sabato 24 gennaio 2015

il disagio

La sensazione di estraneità di cui vi parlavo ieri mi ha accompagnata per gran parte della giornata.  La mattina sono stata in spiaggia coi nepalesi mentre nel pomeriggio ho seguito un sentiero a piedi e sono sbucata in una spiaggetta molto piccola ma particolare, in quanto a 100 m dal mare giace un immenso lago dolce. Ero alla ricerca di un po di tranquillità e li l'ho trovata. Mi sono seduta su un lembo di sabbia e ho cominciato a scrivere. Le parole fluivano, e in pochi minuti ho riempito alcuni fogli di diario.  Le singole parole sono diventate una poesia e la poesia una canzone. Ieri sera al ristorante  in un angolino ho trovato la melodia alla mia canzone.  Le ispirazioni migliori arrivano sempre nei momenti di vuoto, di sconforto, di disagio. D'altronde i grandi artisti non erano a volte un po pazzi e incompresi?
La sera ho mangiato le specialità bio nel ristorante "once in nature" di cui vi parlavo ieri, e il cibo l'ho trovato decisamente buono e saporito.  Dopo cena al locale un gruppo suonava musica dal vivo. Il gruppo era formato da 3 chitarre e un tamburo. Alla chitarra  un russo, un inglese e uno svizzero.  Al tamburo un nepalese. Bravissimi, un piacere per le orecchie! Hanno suonato e cantato canzoni prevalentemente indiane in quanto loro vivono in India da anni. Prima di andare a dormire mi sono imbattuta in un uomo barbuto insegnante di yoga da 20 anni e con lui ho avuto un'interessantissima conversazione riguardo ai mantra,  i chakra e lo yoga in generale.  Tornata alla mia cameretta, mi sono addormentata all'istante cullata dal ricordo della musica indiana.
Mi alzo stamattina convinta di partire e di andare altrove a trovare nuovi stimoli e invece una nuova energia mi invade e resto qui ad Arambol.  Prendo un taxi e mi faccio portare in una spiaggia che dista 20 minuti da Arambol e ora sto trascorrendo la giornata in spiaggia.Questa spiaggia è più tranquilla e la gente che c'e mi fa sentire più a mio agio. Sto realizzando in questo momento che mancano una decina di giorni al mio rientro.  Caspita, sono già passati quasi 4 mesi! Non ci posso credere, sono volati, ma nella mia valigia oltre ai vestiti e ai souvenirs ci sono tante esperienze e tante emozioni vissute. Una meraviglia!

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