Il viaggio, il vero viaggio, non è rappresentato dall'effettivo raggiungimento del luogo, in realtà non c'è una vera meta. Il racconto è racchiuso tutto nel percorso, nel cambiamento, nell'esperienza acquisita lungo quella strada, anzi quella liquida, instabile, rotta. (M. Pratt) Condividete amici questo sogno insieme a me.
giovedì 30 luglio 2015
mercoledì 29 luglio 2015
martedì 28 luglio 2015
Buenos Aires
Sono arrivata oggi alle 12 al terminal dei bus di Buenos Aires e in un'oretta col metro all'ostello.
Buenos Aires, città di festa, si vive di notte e io ne approfitterò più che posso. I miei scritti di questi giorni folli saranno sottoposti a censura editoriale e non potranno essere pubblicati sul blog...hehe! Mi godrò questi ultimi giorni di totale libertà senza l'appuntamento fisso di scrittura e lasciando a ognuno di voi la possibilità di immaginare attraverso le foto che metterò sul sito dove sarò e cosa farò.
Grazie per essere stati con me, grazie di cuore per la forza che mi avete regalato ogni giorno per vivere appieno questo mio sogno senza mollare mai. La mia avventura insieme a voi non termina qui, e nemmeno nel momento che vi abbraccerò e mi racconterò; terminerà con una serata speciale in cui rivivrò con voi questo meraviglioso anno di viaggi. Normalmente in settembre festeggio il mio compleanno , quest'anno vi chiedo di non farmi regali e piuttosto di riservare la somma da donare ai bambini in Nepal alla serata sul mio viaggio. La serata si terrà un sabato sera di ottobre, ma al momento non so ancora i dettagli. Appena avrò fissato data e luogo lo posterò sul sito. Quindi non smettete di entrare ogni tanto a darci un'occhiata. A presto... in terra svizzera (ps:torno il 6 agosto).
Buenos Aires, città di festa, si vive di notte e io ne approfitterò più che posso. I miei scritti di questi giorni folli saranno sottoposti a censura editoriale e non potranno essere pubblicati sul blog...hehe! Mi godrò questi ultimi giorni di totale libertà senza l'appuntamento fisso di scrittura e lasciando a ognuno di voi la possibilità di immaginare attraverso le foto che metterò sul sito dove sarò e cosa farò.
Grazie per essere stati con me, grazie di cuore per la forza che mi avete regalato ogni giorno per vivere appieno questo mio sogno senza mollare mai. La mia avventura insieme a voi non termina qui, e nemmeno nel momento che vi abbraccerò e mi racconterò; terminerà con una serata speciale in cui rivivrò con voi questo meraviglioso anno di viaggi. Normalmente in settembre festeggio il mio compleanno , quest'anno vi chiedo di non farmi regali e piuttosto di riservare la somma da donare ai bambini in Nepal alla serata sul mio viaggio. La serata si terrà un sabato sera di ottobre, ma al momento non so ancora i dettagli. Appena avrò fissato data e luogo lo posterò sul sito. Quindi non smettete di entrare ogni tanto a darci un'occhiata. A presto... in terra svizzera (ps:torno il 6 agosto).
lunedì 27 luglio 2015
Il rispetto
In questo viaggio meraviglioso ho potuto aver modo di riflettere a proposito di diverse tematiche importanti quali il tempo, la pazienza e recentemente il rispetto.
Il rispetto è un buon presupposto per una sana convivenza tra persone. Cosa rientra nella categoria del rispetto? Il saluto rivolto alle persone, il linguaggio utilizzato con la gente, la puntualità, la pulizia, l'ordine, un tono di voce adeguato alla circostanza, non alzare le mani, ecc. Bisogna seguire tante regole vero per essere una persona ammodo ed adeguata in questa società di aspettative e giudizi? E seguirle tutte alla lettera come ti fa sentire? Decisamente un po'sotto pressione e una voce fuori dal coro in questa società spesso poco attenta al benestare del vicino. Questo significa che bisogna sforzarsi per essere meno corretti e più egoisti? Io credo che gli estremi siano sempre nocivi e in questo specifico caso sia l'essere perfetto nei confronti degli altri (che non ti permette di vivere) sia il calpestare tutto ciò che si incontra con noncuranza.
Quante volte sentiamo la frase:"mi ha mancato di rispetto", "non porta rispetto", "è una questione di rispetto". Se mi impunto che il pincopallino fa rumore e mi manca di rispetto la metto sul piano personale e mi disturba parecchio. E in un mondo poco rispettoso dove la gente schiamazza, salta le file, non ti saluta, ecc., tutto diventa pesante da digerire. Ho provato ad accettare che questa realtà e società manca spesso nel rispetto, però secondo le MIE aspettative, e non per forza quelle di tutti, e che certi comportamenti sono discutibili ma che non devono minare la mia tranquillità in quanto non sono attuati per farmi specificatamente un torto. Mi sono trovata confrontata spesso con una realtà diversa dovuta alla cultura in cui per esempio la musica viene sparata a livelli di volume stratosferici a qualsiasi ora del giorno e della notte; alla gente che quando le fai un favore non ti ringrazia; alla gente che quando ti urta non ti chiede scusa; a chi in colonna appena sei distratto ti passa davanti; alla vita da ostello fatta di mancanze, luoghi comuni sporcati senza un minimo rimorso, a rumori a qualsiasi ora della notte senza scrupolo. Ho deciso di togliere i vestiti scomodi da bacchettona svizzera e di indossare quelli più comodi da donna tollerante. Non è affatto facile, ma proverò a conservare questa attitudine anche quando rientro a casa. Si vive meglio, garantito!
