Alle 7 di questa mattina sono già al terminal del bus pronta a salire sul mezzo che mi porterà a La Paz, in Bolivia. Le prime 2 ore passano velocemente e scambio due chiacchiere con un gruppo di argentini seduti intorno a me. Dalle 10 alle 12 svolgiamo le varie burocrazie doganali e cambiamo i sol peruviani in soldi boliviani. Il simpatico signore alla frontiera mi ha timbrato il passaporto per una durata di 30 giorni al posto dei 60 chiesti da me. Non so quanto mi terrò in questa splendida nazione, nel caso sarà più di un mese dovrò andare all'ufficio immigrazione e chiedere una proroga. Vedremo. Una volta superata la frontiera e entrati in terra boliviana abbiamo il tempo di pranzare e poi cambiamo bus per proseguire il viaggio. Dopo un'oretta di viaggio, nel corso di un pisolino, sento gente che si agita e dice che dobbiamo scendere dal bus per prendere una barca. "Eh??cosa?? La barca??". Devo aver capito male... e invece proprio no. Dobbiamo attraversare il lago per poter proseguire verso La Paz. Il bus viene caricato su una zattera e noi a gruppi di 25 saliamo su una bagnarola e con il lago abbastanza agitato e la pancia piena attraversiamo questa porzione di acqua come dei profughi.
Il tempo passa ma la capitale sembra non arrivare mai. Nel frattempo faccio amicizia con 1 ragazzo colombiano, uno argentino e uno svedese. E quali dei tre vince il premio del personaggio del giorno?? Lo svedese!!! Con la sua ragazza e 2 amici ha percorso il Cile in bicicletta in 100 giorni percorrendo 6000 km circa. Grandissimi!
Ah finalmente si comincia a scorgere la periferia di La Paz. Più che il Perù mi ricorda il Nepal. Case mezze abbandonate, vie sterrate malconce, venditori ambulanti riversati nelle strade. Le montagne innevate mi accompagnano anche qui e mi sento nel mio elemento. La città si trova in una conca, come Arequipa, e noi sopraggiungiamo dall'alto vedendone il caos e l'imponenza. Questo sguardo aereo mi ricorda invece i documentari sulle città brasiliane. Il traffico è moltissimo e spesso rimaniamo congestionati ma la città ha un che di allegro e vivo. Mi piace. Alle 17.30 arrivo alla fermata del bus e dopo una decina di minuti a piedi entro nell'ostello. Un posto molto bello e accogliente! Mi doccio, vado a cena e ora vado a dormire. Domani visito la città. B we amici!
Nessun commento:
Posta un commento