mercoledì 26 novembre 2014

Giorno 10: Tatopani - Gatlang

Alle 5:15 mi sveglio di colpo perché sento gente parlare e cantare e mi rendo conto che i rumori provengono dalle piscine naturali.  Ci sono i locali e gli ospiti in vacanza che fanno il bagno. Riesco a riaddormentarmi e mi alzo alle 7:00. Alle 8:15 partiamo e scendiamo la montagna per 2 ore circa. Incontriamo gente locale che scende a valle con dei carichi pesanti e due turisti. Arrivati a valle attraversiamo il fiume e ci fermiamo a pranzare a Chimli (cittadina bruttina; famosa per le vasche che creano energia idroelettrica). Finito di pranzare entriamo nella vallata e iniziamo a salire lungo il sentiero. Dopo 45 minuti circa imbocchiamo una strada sterrata e la percorriamo per 30  minuti circa in direzione di Gatlang. Lungo la strada ci imbattiamo in molti tempietti fatti in sasso e mentre ci apprestiamo ad arrivare al villaggio scorgiamo tantissimi locali impegnati nell'agricoltura. La maggiorparte di loro sta dissodando la terra con l'aiuto dei buoi; le donne brucianola sterpaglia; macinano il mais nei mulini; trasportano le patate. Si vede la vera vita contadina in questo villaggio mrraviglioso.
Le case sono in legno, e al tetto sono appese le pannocchie; le finestre sono lavorate in stile newari. La gente è impegnata nelle sue attività quotidiane, è un paese che davvero vive. Il paese è ricco di cultura e di storia in ogni suo angolo.
Arrivati al centro del villaggio riesco a convincere la mia guida a potarmi a dormire in un "homestay" piuttosto della solita guesthouse. Il ragazzo sardo che ho conosciuto a Nakthali mi ha lasciato il biglietto da visita di questa famiglia che ospita turisti. La signora ha 5 figlie,  con le quali gioco prima di cena, e poi osservo la signora cucinare in sala da pranzo il famoso piatto chiamato Dalbath(lenti, riso e verdura curry).  Ho pure annotato la ricetta per pura curiosità. Ci impiega 2 ore circa e utilizza il fuoco e delle pentole a pressione per cuocere la verdura e il riso.É stata un'esperienza meravigliosa.
Durante la serata mi sono ritrovata a riflettere sul numero di pericoli che ci sono nelle loro case senza che ci badino:a partire dalla terrazza, dai coltelli in giro per terra, al fuoco ad altezza pavimento.  Da noi scatterebbe la denuncia!
QUesto villaggio è bellissimo, magico e sono molto felice di averlo potuto visitare.







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