sabato 11 luglio 2015

Sollevamento pesi...

Sono le 9 ed incontro Mariano all'ostello a fare colazione. Ci accordiamo per partire alle 9.30 circa per andare ad assistere al torneo di "Pato" ( la parola pato significa tacchino o anatra). Ci dirigiamo quindi alla fermata dell'autobus ed aspettiamo quasi un ora ma non si vede sopraggiungere neanche a sognare il nostro bus (giorno di festa). Ma l'attesa ci ha permesso di conoscere un signore anziano che si è descritto come il campione del mondo di sollevamento pesi. Ci racconta di aver girato il mondo e guadagnato tanta fama. Io allora gli tocco i bicipiti e lui con un gran sorrisone sdentato mi dice: " señorita hermosa, eso pasò 70 años atras, ahora tengo 93 años ( insomma voleva dirmi che ormai essendo passati 70 anni i bicipiti erano spariti). Un tesoro di uomo, che vive solo e che per l'età che ha è molto in gamba. Avrei adottato anche lui come super nonno come altri personaggi conosciuti nel viaggio. Il suo bus arriva e ci saluta. Che incontro elettrizzante e curioso. Mariano è d'accordo con me che non sono i luoghi a rendere speciale l'esperienza vissuta bensì le persone che incontriamo lungo il cammino. Dobbiamo aspettare un'altra ora prima di poter decidere di prendere un taxi per andare al campo da gioco. L'attesa passa velocemente perché Mariano è una persona molto piacevole con la quale parlare. Lui è argentino ma ha vissuto 12 anni a Barcellona. Ora sono un paio di anni che viaggia facendo l'istruttore di immersione. Arriviamo al campo ed è deserto, non ci sono neppure i cavalli. Presumiamo che le 12, ora in cui dovrebbe iniziare il match, siano le 12 sud americane, quindi all'incirca le 14. Andiamo a pranzare e rientriamo al campo più tardi. I cavalli nel frattempo sono giunti sul luogo della partita e li stanno preparando per il gioco. In cosa consiste il gioco? Consiste nel fare gol lanciando una palla in una specie di canestro posto sulla linea di fondo come nel basket. I giocatori in campo sono 5 per squadra e tutti a cavallo. La palla è da pallavolo e attorno ha un involucro a maniglie che permette ai giocatori di raccoglierla da terra mentre cavalcano. Come mai si chiama Pato o anatra? Perché una volta all'interno dell'involucro non c'era una palla bensì un anatra e i giocatori durante il gioco la afferravano per il collo. Decisamente barbaro, ma non meno di altri rituali ancora praticati oggi  in cui si uccidono animali. Il gioco è molto spettacolare e i cavalli con la loro velocità e agilità danno un tocco magico alla partita. Mi è piaciuto molto. 
Parallelamente in città si svolgono i festeggiamenti del giorno dell'indipendenza proprio alla casa dove nel 1816 fu dichiarata l'indipendenza. Presenzia la presidentessa Cristina con un gran discorso e a quel punto la bolgia è assicurata. Alcuni la amano, altri proprio la odiano, in ogni modo non può più candidarsi perché ha esaurito i suoi 2 mandati e a dicembre verrà eletto un altro candidato. Staremo a vedere...
La sera convinco Pablo ad accompagnarmi nel parco a vedere le giostre, l'orologio fatto di fiori e l'ambiente festoso. Bello tranne per la spazzatura accumulata per terra nel corso della giornata, inguardabile! Tra una cosa e l'altra prima delle 2 non rientriamo. La festa a Tucuman è assicurata tutte le sere!


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