sabato 2 maggio 2015

Il Canon de Colca (mercoledi)

La temperatura notturna è bassina e fa freddino ma per fortuna il mitico proprietario dell'hotel ci ha portato in stanza 2 belle stufette elettriche quindi ce la caviamo con una notte al caldino sotto la coperta di lana di alpaca. La sveglia suona presto al mattino e alle 6 facciamo colazione. Un bus passa alle 6.30 a prenderci e come prima tappa ci fermiamo alla piazza di Yanque dove ci sono splendidi bambini e bambine che volteggiano leggiadramente in danze popolari. La piazza è la stessa che ieri era deserta e che ci ha tanto affascinato quando abbiamo passeggiato sotto l'ombrello rifugiandoci in un baretto a fare merenda. Ogni mattina alle 6.30 la piazza si anima per i turisti. La seconda tappa è la bella piazza di Maca, una cittadina famosa per i suoi frutti chiamati Tuna e Sancayo, simili a dei kiwi. Non mancano i mercatini e le attrazioni per i turisti. La piazzetta è piccolina ed in stile coloniale e la sua chiesetta splendida costruita con pietra vulcanica. Ripartiamo e percorriamo la strada alta e meravigliosa del canyon. Il colca rio nasce nella laguna de indios e va fino al pacifico scivolando per 400 km. Il Colca canyon è invece lungo 100 km. Mentre viaggiamo cominciamo a scorgere dei condor volare perciò l'autista si ferma, ci fa scendere e ci lasciamo incantare dal volo elegante di 20 condor. Che spettacolo strabigliante!! 
Il Condor ha una misura di 1-3 m ad ali aperte.
Il Piccolo è di colore grigio,il giovane marrone, l'adulto nero con il collo bianco. La Femmina adulta ha la cresta piccola e gli occhi rossi, il maschio è più  grande. I condor mangiano solo animali morti. Dopo questa tappa con gli occhi rivolti al cielo, proseguiamo fino alla cruz del condor per fare una camminatina nella natura, ammirare altri condor e sentire della musica andina. Alle 11 rientriamo dalla strada del canyon e ci fermiamo a pranzare insieme al gruppo. Tutti insieme proseguiamo poi per 4 ore circa fino ad Arequipa. Metà della strada già la conosciamo, ma ci godiamo comunque la pampa coi suoi meravigliosi animali. La seconda parte invece devia verso Arequipa ed è nuova ai nostri occhi. Troviamo neve e freddo ma poi arrivando a destinazione la temperatura è piu mite e l'altitudine più bassa. AREQUIPA conta quasi un milione di abitanti... e pensare che mi aspettavo una piccola cittadina. Cerchiamo l'hotel, ci rinfreschiamo e andiamo a cena in un ristorante a caso ma scopriamo a posteriori che è uno dei migliori della città. Fortuna o fiuto? Mangiamo ottimamente e il pianoforte culla le nostre orecchie tra una portata e l'altra. Siamo molto contente della giornata trascorsa insieme a caccia di condor e la notte ci strappa a questi bei pensieri.

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