Usciamo dall'hotel con l'intenzione di visitare i villaggi della costa meridionale del Lago Titicaca (la pietra del puma). Vicino al molo prendiamo in taxi che ci porti a Chucuito, il primo paesino famoso per il sito archeologico dedicato alla fertilità e la statua del generale inca scolpito nella montagna. Questo splendido paesino ci entra subito nel cuore. La piazza coloniale è meravigliosamente bella con la sua chiesa dalla porta verde e l'arco di benvenuto rosso. Non ci sono turisti e la cittadina ha un'aria cosi autentica!sembra essere sospesa nel tempo. Forse quando nei libri si legge della magia del lago Titicaca si allude a questa realtà indigena ricca di sacralità. Gironzoliamo per le viuzze e saliamo un sentiero sino ad un punto panoramico da cui si vede il lago nella sua imponenza. Finito di ammirare questo squarcio di paradiso scendiamo un altro sentiero e a metà strada incontriamo due uomini argentini a spasso per il Perù in auto. Scambiamo due chiacchiere e alla nostra domanda di quali zone di Puno avessero visitato ci dicono tra le tante cose le tombe di Sillustuni che a loro avviso non avremmo dovuto perderci assolutamente. Pensare che noi le abbiamo escluse a priori. Ci mostrano le foto della laguna che giace ai piedi delle tombe antiche e decisamente ci incuriosiscono. E quindi che facciamo?? Ci guardiamo in faccia Fede ed io e decidiamo con un ghigno di rientrare a Puno e di prendere l'escursione alle tombe che ha luogo nel pomeriggio. Arriviamo in centro alle 12 e prenotiamo di corsa l'escursione, dopodiché passiamo dal ristorante dove abbiamo cenato ieri con i due italiani per vedere se si può comprare il pane all'aglio che la sera prima ha stuzzicato il nostro olfatto ma non il palato. E chi incontriamo?? I due italiani! E cosa stanno mangiando?? Lo stesso cibo della sera prima!! Ah beh... leggermente abitudinari... e noi li prendiamo in giro. Ci sediamo a tavola ma io non riesco a mangiare nulla, sento lo stomaco fare le bizze. Ci stupiscono di nuovo pagando il conto. Alle 14 viene a prenderci Pavel, la nostra guida. In 45 minuti arriviamo a Sillustani e in un paio di ore di camminata vediamo le torrette adibite a tombe ai tempi degli inca. Spettacolare è lo scenario, le torrette fan solo da contorno. Conosciamo un ragazzo zurighese che viaggia in America da un anno e un ragazzo neworkese. Sulla strada del rientro visitiamo una casa di una paesino molto carino. La famiglia ci accoglie con gentilezza e ci prepara uno spuntino a base di patate e argilla! Sembra faccia digerire... io la provo, magari sistema il rugamento che sento in pancia. Oggi Fede sta meglio e io sono Ko. Tornate all'hotel non trovo la forza di immaginare una cena o anche solo di sentire l'odore del cibo, quindi ci rintaniamo sotto le coperte e guardiamo un film. Io passo la notte con gli occhi sgranati, tra il letto e il bagno. Come farò domani mattina alle 6 a salire sul bus che ci porterà a Chivay??
Il viaggio, il vero viaggio, non è rappresentato dall'effettivo raggiungimento del luogo, in realtà non c'è una vera meta. Il racconto è racchiuso tutto nel percorso, nel cambiamento, nell'esperienza acquisita lungo quella strada, anzi quella liquida, instabile, rotta. (M. Pratt) Condividete amici questo sogno insieme a me.
mercoledì 29 aprile 2015
il paesino magico
Usciamo dall'hotel con l'intenzione di visitare i villaggi della costa meridionale del Lago Titicaca (la pietra del puma). Vicino al molo prendiamo in taxi che ci porti a Chucuito, il primo paesino famoso per il sito archeologico dedicato alla fertilità e la statua del generale inca scolpito nella montagna. Questo splendido paesino ci entra subito nel cuore. La piazza coloniale è meravigliosamente bella con la sua chiesa dalla porta verde e l'arco di benvenuto rosso. Non ci sono turisti e la cittadina ha un'aria cosi autentica!sembra essere sospesa nel tempo. Forse quando nei libri si legge della magia del lago Titicaca si allude a questa realtà indigena ricca di sacralità. Gironzoliamo per le viuzze e saliamo un sentiero sino ad un punto panoramico da cui si vede il lago nella sua imponenza. Finito di ammirare questo squarcio di paradiso scendiamo un altro sentiero e a metà strada incontriamo due uomini argentini a spasso per il Perù in auto. Scambiamo due chiacchiere e alla nostra domanda di quali zone di Puno avessero visitato ci dicono tra le tante cose le tombe di Sillustuni che a loro avviso non avremmo dovuto perderci assolutamente. Pensare che noi le abbiamo escluse a priori. Ci mostrano le foto della laguna che giace ai piedi delle tombe antiche e decisamente ci incuriosiscono. E quindi che facciamo?? Ci guardiamo in faccia Fede ed io e decidiamo con un ghigno di rientrare a Puno e di prendere l'escursione alle tombe che ha luogo nel pomeriggio. Arriviamo in centro alle 12 e prenotiamo di corsa l'escursione, dopodiché passiamo dal ristorante dove abbiamo cenato ieri con i due italiani per vedere se si può comprare il pane all'aglio che la sera prima ha stuzzicato il nostro olfatto ma non il palato. E chi incontriamo?? I due italiani! E cosa stanno mangiando?? Lo stesso cibo della sera prima!! Ah beh... leggermente abitudinari... e noi li prendiamo in giro. Ci sediamo a tavola ma io non riesco a mangiare nulla, sento lo stomaco fare le bizze. Ci stupiscono di nuovo pagando il conto. Alle 14 viene a prenderci Pavel, la nostra guida. In 45 minuti arriviamo a Sillustani e in un paio di ore di camminata vediamo le torrette adibite a tombe ai tempi degli inca. Spettacolare è lo scenario, le torrette fan solo da contorno. Conosciamo un ragazzo zurighese che viaggia in America da un anno e un ragazzo neworkese. Sulla strada del rientro visitiamo una casa di una paesino molto carino. La famiglia ci accoglie con gentilezza e ci prepara uno spuntino a base di patate e argilla! Sembra faccia digerire... io la provo, magari sistema il rugamento che sento in pancia. Oggi Fede sta meglio e io sono Ko. Tornate all'hotel non trovo la forza di immaginare una cena o anche solo di sentire l'odore del cibo, quindi ci rintaniamo sotto le coperte e guardiamo un film. Io passo la notte con gli occhi sgranati, tra il letto e il bagno. Come farò domani mattina alle 6 a salire sul bus che ci porterà a Chivay??
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