domenica 30 novembre 2014

Giorno 15: Gosaikund - giorno di riposo

Oggi non si cammina, è la nostra giornata di riposo, abbiamo deciso di fermarci un'altra notte a Gosaikund per godere delle bellezze della natura che questa zona offre e per riposare il corpo e la mente. Alle 6:00 sono già sveglia perché i miei vicini tedeschi parlano tra loro con un tono molto alto e si mettono a cantare canzoni in italiano.  Li avrei linciati! Alle 7:00 faccio perciò colazione e dalle 8:00 alle 10:00 leggo seduta al sole con la vista sul lago e sulle montagne. Oggi è una giornata davvero riposante, di contemplazione della natura (ho fatto il giretto a piedi del lago), ma soprattutto divertente!! Abbiamo riso come dei matti tutto il giorno, ballato al tramonto per scaldarci e riso pure nel corso della cena e del dopo cena. Alla guesthouse siamo rimasti in pochi rispetto alla sera precedente e si crea un bel gruppo affiatato: i 2 olandesi, lo svizzero e la canAdese,  i2 italiani, io e le varie guide e portatori. Con la ragazza canadese mi trovo davvero molto bene e ci siamo dette che in futuro sarebbe bello fare una vacanza insieme e abbiamo deciso per l'Islanda in bicicletta. Yihuuuuu.
Ma che freddo fa stasera? ?? Come farò a dormire? Mi sveglio durante la notte che faccio fatica a respirare per via dell'altezza!Aiutoooooooo!








Giorno 20: Chisopani - Sundarijal

È l'ultimo giorno di cammino... che stranezza!! Ormai mi ero abituata alzarmi e dopo colazione iniziare a camminare.  Questo era il mio obiettivo negli ultimi 19 giorni. Beh dai, per ora non ci penso e mi godo questultima giornata. Alle 8:20 partiamo a camminare.  Compiamo una salita infinita di 1 ora di scalini, li odiooo. Ma li odierò ancora di più dopo in discesa. Poi iniziamo la discesa attraverso un bellissimo parco nazionale chiamato Shivapur. Durante la discesa incontriamo dei francesi visti nel Langtang e le solite donne australiane. Ad un'ora da Sundarijal sentiamo degli strani versi di animali e riconosciamo subito che i nostri amici ticinesi si stanno avvicinando. È il nostro segnale,  che ci ricorda il gioco di carte degli animali che abbiamo fatto a Gopte. Compiamo l'ultimo tratto di strada insieme e loro assistono alla mia rovinosa caduta lunga e distesa per terra sul sentiero. Mi aiutano a rialzarmi... che figüür!!!! Beh mi è andata bene, perché nel sentiero c'era solo terra e nessun sasso. Continuiamo la discesa e arriviamo al paese dove prenderemo il bus per la capitale. Mangiamo tutti insieme e poi prendiamo il bus. Una volta arrivati a Budda noi prendiamo un taxi e loro un altro bus. Ci salutiamo per la 5.a volta. Hehe.
Arrivata alla guesthouse saluto Padam e mi fermo a parlare con i proprietari. Sono cosi gentilo e carini. Mi ridanno la mia stanza e mi portano le valigie in camera. Poi vado a saccheggiare il supermercato e mi faccio una bella doccia.  Ora sto sognando lo steak che mangerò stasera! !!! Gnammiiiii




