sabato 24 gennaio 2015

Sei tu?

È mattina presto e tu sei in spiaggia, davanti a me. Il tuo corpo è eretto, sorretto in totale equilibrio da una sola gamba. Le mani sono congiunte davanti al petto. Il tuo viso è rilassato, le rughe non si notano,  i tuoi occhi sono chiusi e il tuo cuore in questo momento è in contatto con il cosmo. Il tuo viso esprime una grande pace interiore, un'autorealizzazione, una noncuranza dei problemi esteriori. Dovrei ammirarti, dovrei prenderti come esempio, perché in parte anch'io ambisco a questo, eppure i tuoi rasta mi disturbano. Quei pantaloni che ogni giorno indossi, a cavallo basso, o quel pareo a forma di gonna. Mi spaventi,  non riesco a vederti dalla giusta prospettiva.  Ti ammiro ma ti odio anche, ti stimo ma mi fai tanta rabbia. Tu forse hai gia trovato la tua strada mentre io no. Tu hai qualcosa di forte in cui credere, io invece ho solo il mio sogno, che però piano piano sta sfumando e invece di lasciarmi appagata crea in me tantissimi dubbi. Tu mi devi aiutare, mi devi spiegare come posso fare. Dai aiutami,  aiutami a trovare la mia strada, e lottare per essa. Smettila di salutare il sole, lui domani ce ancora,  io ho bisogno di te ora! Lui sente la forza energetica del mio richiamo e si gira. Mi sorride e Mi fa segno di raggiungerlo e di continuare l'attività con lui. Io scappo, ma dove scappo? Affronta le paure e torna sui tuoi passi mi dico! Ma i piedi proseguono in direzione opposta, nel marasma e nel caos.

1 commento: