Chi è Bolivia? Un naufrago in mezzo al mare.
Posso cercare di ignorare la mancanza di informazione nei confronti dei turisti; come pure lo sguardo triste e schivo della gente, ma non posso ignorare le ingiustizie... e qui ce ne sono molte. Non è l'unica nazione dove esiste il lavoro minorile,la sottomissione delle donne e la corruzione, ma è forse l'unico che con la sua povertà e vita mi sta rendendo infelice. Sento che devo andarmene, sono a disagio, forse questa sensazione di frustrazione e tristezza deriva dal fatto che questa nazione sta minando il mio concetto che i paesi poveri sono più felici e hanno più cuore. Qui dilaga l'ignoranza, le persone non sanno le cose più banali come il nome delle vie, i calcoli a mente, le nozioni base della vita comunitaria, sopravvivono vendendo qualsiasi cosa in strada e le donne e i bambini sono schiavizzati e sottomessi. Ho sentito la storia di una donna che è partita da Potosi con 5 sacconi da 10 kg di frutta secca in direzione di Uyuni, dove sotto la neve ha tentato di vendere tutto altrimenti se tornava a casa dal marito con ancora del prodotto veniva picchiata a sangue. Mentre il marito faceva cosa? Beveva probabilmente... Può essere che le persone ti sentono quando le parli, visto che lo fai in spagnolo, ma in realità non ti capiscono. C'è il seme delle diffidenza, ognuno vive per sé senza aiutare gli altri, perché il senso civico nn esiste. A volte ho la sensazione siano animali. Forse mi sbaglio, accecata dal mio amore incondizionato per il Nepal, ma nonostante là siano più poveri, hanno un atteggiamento più costruttivo. Qui abbassano gli occhi, parlano a bassa voce, non lottano per nulla e mandano avanti arrancando la loro vita. Ma come si fa a cambiare le cose con la corruzione che dilaga? Certo che per il governo mantenere la gente nell'ignoranza è un guadagno. Settimana scorsa qui a Tarija hanno fatto rifare le votazioni per la seconda volta perché aveva vinto il partito opposto a Morales (il presidente). Dura accettare queste ingiustizie. Dura accettare che le ragazze si vendono, che i bambini vengono sfruttati o venduti. Gonzalo mi ha raccontato che un bambino 20 anni fa davanti ai suoi occhi è stato venduto dai genitori per 100 dollari ad una coppia danese. Ma dove resta il confine tra giusto e sbagliato? La morale? Non esiste la sofferenza oppure come viene vissuta? E la morte? È come la vita? È troppo... tutto questo spezza l'equilibrio delle nostre vite perfette! Lo scontro tra culture mi sta spaccando la testa e il cuore. Eppure io sono abbastanza forte e preparata... non lo so... mi sento spaesata perché ciò che rende speciale il mio viaggio è il rapporto umano con la gente e qui non sto trovando e coltivando nulla. Solo ignoranza e tante bugie.
La Paz mi ha fatta sentire coccolata, i miei amici dell'ostello mi hanno presa per mano e accompagnata come fossi parte della famiglia, e i trekking in montagna sono stati incredibili. Ma una volta lasciata la capitale la musica è cambiata, ora me ne rendo conto. Ho fatto degli incontri interessanti ma per il resto tanto vuoto. Peccato... ha molto potenziale questa nazione.. mi auguro crescerà e si riscatterà.
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