lunedì 18 maggio 2015

Il teleferico svizzero

La metropoli di La Paz misura oltre 2 milioni di abitanti. Il significato dei colori della Bandiera boliviana sembrano essere i seguenti: rosso come guerra, giallo come oro e verde come natura (così mi è stato riferito). 
Il nome La Paz commemora la restaurazione della pace dopo la guerra civile che seguì  l'insurrezione di Gonzalo Pizarro contro Blasco  Nuñez Vela (esploratore spagnolo), primo Vicerè di Perù.
Il punto più basso della città di La Paz misura 3200 m e il più alto 4000 m. Per muoversi più facilmente da un punto all'altro due anni fa circa hanno costruito il Teleferico. Quando sono salita stamattina sull'ovetto ultra moderno col pannello solare sul tetto mi sono detta che mi ricorda i nostri comprensori sciistici e a quel punto chiedo al sciuret che c'è in cabina insieme a me e Pierre che ditta l'ha costruito e mi dice probabilmente svizzera. Rientrata in hotel mi connetto e controllo sulla rete chi è il genio del teleferico ed effettivamente trovo che è stata costruita dal colosso austro-svizzero Doppelmayr-Garaventa.  Risulta essere la più lunga teleferica aerea urbana del mondo, con 10.337 metri, per 3 linee e 11 stazioni. Il ragazzo francese con cui ho cenato ieri sera mi accompagna sul teleferico linea gialla poi lui rientra all'hotel perché deve prendere un aereo e io proseguo sulla linea verde. Un panorama stupendo, la visione della città dall'alto dei suoi 4000 m è pazzesca! 
Mentre siamo sulla linea gialla Pierre appare un pochino provato dall'altitudine e il signore simpatico e adorabile gli dice che c'è una formula per stare bene in 3 giorni, ovvero:"Camina despacito, Come pochito, y duerme solito" (cammina piano, mangia poco e dormi solo...). Chiaro che in spagnolo è più divertente perché fa rima. Il sciur è il mio mito... Dopo i giri in teleferica visito un parco e poi il mercato della città. Nel corso della giornata sono stata richiamata all'ordine 2 volte: la prima perché sull'ovetto mi alzavo in piedi a fare le foto e il securino alla stazione intermedia mi ha detto che se non mi sedevo mi facevano scendere. La seconda sono entrata in un parco chiuso al pubblico il lunedi e il servizio di vigilanza mi ha allontanato. Ooooops! Ma come potevo non vedere il panorama dall'alto del parco con un cielo che più blu non si può??? Proseguo il mio giro in calle Sagarnaga e prenoto il trekking di 3 giorni del Condoriri in partenza mercoledì e la discesa scavezzacollo di 3000 m di dislivello in bicicletta per sabato. Sono molto felice e rientro in hotel a rilassarmi. Chiacchiero con la padrona del posto, con un americano e vedo arrivare una svizzera imbagagliata e sola come me. Anche oggi non posso dire di essermi annoiata!


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