Giorno 19: Gul Bianyiangin - Chisopani

Stamattina mi alzo bella riposata perché ho passato una notte tranquilla.  Il clima era più mite, il sacco a pelo più invitante e stamattina non c'era nessun mattiniero che faceva inutili rumori. Appena messo piede fuori dalla porta mi inonda un bel raggio di sole, ma dura poco visto che la nebbia lo oscura portando la vallata a nascondersi. Un bel pancake alla nutella e siamo poi pronti a partire. Per i primi 45 minuti seguiamo una strada sterrata che sale nella nebbia.  Subito dopo cominciamo a scendere un sentiero tra i sassi, le radici e gli alberi. Ancora 1 oretta e arriviamo a Chipling. È un paesino con 3 guesthouse e qualche casetta privata. Non ci fermiamo e proseguiamo oltre; dopo un po ci fermiamo in un paesino e l'orologio segna le 10:30. La mia guida mi dice che è l'ultima fermata prima di Chisopani dove possiamo mangiare. Gli dico che mi sembra troppo presto e che preferisco proseguire per altre 2 ore fino a Chisopani e mangiare li. Camminiamo in pianura al di sopra di splendide terrazze coltivate per mezzora e poi scendiamo verso un paese.   Arrivati al villaggio ci manca "solo" 1 ora di salita. Compro dei buonissimi mandarini da un signore per strada e poi chiedo a Padam perché mi ha detto che non c'erano più ristoranti fino a Chisopani, dal momento che ne ho visti almeno 3 in ogni villaggio. Lui mi risponde che non sono quel tipo di ristorante per turisti col menù.  Io gli rispondo che a me non interesserebbe di entrare in un ristorante per turisti, che preferirei un ristorante locale, dove poter vivere esperienze culinarie e culturali diverse. Mi dispiace molto vedere che le guide si omologano al desiderio comune dei turisti per paura delle polemiche e delle lamentele. Questo è il risultato del viaggiare europeo. Vabbe. Dovevate vedere com'è stata dura convincere Padam a portarmi a dormire all'"home stay" a Gatlang piuttosto che alla guesthouse.
Durante la mattinata incontriamo la coppia tedesca e il gruppo di donne australiane. Manca poco,  dobbiamo affrontare solo la salita per arrivare. Prendiamo tutte le "shirtcut"(scorciatoie) e i miei glutei si rassodano sempre piu...  Arrivati al villaggio scelgo la guesthouse che più mi ispira e ordiniamo subito il pranzo visto che moriamo di fame. Dopo pranzo mi godo il pomeriggio in terrazza al sole a guardare la splendida catena himalayana per l'ultima volta;  dopodiché prendo un tè all'hotel vicino con i compari ticinesi che nel frattempo sono arrivati a Chisopani.







 libro e diario, i miei compagni di viaggio!

Giorno 18: Malemchigaon - Gul Banyiangin

Alle 6:00 il gruppo di donne australiane si alza e comincia ad impacchettare il proprio bagaglio.  Alle 6:15 alcuni portatori davanti al fuoco si mettono a suonare la chitarra e cantare. Ah andiamo bene!! Sono sveglia perciò leggo un po'. 7:30 colazione e 8:15 partenza. Camminiamo per 3 ore nei boschi di abeti e rododendri e ci fermiamo poi a pranzo al paesino di Kutumsang. 2 orette di pausa epoi ci rimettiamo in cammino. Al momento di ripartire sono arrivate le donne australiane.  Percorriamo 1 ora e 30 in discesa e arriviamo al bel paese di Gul Bianyiangin Per salire alle guesthouse che si trovano in cima alla collina dobbiamo attraversare il paesino che mi accorgo subito mi piace moltissimo! È colmo di vita, i ragazzini con l'uniforme scolastico scorrazzano per le vie chiacchierando e ridendo. Nel corso del cammino attraverso il paese riesco a fare qualche scatto e ad immortalare qualche vissuto di paese. Arriviamo in cima alla collina e attratta da una guesthouse a forma di monastero decido che ci fermeremo a dormire li. Scopro in seguito che è stata costruita da un uomo svizzero che si è sposato con una donna nepalese. Si capisce che la locanda è svizzera basta guardare la precisone con la quale è stato redatto il menu, e il toblerone da 1 kg esposto nel negozio. Appena arrivata incontro la coppia germanica conosciuta a Laurebina. Ceniamo insieme, chiacchieriamo del più e del meno e poi alle 7:45 andiamo in camera. A dormire no però,  troppo presto! Mi rendo conto ora che mancano 2 giorni alla conclusione di questo splendido trekking. Cercherò di godermelo fino in fondo!splendido! !!




Giorno 17: Gopte - Malemchigaon

La notte è trascorsa fredda come tutte le ultime ad alta quota. Alle 6:30 mi sono svegliata ma sono rimasta a leggere a letto fino alle 7:00 , poi ho fatto colazione.  Ero infeddolita e dopo colazione mi sono messa al sole a scaldarmi. Alle 8:00 si sono alzati anche Gio ed Enea e dopo aver fatto loro compagnia a colazione per qualche minuto Padam ed io ci siamo incamminati verso Therapati (3640 m). Abbiamo percorso un bellissimo sentiero per 1 ora e 30 minuti circa che ci ha condotti a questo paesino formato da 3 hotel con splendida vista sulle montagne. Ci hanno raggiunti Gio ed Enea e abbiamo trascorso la pausa pranzo insieme.  Il sole scaldava e noi ne abbiamo approfittato per fare il pieno di calore.
Alle 14 Padam ed io ci siamo messi in cammino per altre 2 ore nel bosco, mentre gli amici ticinesi si sono fermati a Therapati.
Alle 16 circa siamo giunti a Malemchigaon (3200 m). Mi faccio una bella doccia calda e lavo i capelli. Poi mi piazzo davanti al caminetto a riscaldarmi un po e suono qualche accordo con la chitarra. Mi godo poi un bellissimo tramonto e ceno a base di zuppa e riso. Alla guesthouse ce una donna rumena-olandese che è in giro a fare trekking da sola, con poca esperienza di montagna e carenza di equipaggiamento. Speriamo non si perda. Poi ci sono anche delle donne australiane. Nanna presto, che novità!






