sabato 16 maggio 2015

La notte dei musei

Mi alzo con calma, faccio colazione all'ostello, porto la biancheria a lavare e finalmente sono pronta per partire a piedi a visitare la città. Stamattina fa un gran freddo e appena uscita comincia a piovere (il pronostico dice neve...brrrr). Sono in giro vestita come una cipolla e mi compro pure una cuffietta per tenere le orecchie al caldo. 
La mattinata inizia con la visita alla chiesa francescana che è l'unico giro culturale che faccio oggi dal momento in cui stasera c'è la notte dei musei e mi concentrerò quindi sulla cultura. Finita la visita alla chiesa e al monastero cammino liberamente per il centro di La Paz. Le strade sono immense e molto trafficate. In ogni angolo imperversano mercatini di frutta e verdura e credo che visto che è sabato il numero è maggiore.  Ad un certo punto sono ferma ad un semaforo e un ragazzo di colpo si gira verso di me e  senza guardarmi mi chiede se so dov'è il mercato Camache. Io comincio a ridere e lui e i suoi amici mi seguono a ruota. Hanno capito subito che evidentemente io non ero la persona ideale alla quale chiedere informazioni urbane.
Faccio qualche acquisto di artesania locale e poi mi infilo in alcune agenzie per vedere i tour interessanti che si possono fare fuori La Paz. Di sicuro non mancherò la discesa in rampichino sulla strada della morte e poi vorrei fare qualche giorno di trekking. In un'agenzia  mi fermo 2 ore, Fanny è molto gentile e disponibile e quindi mi dà tutte le informazioni che necessito. Mangio qualcosa al volo e rientro all'ostello.
Alle 17.30 esco in strada e mi invade una fiumana di gente. Entro a visitare un paio di musei ma purtroppo non ci si può muovere e quindi neppure apprezzare l'arte che espongono. Preferisco perciò camminare per le strade animate e gioiose e godermi gli spettacoli musicali e i concerti folkloristici. Stasera mi sono bruciata i polmoni: lo spettacolo delle 18 era in città alta, quello delle 19 in città bassa, quello delle 20 di nuovo su e delle 21 giù. Certo che camminare scalinate su scalinate a quasi 4000 metri non è evidente. Comunque Mi sembra di essere un po' a Mendrisio alla sagra dell'uva, a Locarno alla notte bianca, a Zurigo alla Zürifest. Perciò perché tornare a casa quando la casa è pure nel mondo?



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