giovedì 2 luglio 2015

Natura, città e fortezza

Dopo una veloce colazione alle 8.40 sono al terminal del bus e salgo al volo sul mezzo che mi porta a Uquia. Questo paesino è il punto di partenza per la camminata de la señorita attraverso le montagne color rosso argilla. Ieri sera ho domandato ragguagli al padrone dell'ostello sul percorso da seguire. Mi ha detto che è ben marcato e che non è quello che appare sulla mia mappa gps. Arrivo sul posto e mi incammino su una strada sterrata. Percorro 20 minuti e la strada termina cedendo il passo ad un sentierino che scivola attraverso una porta montagnosa e che si disperde in una piana. Cammino un'altra mezzora praticamente convinta di essere sulla strada sbagliata. Di sentieri non ce ne sono e inoltre sono esattamente sulla traccia del gps che Mauricio mi ha detto di non seguire. Mi aspettavo di trovare un percorso tra le rocce e non sul letto di un fiume secco. A quel punto ritorno indietro e cerco una strada alternativa ma non la trovo. Rientro in paese e chiedo informazione ad un abitante. Mi risponde che la strada che avevo imboccato era giusta e che avrei dovuto percorrere tutta la piana fino alle montagne sfumate di bianco. Amen, ormai sono tornata indietro e di rifarmi il percorso non ne ho voglia. Mi piazzo quindi sulla strada principale e aspetto il bus per Humahuaca con una signora. Un'auto si ferma e un signore ci carica gentilmente e ci conduce a destinazione. Vado all'ostello, carico il mio bagaglio sulle spalle e vado a prendere un altro bus. Alle 13 arrivo a Tilcara e mi sistemo all'ostello Terra Andina. La fame mi conduce velocemente in strada e in un ristorantino molto carino mangio un piatto delizioso a base di quinoa. Dopo pranzo vado a visitare una fortezza preispanica datata 100 d.c situata su una collinetta con vista sulle montagne circostanti. Il prezzo di entrata al sito archeologico costa 25 pesos per gli argentini e 50 pesos per gli stranieri. Arrivo allo sportello e il signore mi domanda: " argentina?" Io faccio la gnorri e rispondo "claro!"e la passo liscia pagando la metà. Che meraviglia essere scambiata per argentina: o il tipo è cieco oppure mi sono calata perfettamente nei panni di donna sud americana. In fondo non ho mica mentito... ha detto argentina io ho detto certo... mica siamo in Argentina?? Colpa sua se non ha usato il verbo e il soggetto... hehe!Mezz'oretta di visita e ritorno in città. Ad un certo punto passo davanti ad un cancello e mi attirano un paio di pantaloni viola. Mi pare di conoscerli... e sapete un po'chi li porta?? Il cantante di tango che c'era a Tarija con me. Che caso vero?? Lui abita a Tilcara e mi invita a bere un tè. La serata prosegue con la doccia, la cena e ora sono pronta ad uscire a fare festa con alcuni ragazzi simpatici dell'ostello. Uno di  loro è triestino e uno di Buenos Aires. Martin mi racconta velocemente quanto Loca Buenos Aires sia. E io allora mi dico: " quale modo migliore per terminare il mio viaggio ad agosto???" Dormirò poi sull'aereo... hehe!!!!



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