All'apparenza sembra un grande carnevale, ma in realtà è una festa dedicata al Gran signore Gesù del potere. Il corteo si snoda per 15 chilometri tra le strade della città, i gruppi che ballano soni circa 65 e parteciperanno in totale sulle 40'000 persone in maschera. La prima edizione ha avuto luogo nel 1922 ed è titolata come festa folcloristica visti gli abiti tipici sfoggiati.
Quest'anno la manifestazione si candida per entrare nel patrimonio mondiale dell'Unesco.
Alle 10 mi precipito in piazza San Francisco e da li entro in strada ad osservare le maschere da vicino. Ogni gruppo è accompagnato da una banda che suona le canzoni popolari (ognuno si dedica ad una specifica: le più ballate sono la morenada e la diablada). Al ritmo di questa musica tutto il gruppo balla sincronizzato.
Le maschere per la maggiorparte rappresentano il diavolo. E non chiedetemi perché visto che è una festa religiosa...
Per compiere 15 chilometri ogni confraternita ci impiega circa 10 ore, e non dimentichiamoci che li compie sempre ballando. Ma di quanta energia hanno bisogno questi uomini e donne supersonici? Il corteo inizia alle 7 e si conclude oltre la mezzanotte. Cosa succede nel mentre? Che venditori di birra passano in strada a dare la bevanda ai ballerini, i quali se non sono più che abituati a reggere l'alcool, dopo 5 ore cominciano a ballare storti!
Quanti colori... che abiti meravigliosi!! Non.riesco a staccare gli occhi di dosso a questi personaggi eleganti e anche un po' strambi che ballano all'unisono.
Miguel mi ha raccontato che anni fa le donne indossavano abiti ricchi in oro e che ognuna di loro mentre ballava doveva avere vicino una guardia del corpo. Woooooow!
È stato molto bello assistere, e vedere le migliaia di persone boliviane riversarsi nelle strade, sui marciapiedi, sedersi sugli spalti, .... ogni angolo era colmo di gente in festa. Alle 13 mi sono rintanata in un ristorantino a riposarmi un po' e poi mi sono di nuovo lanciata nella calca.
Quest'anno la manifestazione si candida per entrare nel patrimonio mondiale dell'Unesco.
Alle 10 mi precipito in piazza San Francisco e da li entro in strada ad osservare le maschere da vicino. Ogni gruppo è accompagnato da una banda che suona le canzoni popolari (ognuno si dedica ad una specifica: le più ballate sono la morenada e la diablada). Al ritmo di questa musica tutto il gruppo balla sincronizzato.
Le maschere per la maggiorparte rappresentano il diavolo. E non chiedetemi perché visto che è una festa religiosa...
Per compiere 15 chilometri ogni confraternita ci impiega circa 10 ore, e non dimentichiamoci che li compie sempre ballando. Ma di quanta energia hanno bisogno questi uomini e donne supersonici? Il corteo inizia alle 7 e si conclude oltre la mezzanotte. Cosa succede nel mentre? Che venditori di birra passano in strada a dare la bevanda ai ballerini, i quali se non sono più che abituati a reggere l'alcool, dopo 5 ore cominciano a ballare storti!
Quanti colori... che abiti meravigliosi!! Non.riesco a staccare gli occhi di dosso a questi personaggi eleganti e anche un po' strambi che ballano all'unisono.
Miguel mi ha raccontato che anni fa le donne indossavano abiti ricchi in oro e che ognuna di loro mentre ballava doveva avere vicino una guardia del corpo. Woooooow!
È stato molto bello assistere, e vedere le migliaia di persone boliviane riversarsi nelle strade, sui marciapiedi, sedersi sugli spalti, .... ogni angolo era colmo di gente in festa. Alle 13 mi sono rintanata in un ristorantino a riposarmi un po' e poi mi sono di nuovo lanciata nella calca.
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