Giorno 16: Gosaikund - Gopte

La notte è passata più velocemente della scorsa ma il freddo era pungente e non ho fatto altro che rigirarmi nel sacco a pelo tutta la notte evitando gli spifferi diritti al collo.  Alle 8:00 salutiamo i nostri amici olandesi che rientrano a Kathmandu con l'elicottero, poco dopo salutiamo i due italiani, lo svizzero e la canadese, anche se questi ultimi in teoria li dovremmo rivedere sul cammino perché compiamo la medesima tratta. Ed eccoci per strada verso il Laurebina pass. Passiamo il santuario di Shiva, le sorgenti d'acqua e poco dopo inizia la salita. Il primo pezzo di sentiero è in ottimo stato e sgombro, mentre il secondo pezzo innevato. Lo scenario che si presenta ai nostri occhi è a dir poco bellissimo;  camminiamo tra le montagne e i laghetti. Il mio spirito vola leggero e si sente totalmente libero. Questi ultimi giorni tra le montagne sono stati per me i più belli, spensierati e leggeri di tutto il trekking. I miei piedi sulla neve sprofondano, scivolano, mirano le orme ma mai si arrendono.
Dopo un'ora di camminata sostenuta arriviamo al passo chiamato Laurebina.  Tira un gran vento e ci fermiamo giusto il tempo di vestirci piu pesante e di scattare qualche foto. Appoggiamo i nostri zaini e dietro di me sento parlare in dialetto. Mi giro e chiedo ai due ragazzi da dove vengono. Mi rispondono che vengono da Locarno e Gordola e che si chiamano Enea e Giovanni.  Miticiiiiii!!! Ovviamente tutti sanno che i locarnesi e i momò vanno d'accordo!  Poi oltre tutto io sono una centovallina. A pensarci bene questi due ragazzi sono coloro che ho incontrato durante la visita ai villaggi Tamang ma senza sapere fossero ticinesi (ve ne ho già accennato). Ci separiamo subito perché loro vanno su un picco mentre noi scendiamo a valle. Il sentiero scende tra i sassi per una buona ora e poi entra nella nebbia. Scendiamo ancora e arriviamo ad un villaggio minuscolo chiamato Phedi. Pranziamo velocemente e poi ci rimettiamo in cammino.  Nel preciso istante in cui stiamo per partire arrivano Gio ed Enea. Ci salutiamo e poi di nuovo in marcia. Per arrivare a Gopte mancano 2 ore di cammino,  un sali scendi incredibile tra gole e massi di antiche morene. Le gambe vanno benone ma questo su e giù continuo mi affatica molto il fiato. Finalmente arriviamo a Gopte, prendo la stanza, mi lavo velocemente con acqua fredda e poi comando un buon pancake al cioccolato. Sono dentro al caldino in sala da pranzo e sento qualcuno fuori che parla italiano. Sono arrivati i due ragazzi ticinesi e anche loro si fermano a pernottare nella stessa guesthouse. Mi raggiungono in sala da pranzo e chiacchieriamo mentre attendiamo la cena. Dopo cena giochiamo a carte (a 1) e poi giochiamo ad un gioco divertentissimo di carte coi versi degli animali. Quante risate!  Infine concludiamo la serata con dei giochi di magia con le carte.
Le guide e i nostri portatori dormono in sala quindi noi ce ne andiamo in camera.  Siamo solo noi 3 a dormire nella guesthouse e quando facciamo per andare in camera scoppiamo a ridere perché le camere sembrano armadi dell'ikea e il numero delle camere è scritto in rosso con delle sbavature,  sembra scritto con il sangue e ci ricorda il film thriller "vacancy". I ragazzi nella loro camera hanno un poster con scritto "loving birds"...hehe! Buona notte.










