sabato 4 aprile 2015

Salkantay mi amor

Il trekking amici è stato molto bello. Ho trascorso 4 splendidi giorni in compagnia del mio gruppo camminando in montagna con il sole, il vento e la pioggia. Siamo partiti da un'altitudine di 2500 m, abbiamo poi toccato un massimo di 4600 m e abbiamo concluso il tour a 1500 m. È stato bello, stancante, divertente, freddo, caldo e avvincente. Ci voleva una bella botta di vita in montagna immersa nella gaia natura. 
Ma cominciamo dal principio... Martedi mattina alle 4.15 sono seduta sui gradini della chiesa di fianco al mio hotel ad aspettare che mi vengano a prendere. Una signora molto gentile mi accompagna in piazza e mi lascia nelle mani di 3 uomini. Altri turisti al momento non ce ne sono, sono l'unica. I 3 signori trafficano con del materiale, lo caricano sul tetto del furgone ma nessuno mi rivolge la parola. Aaaah iniziamo bene! Dopo mezzoretta il furgoncino parte e andiamo a  prendere gli altri trekker. Salgono 5 ragazze e poi 2 ragazzi. Tutti molto mogi e silenziosi tranne il mio compagno di sedile (Poitr detto Pedro), con il quale parlo tutte le 3 ore mattutine di viaggio. Arrivati a Mollampata facciamo colazione e partiamo per la nostra camminata. La nostra guida si presenta e ci dice che siamo una famiglia...hehe!Seguiamo il sentiero  a volte sterrato a volte accidentato per 5 ore tra gli alberi di frutta, la quinoa e i fiori locali. Inizia poi a piovere e ci incapucciamo tutti. Sebastian, il ragazzo argentino, indossa un poncho rosso e subito lo soprannominiamo "caperocita roja- capuccetto rosso". Camminiamo camminiamo e ancora camminiamo e ad um certo punto La fame comincia a farsi sentire, sono le 13, ma la nostra guida ci dice che siamo lenti e che non mangeremo prima di 2 ore. 2 ore??? Io non resisto!! Il gaglioffo ci dice arrogantemente di muoverci. Come facciamo a muoverci con la fame che abbiamo??? C'è un po' di malumore ma proseguiamo. Nel gruppo ci sono 4 ragazze americane, 3 di origini cinese e una indiana, che non hanno esperienza do montagna e fanno una gran fatica a salire. Oltre a loro c'è una ragazza giovincella olandese. Finalmente Come un'oasi all'orizzonte si intravvede la tenda dove mangeremo! Evviva!!! Abbiamo talmente fame che il cibo non ci sazia, perche ci a abbuffiamo e lo divoriamo in un baleno. Dopo pranzo ci rimettiamo in cammino e proseguiamo altre 3 ore. Arriviamo stravolti all'accampamento ma per fortuna non dobbiamo montare noi le tende. Cena e a letto subito! La notte è fredda, siamo a 3800 m, il mio sacco a pelo noleggiato però è di qualità, quindi dormo una buona notte. 
La mattina la sveglia suona alle 5 con il tè alla coca davanti alla tenda. Buon risveglio ma forse un po' prestino. Colazioniamo con uova e toast e alle 7.15 ci mettiamo in cammino. Oggi il sentiero ci conduce ai piedi del ghiacciaio Salkantay, ad un passo alto 4600 m. 2 ragazze americane sono stravolte dalla tappa di ieri e oggi salgono in cima al passo in groppa al mulo. Noi altri 6 a piedi. Ci impieghiamo 4 ore per arrivare in cima, e altre 2  sotto la pioggia per arrivare al luogo di ristoro. Siamo di nuovo stravolti e bagnati fradici ma dopo il pranzo ci facciamo forza e camminiamo altre 3 ore fino all'accampamento. Per fortuna c'è Poitr, il ragazzo polacco, che ci fa morire dal ridere: è una sagoma, almeno il tempo passa velocemente e non si pensa alla fatica. La sera a cena ci intrattiene con racconti di paura; ecco perchè andiamo a letto tutti terrorizzati al minimo rumore. 
La notte passa velocemente e la sveglia suona alle 6. Dopo colazione ci mettiamo in cammino ma la guida ci sgrida di nuovo perchè siamo in ritardo... e a me si rivolge con una frase scomoda, al che gli dico: "teee nininito, quitate tranquilito! " heheeee. Ha abbassato subito le alette e per tutto il giorno era un continuo "Eloisa di qua, Eloisa di là.. ". Per farsi rispettare bisogna quindi trattare male le persone??Mah.... Siamo una famiglia?? La guida sembra un po'un dittatore più che il capo famiglia. Ma noi per divertirci a quel punto stabiliamo i ruoli: io sono la mamma, Poitr il papà, Sebastian lo zio e le ragazze le figlie. É un continuo sghignazzamento e l'ambiente è davvero bello. La giornata di oggi è apparentemente soft, tutta discesa, ma per me è dura, mi distruggo le caviglie e le gambe. Odio la discesa. Con grande gioia generale arriviamo all'accampamento alle 14 e poi andiamo a tuffarci nelle piscine naturali e rilassiamo i muscoli! La sera ceniamo a buffet e poi balliamo tutti fino a mezzanotte intorno al fuoco. Ci sono altri gruppi nello stesso accampamento, siamo una cinquantina. 
Passa la notte e al mattino 4 di noi vanno a fare la zip line " carrucola" tra le montagne. Una figata allucinante, adrenalina pura! Attraversiamo 6 volte la vallata del fiume Riobamba in diverse posizioni appesi ad un filo. 
Il pomeriggio me ne sto tranquilla a Santa Teresa e aspetto un altro gruppo che mi porta a Cuzco col bus; i miei compagni proseguono per Macchu Pichu. Sono seduta su una panchina e un tipo spannato su avvicina e mi tiene compagnia un oretta mentre aspetto il bus. Mi racconta come si vive a Cuzco e tra le montagne. Finalmente vengono a prendermi e mi imbarco. Certo che passare le seguenti 5 ore tra tornanti e sballonzolamenti non è bello! Il tempo non passa e il mio sedere diventa piatto.  Alle 21 arriviamo in piazza a Cuzco, era ora!Arrivo all'hotel e mi fiondo a letto senza cena e senza doccia. Ci penserò poi domani ... bacioni e ancora auguroni!!

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