Stamattina la foresta è umida e fredda e le mie mani sono congelate. Per fortuna dopo un'oretta sbuchiamo nella vallata soleggiata e il corpo beneficia dei raggi di sole. Arriviamo al paese di Ghoda Tabel (2970m) e facciamo una pausa. Stamattina le mie gambe non accennano ad andare. Sto mangiando troppo poco, e poche ore dopo la colazione sono già in crisi di fame. Mi manca la carne in corpo. Ma tengo duro.
La vallata stamattina è più ampia, si è allargata;è colma di animali al pascolo e la natura è più aperta, ha meno alberi ed è piu brulla. Il panorama che la vallata offre sulle montagne innevate è impagabile. Attraversiamo pianure, ponti, e lo scroscio dell'acqua si sintonizza sulla nostra frequenza di natura. Il fiume oggi si sente ma non si vede praticamente mai. Dopo parecchie ore di cammino, fnalmente arriviamo al villaggio di Langtang. A quel punto mi abbuffo di cibo: involtini vegetali (momo) e patate arrosto. Non ce niente di meglio che sedersi in giardino con il sole alto in cielo e godersi un bel pranzo dopo una camminata in salita di 4 ore.
Trascorro poi il pomeriggio a gironzolare curiosa per il paese con il diario in una mano e la macchina fotografica nell'altra. Mi godo il dolce far niente e la sensazione di protezione che le montagne mi trasmettono. Ne avevo proprio bisogno!
La gente che incontro sul percorso a volte è un po'deludente e schizzinosa. Salutare non fa parte dei loro usi e costumi. Ma d'altronde la montagna è da vivere in solitaria quindi perché non iniziare dall'ignorare le persone che s'incontrano.
A cena sono al tavolo con una coppia germanica e insieme scambiamo qualche chiacchiera interessante. Siamo gli unici ospiti della guesthouse. La notte scorre bene, la camera è confortevole, ma il freddo è sempre pungente. Sarà che mi sto abituando un pochino al freddo?
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