sabato 29 novembre 2014

Giorno 14: Laurebina - Gosaikund

Dopo la nottata agitata durante la quale ho dormito poche ore a causa del freddo, mi alzo e faccio colazione nella sala da pranzo super affollata.  Alle 8:15 partiamo alla volta di Gosaikund (4380m). La nebbia che ci ha accompagnati ieri, questa mattina si sta piano piano diradando e lascia spazio a qualchd singola nuvola. Il panorama montagnoso intorno alla guesthouse è meraviglioso!
Dopo un'ora di cammino giungiamo ad un piccolo santuario tibetano. Per arrivarci dobbiamo percorrere uma salita di 400 m di dislivello sulla neve e sul ghiaccio e indovinate un po' cos'è successo?? No non sono caduta,  ma mentre ero ferma a bere mi è scivolato il bastone ed è andato a finire in fondo alla scarpata! Addio amico fedele di scalata!
Dopo un'altra ora di salita arriviamo ai laghi Gosaikund, che meraviglia!Adoro questo posto magico. Appena arrivata scambio qualche parola con 2 olandesi, uno dei quali è un gran conoscitore del Nepal e ha appena concluso di scrivere un libro sulla sua esperienza in Nepal.  Poi conosco un ragazzo di Bienne e un ragazza canadese. Viaggiano insieme ma si sono conosciuti lungo il trekking.
Dopo pranzo saliamo insieme al punto panoramico. La vista è stupenda per poco più di 5 minuti, si vedono le montagne circostanti,  poi la nebbia copre tutto. Scendiamo dallo stesso sentiero e corriamo a rintanarci al caldinoin sala davanti alla stufa. Di fuori fa molto freddo, e anche durante il giorno il vento e il sole che va e viene non permettono davvero di scaldarsi.  Con lo svizzero e la canadese ce la ridiamo parecchio.
Intorno alle 17:30 la sala da pranzo è colma di gente. Tra la gente ce un signore che ha il viso da indiano e si rivolge agli altri in nepalese.  All'improvviso si rivolge ad un'altro in italiano e scopro cosi che sono di Bologna. Lui viene in Nepal da 18 anni e la sua vita si basa su 6 mesi di lavoro e 6 mesi di vacanza ogni anno. Ha decisamente un sacco di racconti che allietano la nostra serata. Abbiamo trascorso una bella serata tutti insieme.








venerdì 28 novembre 2014

Giorno 13: Thulo Syabru - Laurebina

Alle 8:30 con un bel pancake in pancia ci avviamo su per la salita. Alle 9:45 ci fermiamo in una piccola casetta-bar e con mia grande sorpresa incontro il russo, mio compagno di colazioni a kathmandu. Nonostante me ne avesse accennato ho dimenticato venisse a fare una parte del mio trekking. Ripartiamo e dopo un'oretta di cammino ci fermiamo a bere un tè. Il tempo sta cambiando: il cielo si oscura, il sole sparisce dietro le nuvole e il freschino comincia a farsi sentire. Siamo giunti ad un'altezza di 2900 m. Proseguiamo entrando in un bel bosco, che si rivela subito essere molto impervio e umido.  Si fa mezzogiorno, ma la salita non ha la minima intenzione di dare spazio alla sosta pranzo,  non si vedono ristoranti...e io comincio ad avere molta fame! Non chiedo nulla alla mia guida perché se mi dovesse dire che manca molto potrei afflosciarmi al suolo. Camminiamo appunto ancora 1 ora prima di poterci sedere a tavola. Quando arriviamo mangerei anche il tavolo dalla fame. In sala da pranzo  ce una bellissima e caldissima stufa ed è una gran gioia perché l'umidità del bosco mi è entrata nelle ossa. Dopo mezzoretta arriva anche il russo coi suoi amici. Dopo pranzo affrontiamo ancora una salita, di 300 m, e ci impieghiamo 1 ora circa. Le gambe non vogliono muoversi dopo pranzo, scioperano, e salire risulta quindi abbastanza stancante. Arriviamo alle 15:00 circa.
La sala da pranzo è stata totalmente presa d'assalto!  Intorno alla stufa sono sedute una ventina di persone: un gruppo di tedeschi e un gruppo dalla Repubblica Ceca. I cechi si mettono a cantare canzoni popolari del loro paese per ore. Ce allegria in sala. Io mi sciacquo alla bellemeglio e poi mi infilo nel sacco a pelo attendendo la cena. A cena di fianco a me siede una coppia di signori tedeschi e insieme pArliamo di viaggi.loro sono stati in Perù e Ecuador e cosi gli chiedo alcune informazioni. Passiamo del tempo intorno al fuoco e poi a letto si va! Fa molto freddo, prevedo una nottata dura...