sabato 25 luglio 2015

Puerto Iguazù


Scendo dal bus e mi fiondo nella prima agenzia che incontro al terminal dei bus di puerto Iguazù. Convincermi non risulta affatto difficile tant'è che in 10 minuti la signorina mi vende 2 tours. Quello del sabato alle cascate di Iguazù nella parte brasiliana, e quello della domenica alle cascate Iguazù nella parte argentina. Perché dovete sapere che le cascate sono condivise da entrambi gli stati, con il 70 % argentino e 30% circa brasiliano. Mi hanno consigliato di vederli entrambi perché il panorama cambia molto. Quindi eccomi qui a sborsare i dindini per fare queste due splendide escursioni naturali. 
Esco in strada e cerco un ostello. Le vacanze delle scuole non mi aiutano a trovare facilmente un letto, ma alla fine ce la faccio, nonostante il posto non mi esalti particolarmente. Le ragazze alla reception sono decisamente particolari e le stanze poco attrezzate.  Ma va comunque beneeee! Mi sistemo, mi doccio e mi rilasso. Nel mentre ricevo sul telefono un video che ritrae le cascate di Iguazù. Me lo manda Nicholas, il ragazzo conosciuto a Tafi al Valle all'ostello, ricordate(il ragazzo giovane partito da Buenos Aires senza meta alcuna e tutto timido)? Gli rispondo..."ma davvero sei a Iguazù?? Anch'io sono qui!". Increduli ci accordiamo per vederci per la festa del dopo cena. 
Nel pomeriggio cammino per la cittadina e capito al fiume, quell'immenso serpente marrone che scivola veloce e risoluto! Scatto qualche foto e mi godo il venticello che soffia intorno a me. Lungo il fiume tante bancherelle sono state piazzate per vendere ai turisti braccialetti e collane con pietre locali. Mi imbatto in un ragazzo artista colombiano che guarda caso si chiama Andres. Chiacchieriamo più di due ore e si rivela una conversazione interessante. Questi incontri estemporanei rendono speciale il viaggio. Rientro e di seguito vado a mangiare in un ristorante che cucina carne deliziosa e poi incontro il mio amico alle 23:30. Facciamo nottata e alzarmi alle 6:30 non è per nulla semplice, considerando la notte scorsa passata sul bus. Ma questa è vita! 



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