Quando pensi al giorno perfetto ti immagini un giorno adrenalinico in cui tutto è grandioso: la vista è grandiosa, il posto è magico, la gente ti fa stare bene e tu arrivi a fine giornata felice di ciò che hai vissuto. Non è successo questo, e lo splendore è stato più che inatteso. In questo paesino le due attrazioni principali sono la visita in barca all'isola Ballestas e la visita in bus alla riserva di Paracas. Vedendo ieri la fiumana di gente appostata al molo e pronta ad imbarcarsi, mi immaginavo di vedere la fila di autobus percorrere la riserva naturale di Paracas. E con mia grande gioia cosi non è stato. Dopo aver noleggiato la bicicletta ho percorso la strada asfaltata fino all'entrata del parco. Ho registrato la mia presenza con nome cognome e nazionalità, dopodiché mi sono immersa nella magia di questa riserva. Non c'era in giro anima viva. C'eravamo io, la mia bici, il vento e le dune di sabbia. Una pace mi si è insinuata nel cuore, una pace mai sentita prima. Una parte di cuore l'ho lasciata a Cusco e ora qui lascio un'altra parte di cuore. Oggi ho volato in libertà come gli uccelli della riserva, ho pedalato con cuore e anima, con passione e leggerezza, ho sentito di esserci e di appartenermi. È stato un momento stupendo, il più importante finora, e lo serberò dentro di me gelosamente nei ricordi dei momenti di gioia pura. La riserva è desertica, non ci sono alberi, cespugli, solo dune, spiagge e scogliere rocciose e sabbiose a picco sul mare.
La mia idea era di girare la riserva in bicicletta ma non è affatto facile quando ogni 2 minuti senti l'impulso di scendere dalla bici e appollaiarti in silenzio e contemplazione su una duna. Il secondo problema della bici, per intenderci avrei ucciso Efraim..., era che la catena continuava a cadere e le mie mani sporche e grasse in un attimo di sclero puro la stavano buttando nel mare. Per fortuna un guardia parco è venuto in mio aiuto. Dopo avermi vista passare il punto di ingresso della riserva con parte della catena in mano ha reputato intelligente seguirmi e vedere se sarei stata bene. Purtroppo però non ha più mollato il suo ruolo di "salvatore"e mi ha seguita in giro come un'ombra. La pace e la meditazione sono finite in quell'istante. Caspita è pieno di francobolli in questo posto... hehe!
La sera sono rientrata alla base e nella mia stanza c'era alloggiata una ragazza argentina super simpatica e abbiamo subito fatto comunella. Alle 20 sono uscita a mangiare con Andres. Alle 23.15 l'ho salutato, mi sono avviata al mio ostello e sorpresa sorpresa la porta di entrata era chiusa. Bene bene... E ora che faccio??, mi sono chiesta. Sono andata a vedere se il mio amico era per caso in giro per il corrodoio del suo hotel in maniera da farmi aiutare o ospitare, ma non l'ho visto. Di fronte al mio hotel ho incontrato invece un ragazzo del posto e gli ho chiesto se conosceva il padrone dell'hotel e se aveva il suo numero. Purtroppo no. Mi ha detto però che il padrone di casa è uscito e avrebbe dovuto rientrare a momenti, ma avevo i miei dubbi. Luis mi ha tenuto compagnia 2 orette fuori dal mio hotel ma nessuno sopraggiunse in mio aiuto e a quel punto avevo 2 possibilità: andare altrove a dormire o trovare il modo di entrare. Ho Optato per la seconda perché non potevo credere non ci fosse un passaggio dove mi potessi intrufolare. Ho chiesto un parere a Luis però lui non era dell'idea che io saltassi nel patio dalla terrazza. Ma in fondo era l'unica scelta se volevo dormire nella mia stanza e quindi l'ho fatto. Poco dopo è uscita la padrona dell'ostello con la faccia assonnata a vedere cosera stato quel tonfo. Tutto ok tutto ok. L'ho salutata e sono andata a dormire.
Alle 6 di stamattina passa il raccoglitore della spazzatura con il microfono ad altissimo volume diffondendo nell'aria una canzone che parla allegramente di "basura"(spazzatura); alle 6.45 la mia vicina argentina si alza e nel mentre nella stanza accanto parte musica latina a volume discutibile. La pace è finita, mi rassegno e mi alzo. E oggi che farò?Booooooohhhh! Besos a todo el mundo e buen lunes
La mia idea era di girare la riserva in bicicletta ma non è affatto facile quando ogni 2 minuti senti l'impulso di scendere dalla bici e appollaiarti in silenzio e contemplazione su una duna. Il secondo problema della bici, per intenderci avrei ucciso Efraim..., era che la catena continuava a cadere e le mie mani sporche e grasse in un attimo di sclero puro la stavano buttando nel mare. Per fortuna un guardia parco è venuto in mio aiuto. Dopo avermi vista passare il punto di ingresso della riserva con parte della catena in mano ha reputato intelligente seguirmi e vedere se sarei stata bene. Purtroppo però non ha più mollato il suo ruolo di "salvatore"e mi ha seguita in giro come un'ombra. La pace e la meditazione sono finite in quell'istante. Caspita è pieno di francobolli in questo posto... hehe!
La sera sono rientrata alla base e nella mia stanza c'era alloggiata una ragazza argentina super simpatica e abbiamo subito fatto comunella. Alle 20 sono uscita a mangiare con Andres. Alle 23.15 l'ho salutato, mi sono avviata al mio ostello e sorpresa sorpresa la porta di entrata era chiusa. Bene bene... E ora che faccio??, mi sono chiesta. Sono andata a vedere se il mio amico era per caso in giro per il corrodoio del suo hotel in maniera da farmi aiutare o ospitare, ma non l'ho visto. Di fronte al mio hotel ho incontrato invece un ragazzo del posto e gli ho chiesto se conosceva il padrone dell'hotel e se aveva il suo numero. Purtroppo no. Mi ha detto però che il padrone di casa è uscito e avrebbe dovuto rientrare a momenti, ma avevo i miei dubbi. Luis mi ha tenuto compagnia 2 orette fuori dal mio hotel ma nessuno sopraggiunse in mio aiuto e a quel punto avevo 2 possibilità: andare altrove a dormire o trovare il modo di entrare. Ho Optato per la seconda perché non potevo credere non ci fosse un passaggio dove mi potessi intrufolare. Ho chiesto un parere a Luis però lui non era dell'idea che io saltassi nel patio dalla terrazza. Ma in fondo era l'unica scelta se volevo dormire nella mia stanza e quindi l'ho fatto. Poco dopo è uscita la padrona dell'ostello con la faccia assonnata a vedere cosera stato quel tonfo. Tutto ok tutto ok. L'ho salutata e sono andata a dormire.
Alle 6 di stamattina passa il raccoglitore della spazzatura con il microfono ad altissimo volume diffondendo nell'aria una canzone che parla allegramente di "basura"(spazzatura); alle 6.45 la mia vicina argentina si alza e nel mentre nella stanza accanto parte musica latina a volume discutibile. La pace è finita, mi rassegno e mi alzo. E oggi che farò?Booooooohhhh! Besos a todo el mundo e buen lunes
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