venerdì 17 luglio 2015

Da Argentina a Bolivia

Eccomi! Ora vi racconto di ieri! Avevo deciso che sarebbe stata l'ultima giornata buona per poter andare in Cile, perché se avessi aspettato ancora mi sarebbe mancato poi il tempo per percorrere la parte di Argentina che mi manca. Ma ero davvero convinta che il passo non lo avrebbero aperto neppure ieri e che avrei proseguito il viaggio verso Cordoba. Ciò per dire che il mio zaino era bene o male pronto, ma la mia testa era già proiettata verso Cordoba. Alle 7.30 mi sono alzata, sono scesa alla reception e ho fatto chiamare per vedere se i bus partivano per il Cile. Alla risposta affermativa mi è stato chiesto di andare alla terminal il più in fretta possibile perché la priorità l'aveva chi non era potuto partire i giorni scorsi. Ho fatto colazione al volo e ho incrociato Luciano (brasiliano) in sala da pranzo pronto anche lui per partire. Quindi abbiamo deciso di partire insieme. Ho dovuto rivoluzionare velocemente il mio zaino per poter viaggiare leggera e totalmente impreparata sono salita sul taxi. Non ho parlato con Andres (non so dove vive, riesco solo a dirgli che il mio bus parte e che quindi sto arrivando), non ho una guida (quella che avevo riferita al Cile l'ho buttata via qualche mese fa sapendo di non andarci), la mappa virtuale di Santiago non l'ho scaricata perché mi sono dimenticata... Un disastro, ma non mi preoccupo per niente. I problemi sorgono quando non si conosce la lingua per comunicare nel paese dove si viaggia e io in questa parte di mondo non ho perciò problemi. 
Arrivati al terminal siamo andati a comprare il biglietto e in 5 minuti abbiamo dovuto informarci sui bus, comprare il biglietto, correre alla piattaforma e cambiare i pesos argentini in soldi cileni. Mi sono sentita leggermente sotto pressione e non ne sono più abituata. Fare tutto così di corsa normalmente mi fa dimenticare qualcosa e mi fa fare un sacco di cavolate. Siamo saliti al volo sul bus e siamo partiti subito. Le 3 ore di passo sono state meravigliose e se anche in maniera confusa ho visto l'Aconcagua! È sempre un'emozione assistere a ciò che la natura ti offre. Poco prima del passo de Los Libertadores siamo passati accanto a degli impianti sciistici decisamente all'europea! Mi sembrava di essere in Svizzera con tutta la neve, le montagne, gli skilift e ho pure visto dei militari che praticavano qualcosa di simile allo sci di fondo. Alla dogana abbiamo dovuto permanere 2 ore. Le formalità sono state abbastanza veloci fintanto che non hanno pizzicato una tipa con un sacco di borse non dichiarate nella valigia. Ne abbiamo approfittato per mangiare qualcosa. Una volta superata la dogana ci abbiamo impiegato ancora 3 ore ad arrivare a Santiago che è esattamente aldilà della Cordillera delle Ande. Sbarcati nella metropoli ho seguito Luciano al suo ostello cosi da utilizzare la wifi e poter comunicare con Andres. Il mio amico mi ha fatto sapere di essere in zona e ci siamo trovati poco dopo. L'ho trovato in forma e felice, si vede che la vita di Santiago gli fa bene! Mi ha portata nel suo appartamento che divide con un suo amico colombiano e abbiamo cenato tutti insieme. Poi la serata è filata liscia con chiacchiere musica e film. Alle 2 tutti a nanna!


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