Ma com'è che io mi fermo 3-4 giorni là dove non c'è nulla da fare e la cittadina è anonima? Ma che ne soooooo, io mi ritrovo a camminare in giro senza meta, chiacchierare con le persone e passare la giornata cosi senza fare nulla di che. A parte che la gente mente, a Nazca ci sono parecchie cose da fare e vedere, solo che fa caldo e quindi bisogna scegliere il momento della giornata in cui farsi coraggio e uscire ad affrontare il sole cocente?
Che ho fatto quindi ieri?? Ho visitato l'acquedotto di Nazca (che ha rivestito un ruolo fondamentale nella vita degli abitanti di Nazca) e ora vi lascio alcune informazioni.
L’acquedotto di Cantalloc è un'opera di ingegneria idraulica eccezionale e molto più complessa delle linee di Nazca. Esso fa parte di un sistema di acquedotti costruiti dalla civiltà preincaica dei Nazca circa 1500 anni fa. Ora se ne contano 32 nella città (60 mila abitanti).
L'acquedotto assicurava l'approvvigionamento idrico alla città di Nazca e ai campi circostanti, permettendo la coltivazione di cotone, fagioli, patate, ecc. in una regione altrimenti arida.
Le acque vengono prelevate direttamente dalle falde acquifere presenti nelle zone montagnose circostanti la pianura di Nazca. Per ovviare al clima desertico, estremamente caldo e secco, l'acqua viene convogliata in una condotta sotterranea che, oltre ad evitare l'evaporazione del prezioso liquido, raccoglie le acque che filtrano dal terreno, aumentandone così l'efficienza.
Dapprima venivano scavati dei pozzi distanti 20-50 m l'uno dall'altro, fino a trovare la falda acquifera. Questi pozzi, detti anche "ojos de agua" (occhi d'acqua, vedi fotografia), servivano sia come punti di accesso all'acqua, che da ispezione per manutenzione dell'acquedotto. Essi venivano collegati tramite una serie di condotte.
Oltre all'acquedotto ho visitato un punto panoramico che lanciava uno sguardo sulla pianura e precisamente sul geoglifo chiamato "Taler" (telaio) costituito da un ago e da un gomitolo di cotone (che simboleggia anche la spirale della vita). E poi abbiamo concluso il giro con le rovine di una sede amministrativa locale. Mi sono divertita a passare due ore con la guida Francisco e una coppia di insegnanti di Lima. Chi altro ho conosciuto? Un signore di un agenzia (Josè) mi ha praticamente trascinata nel suo ufficio per vendermi dei tour e siamo diventati amici. Una signora di Lima (Maria Flores) mi ha fermata per strada e mi ha raccontato di essere una docente e dopo una bella chiacchierata mi ha chiesto l'indirizzo email per rimanere in contatto. Ho passato del tempo con la mia amica Aleida, e fatto apero con 5 giovanotti peruviani. Giornata leggera e simpatica. E domani? Domani al pomeriggio ho riservato un tour di 4 ore e poi alle 23.15 ho il bus notturno per Lima. Il 21 arriva all'aeroporto la mia amica Fede che starà con me un paio di settimane. Voleremo a Cuzco e visiteremo il lago Titicaca e Arequipa. Non vedo l'ora che arrivi. Buona domenica!
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Che ho fatto quindi ieri?? Ho visitato l'acquedotto di Nazca (che ha rivestito un ruolo fondamentale nella vita degli abitanti di Nazca) e ora vi lascio alcune informazioni.
L’acquedotto di Cantalloc è un'opera di ingegneria idraulica eccezionale e molto più complessa delle linee di Nazca. Esso fa parte di un sistema di acquedotti costruiti dalla civiltà preincaica dei Nazca circa 1500 anni fa. Ora se ne contano 32 nella città (60 mila abitanti).
L'acquedotto assicurava l'approvvigionamento idrico alla città di Nazca e ai campi circostanti, permettendo la coltivazione di cotone, fagioli, patate, ecc. in una regione altrimenti arida.
Le acque vengono prelevate direttamente dalle falde acquifere presenti nelle zone montagnose circostanti la pianura di Nazca. Per ovviare al clima desertico, estremamente caldo e secco, l'acqua viene convogliata in una condotta sotterranea che, oltre ad evitare l'evaporazione del prezioso liquido, raccoglie le acque che filtrano dal terreno, aumentandone così l'efficienza.
Dapprima venivano scavati dei pozzi distanti 20-50 m l'uno dall'altro, fino a trovare la falda acquifera. Questi pozzi, detti anche "ojos de agua" (occhi d'acqua, vedi fotografia), servivano sia come punti di accesso all'acqua, che da ispezione per manutenzione dell'acquedotto. Essi venivano collegati tramite una serie di condotte.
Oltre all'acquedotto ho visitato un punto panoramico che lanciava uno sguardo sulla pianura e precisamente sul geoglifo chiamato "Taler" (telaio) costituito da un ago e da un gomitolo di cotone (che simboleggia anche la spirale della vita). E poi abbiamo concluso il giro con le rovine di una sede amministrativa locale. Mi sono divertita a passare due ore con la guida Francisco e una coppia di insegnanti di Lima. Chi altro ho conosciuto? Un signore di un agenzia (Josè) mi ha praticamente trascinata nel suo ufficio per vendermi dei tour e siamo diventati amici. Una signora di Lima (Maria Flores) mi ha fermata per strada e mi ha raccontato di essere una docente e dopo una bella chiacchierata mi ha chiesto l'indirizzo email per rimanere in contatto. Ho passato del tempo con la mia amica Aleida, e fatto apero con 5 giovanotti peruviani. Giornata leggera e simpatica. E domani? Domani al pomeriggio ho riservato un tour di 4 ore e poi alle 23.15 ho il bus notturno per Lima. Il 21 arriva all'aeroporto la mia amica Fede che starà con me un paio di settimane. Voleremo a Cuzco e visiteremo il lago Titicaca e Arequipa. Non vedo l'ora che arrivi. Buona domenica!
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