A colazione mi siedo al tavolo con Tom, signore americano di 69 anni, che ha girato il mondo nei suoi anni migliori per 3 anni e mezzo, alla maniera kerouac della beat generation. Ha un sacco di cose interessanti da raccontare e non si può che tacere e starlo ad ascoltare. Oltre che colto è molto divertente. Anche lui è qui a La Paz da un paio di settimane come me e ogni giorno scambiamo qualche parola. Finita la colazione scendo in centro e porto i miri vestiti del trekking da lavare, dopodiché vago in città senza meta precisa. Per pranzo mangio al ristorante indiano dove ero stata con Amanda e nel pomeriggio mi fermo in piazza ad ascoltare musica e a pensare. Più tardi salgo al Mirador da cui si vede la città nella sua magia. È pazzesco vedere le case tutte ammassate in questa conca sud Americana, quasi fosse un cratere con le montagne intorno ad essa. Mi godo questo spettacolo e poi rientro in hotel. Alle 20 esco a cena ma più che questo a godermi l'ambiente metropolitano del venerdì sera. Nelle strade ci sono decine di spettacoli: un ragazzino che balla divinamente Michael Jackson, un mimo che prende in giro le persone che passano, due ragazzi che fanno degli sketch, e molto altro ancora. Questo ambiente festoso mette allegria. Alle 23 rientro e mi rintano al calduccio. Domani c'è il Gran Poder... un carnevale pazzesco! Non vedo l'ora!
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