Un po' assonnata mi alzo alle 10. Dopo la nottata di bagordi non si può pretendere di essere lucidi e scattanti. Con Fernando Vado a caccia della famosa bicicletta da noleggiare e dopo alcuni giri per gli isolati circostanti troviamo il posto indicatoci per telefono da un signore. Mi posso scordare il rampichino ma posso ottenere una bici discreta con la quale arrivare sana e salva al lago San Jacinto. Pedalo 1 ora e giungo alle sponde del lago; pedalo un'altra mezz'oretta lungo la pista ciclabile del lago e poi mi fermo al sole a fare una siesta. Il silenzio è totale rotto a tratti dal canto degli uccelli o dal guaire di alcuni cani selvaggi e arrabbiati. Verso le 15 mi rimetto sulla strada del ritorno. Rientrata all'ostello esco di nuovo per cercare di concludere la storia dei soldi Americani per l'Argentina. Mi accompagna Laura, la ragazza inglese. Finalmente riesco a prelevare ancora qualche centinaio di dollari. Ma mica mi escono in tagli da 20?? E io ho bisogno dei 100 in banconota. Entro in banca e chiedo di darmi i tagli da 100 e mi dicono che i tagli piccoli in grandi non si danno, solo il contrario. Oh Signur... che limitatezza mentale! Passo quindi all'attacco degli uffici di cambio: i primi 3 non hanno dollari (cosi dicono...) il quarto mi dice che peró devo pagare una commissione. Figuriamoci se non dovevano fare i furbi...
Alle 19.30 sono al bar in poleposition con i due ragazzi australiani per vedere la partita Colombia Argentina. Gli argentini dominano la partita ma non sbloccano il risultato. La gara si risolve ai rigori a favore di Argentina. A quel punto gli schermi si spengono e lasciano spazio a Sergio, il cantante e musicista di tango che alloggia nel nostro ostello. Mentre lui si esibisce con enfasi e trasporto al nostro tavolo si siede il padrone del bar che si incensa inutilmente in maniera smisurata e una donna boliviana. La serata procede bene e ci divertiamo. La signora Maria è una tipa strana, l'ho notato subito, ma è seduta al mio tavolo quindi tanto vale farci due chiacchiere. Purtroppo dopo aver bevuto una bottiglia di vino da sola in poco meno di 10 minuti la situazione degenera e questa comincia a diventare aggressiva. Chiedo ai camerieri di allontanarla dal bar ma non lo fanno. Ad un certo punto prende la mia giacca e la butta per terra, io faccio per raccoglierla e la pazza mi prende per i capelli e poi per il collo! Gli altri si mettono in mezzo e lei ci lancia addosso una caraffa colma di vino. Me ne vado in bagno a lavarmi, pago il conto e non contenta mentre faccio per andarmene mi rincorre perché mi vuole salutare. Quando mi vede scappare correndo mi riempie di insulti. Che scena penosa e triste. Mi rintano quindi all'ostello e provo a dormire.
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