mercoledì 8 aprile 2015

La magia dura poco.


L'Ausangate è il sogno di molte persone e noi ci siamo andate vicine. I più patiti la scalano,  noi ci giriamo intorno. Ci sono poi i pellegrini che camminano lungo i suoi sentieri, la pregano, la amano...perché è una montagna sacra, ed è al centro di molti rituali, la pachamama. Ci tenevo proprio a vederla e a sentirla. Ce l'abbiamo messa tutta per esserci e per viverla ma purtroppo è andata male e siamo dovute rientrare prima del previsto. Che vi posso dire? Prima o poi riuscirò a non rimanere basita dinnanzi a determinati comportamenti; ma al momento non ne sono ancora immune. Sto parlando dell'agenzia che ha organizzato il tour. Alle due ragazze inglesi non è stato specificato chiaramente a cosa andavano incontro affrontando questo trekking. Devo ammettere che nonostante siano inglesi (non sono abituate a vedere le montagne quando si svegliano e tanto meno scalarle), hanno un po' di esperienza di camminate. Una delle due è in america latina da 9 mesi e tra i tanti posti dove ha vissuto c'è anche la Bolivia (paese d'altura) . La sua amica invece è venuta a trovarla 3 giorni fa, acclimatandosi a Cuzco a 2800 m di altura. Ma non è bastato e quando ieri siamo giunte all'accampamento, dopo 4 ore di acqua a catinelle, Becky ha cominciato a stare molto male. Non ha mandato giù cibo, aveva forte emicrania e non voleva medicine. Non so come abbia potuto, ma è riuscita a dormire. Stamattina la partenza a piedi è prevista per le 7. Dobbiamo affrontare 9 ore di cammino sotto la pioggia e la neve. La ragazza non sta in piedi, durante la notte ha avuto molto freddo e ovviamente di procedere non se ne parla, anche perché non ci sono strade dove può arrivare il soccorso nel caso di bisogno e non c'è linea telefonica. È un posto splendidamente selvaggio e dimenticato da Dio. Comunichiamo alla guida (uomo locale che vive proprio nella valle dove c'è la montagna Ausangate) che non possiamo procedere con il trekking e che dobbiamo rientrare a Cuzco. Lui si mette a tremare e quasi piangendo ci dice che dobbiamo andare avanti altrimenti i capi dell'agenzia gli danno la colpa e lui non potrà più lavorare. Gli spieghiamo che è troppo rischioso continuare per la ragazza che sta male, ma lui non ci vuole dare ascolto. Gli promettiamo anche di non chiedere un risarcimento all'agenzia ma non riusciamo a calmarlo. È molto agitato. Dobbiamo forse andare all'agenzia e far leggere ai responsabili i diritti umani? Dopo qualche telefonata riusciamo a chiarire la situazione con il capo e rientriamo. 
Beh vi posso dire che mi dispiace molto per la ragazza che non ha potuto godersi il panorama, perché il posto è assolutamente meraviglioso! Terreno lunare, con poca vegetazione; i lama trotterellano qua e là, migliaia di laghetti rispecchiano le sagome delle splendide montagne andine. C'è una pace incredibile, non si vede anima viva oltre a qualche donna intenta a pascolare il bestiame. Stupendo! 
Sono felice di aver camminato in questa valle incantata e se vorrò tornarci so che sarà sempre li ad aspettarmi. 
Domani lascerò Cusco e con il bus scenderò ad Ica (in zona Nazca). Il viaggio durerà 16 ore e occuperà la notte. Visto che avrò un bel po'di tempo prima di giungere a destinazione, vi racconterò il significato dell'Ausangate per la popolazione inka. Lascio le amate montagne e vado al mare!! Un po'di caldino mi fa bene dopo il freddo e la pioggia delle montagne. Besos


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