima qualche giorno in piu, rilassarmi e raggiungere Manu a Cuzco giovedi mattina in aereo. Ci separiamo solo per qualche giorno, mi hanno scoraggiata le 22 ore che lei affronterà per giungere a Cuzco in bus. Io se avrò modo di sorvolare le linee lo farò piu avanti, rientrando dal sud, da Arequipa fra qualche settimana. 
Dopo aver salutato la mia amica mi faccio una pennichella al suono del ventilatore e alle 16 mi attivo e vado al Malecon a passeggiare. Mi guardo in giro, osservo la gente, mi perdo nelle onde del mare, mi faccio cullare dal rumore dei passanti in roller e skate. Mi siedo su qualche panchina e poi di nuovo cammino. Nei pressi del faro non mi capita mica di incontrare Andres, il ragazzo Colombiano conosciuto a Chan chan? Io non ho da fare, lui neppure, quindi ci incamminiamo e chiacchieriamo. Mi chiede come sto e mi dice che si era preoccupato per noi il giorno prima. Io gli chiedo perché e lui mi risponde che la stessa notte che noi eravamo in viaggio per Lima, sulla panamericana c'è stato un gravissimo incidente con coinvolti 3 autobus ed un camion e sono morte 40 persone. Sembra che noi fossimo appena passati. La nostra vita splende e gli angioletti custodi ci proteggono.  Andres ed io Passiamo il pomeriggio insieme e andiamo a berci qualcosa. Alle 21 ci salutiamo dandoci appuntamento all'indomani per visitare altre parti della città. Sulla strada verso l'ostello mi fermo a mangiare uno snack veloce. Non voglio rientrare, sento il bisogno di camminare tra la gente, perdermi tra le vie di Miraflores senza meta precisa. Respiro a pieni polmoni e mi guardo attorno. Osservo un uomo con le cuffiette che cammina al ritmo della musica, un vecchietto che fatica ad avanzare col bastone ma trova la forza di sorridermi, una ragazza in minigonna avvinghiata al suo compagno e una mamma con un bimbo che la accarezza. Mi riempio gli occhi di queste immagini e vado a dormire felice.

Ciudad historica de Lima e Malecon al tramonto