domenica 10 maggio 2015

i condor e il primo giorno di trekking - 6 maggio

Alle 4 siamo in piazza a Yanque ad aspettare il bus che arriverà solo alle 5. Saliamo coraggiosamente sul mezzo colmo di gente, e pensare che noi speravamo di schiacciare una pennichella di 2 ore comodamente seduti. La situazione è abbastanza ingestibile: la gente spintona, c'è un incredibile sali scendi e c'è chi dorme in piedi rischiando di travolgere tutti. Non so come ma ce la facciamo ad arrivare al punto panoramico e tiriamo un sospiro di sollievo. Sono le 7 e tira un gran vento; fa davvero freddo! Per una buona ora e mezza non si vedono animali volare ma la speranza è alta e gli occhi non si staccano dalla vallata. Nell'attesa conosciamo una famiglia francese con 2 bambini in età scolare che viaggiano per un anno attraversando l'America: dal Canada alla Patagonia. Viaggiano su un furgone volkswagen, dove dormono anche, e dove ogni mattina impartiscono lezioni ai loro figli. Non possono che brillarmi gli occhi... 
Alle 9 finalmente i condor si fanno vivi e cominciano a volare liberi nel Cañon. Emozionante, per la seconda volta. Alle 10 risaliamo su un bus locale per percorrere un breve tratto e scendiamo al paesino di San Miguel. Oltre a noi un sacco di gente si appresta a partire per il trekking del Colca. Inforchiamo lo zaino, prepariamo l'acqua e partiamo per la camminata. Scendiamo la meravigliosa stradina della parete del Canon fino ad arrivare a valle, attraversiamo il fiume e risaliamo per una mezzoretta il versante opposto. Ci fermiamo a pranzare in un ristorantino immerso nella natura e poi proseguiamo camminando per altre 5 ore. Parliamo coi passanti, chiediamo informazioni e ci appare chiaro che alcune idee che avevamo avuto risultano strambe e dobbiamo perciò cambiare programma. Al paese di Malata non ci sono più ostelli quindi dobbiamo proseguire fino a Llahuar. Arriviamo felici ma stanchi alle 17.30. Ci accoglie un ostello incredibile. Si trova a valle, ad una trentina di metri dal fiume. È costituito da una veranda con una spendida vista sul fiume e sulle pareti del canyon, da delle casette carine e spartane dove dormire, da molta vegetazione e da alcune piscine termali. Appena sentiamo della presenza di piscine termali ci fiondiamo a cambiarci e con la pila frontale affrontiamo i 30 metri che ci separano dal fiume e ci immergiamo in queste splendide piscine. Il buio avvolge la vallata, e il cielo si accende. Le stelle brillano e la luna piena spunta in tutta la sua grandezza donando luce e chiarezza intorno a noi. Io trattengo a stento le lacrime. È una notte di una rara bellezza. 
L'orario di cena arriva e noi a malincuore ci trasciniamo fuori dalla piscina. Ceniamo, chiacchieriamo un po' con i proprietari, beviamo un pisco e andiamo a letto. 

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