Il rispetto è un buon presupposto per una sana convivenza tra persone. Cosa rientra nella categoria del rispetto? Il saluto rivolto alle persone, il linguaggio utilizzato con la gente, la puntualità, la pulizia, l'ordine, un tono di voce adeguato alla circostanza, non alzare le mani, ecc. Bisogna seguire tante regole vero per essere una persona ammodo ed adeguata in questa società di aspettative e giudizi? E seguirle tutte alla lettera come ti fa sentire? Decisamente un po'sotto pressione e una voce fuori dal coro in questa società spesso poco attenta al benestare del vicino. Questo significa che bisogna sforzarsi per essere meno corretti e più egoisti? Io credo che gli estremi siano sempre nocivi e in questo specifico caso sia l'essere perfetto nei confronti degli altri (che non ti permette di vivere) sia il calpestare tutto ciò che si incontra con noncuranza.
Quante volte sentiamo la frase:"mi ha mancato di rispetto", "non porta rispetto", "è una questione di rispetto". Se mi impunto che il pincopallino fa rumore e mi manca di rispetto la metto sul piano personale e mi disturba parecchio. E in un mondo poco rispettoso dove la gente schiamazza, salta le file, non ti saluta, ecc., tutto diventa pesante da digerire. Ho provato ad accettare che questa realtà e società manca spesso nel rispetto, però secondo le MIE aspettative, e non per forza quelle di tutti, e che certi comportamenti sono discutibili ma che non devono minare la mia tranquillità in quanto non sono attuati per farmi specificatamente un torto. Mi sono trovata confrontata spesso con una realtà diversa dovuta alla cultura in cui per esempio la musica viene sparata a livelli di volume stratosferici a qualsiasi ora del giorno e della notte; alla gente che quando le fai un favore non ti ringrazia; alla gente che quando ti urta non ti chiede scusa; a chi in colonna appena sei distratto ti passa davanti; alla vita da ostello fatta di mancanze, luoghi comuni sporcati senza un minimo rimorso, a rumori a qualsiasi ora della notte senza scrupolo. Ho deciso di togliere i vestiti scomodi da bacchettona svizzera e di indossare quelli più comodi da donna tollerante. Non è affatto facile, ma proverò a conservare questa attitudine anche quando rientro a casa. Si vive meglio, garantito!
In bus...ciao ciao Iguazù
Believe or not oggi affronto la trasferta finale per Buenos Aires... ultime consistenti 20 ore e poi la pacchia è quasi finita. Mi godrò l'ultima settimana nella capitale federale e poi volerò a casa. Ma non sono ancora pronta a parlare della "despedida", del mio saluto all'America latina...
domenica 26 luglio 2015
Quando tutto scorre
Non era nei miei programmi argentini di venire ad Iguazù ma ora so come mai sono qui e quale motivazione interna mi abbia spinta fin quassù, nella provincia di Misiones. Quando ogni parte del tuo essere ti spinge in una direzione significa che è davvero importante.
All'entrata del parco di Iguazù salgo su un trenino che mi porterà alla stazione "Garganta del diablo", dopodiché dovrò proseguire a piedi. Metto il primo piede sulla passerella che in 1000 metri mi condurrà alla gola del diavolo e tutto in me cambia. Sulla piattaforma a strapiombo delle cascate ci sono io e altre 3000 persone ma in realtà ci sono solo io e le amate cascate. Alzo il cappuccio della mantellina e mi immergo in un mondo tutto mio, rimango sola: annullo come ieri tutto ciò che mi circonda e mi estraneo coi miei pensieri. Mi sento piu leggera e in un'altra dimensione. Arrivo al punto panoramico e sono senza fiato. Quest'acqua, questa valanga liquida è spaventosamente forte e reale. Mi stordisce, è come se non fossi qui io ora. Mi sento nel limbo e l'acqua rientra ancestralmente nella placenta. Vedo la mamma, la sento e mi perdo in una fluttuazione soave. Mi giro leggermente di lato e vedo i pesci polinesiani che mi nuotano intorno quando sto facendo immersione in quel paradiso di mondo. Anche quella volta avevo avuto lo sensazione che l'acqua era il mio elemento, dove potermi muovere con agio e armonia. E ora?? L'acqua sta lavando via ciò che di impuro porto nel cuore per poter andare avanti a vivere una vita di sogni e amore.
L'acqua sguscia in ogni pertugio, leviga ció che incontra, invade tutto senza pietà e così è la vita. Ogni cosa ti entra dentro e ti sconvolge nei sentimenti. L'acqua ti da di che vivere, noi siamo costituiti prevalentemente da essa e tanto ti può dare quanto con la sua potenza ti può distruggere. E cosi in fondo è la nostra esistenza. Ognuno di noi decide se lasciarsi influenzare positivamente dagli eventi o se lasciarsi annegare. Le orecchie si inebriano della melodia dello scorrere dell'acqua, I miei occhi si riempiono di lacrime e mi libero del peso di una vita a volte troppo scomoda. Devo essere forte e volare alto nella vita, essere come l'acqua che con coraggio non smette mai di dissetarci e di scorrere.
Ripercorro la passerella, riprendo il treno e scendo alla stazione intermedia. Ci sono due percorsi che si possono compiere a piedi per vedere una parte di cascata differente dalla precedente. I vari punti panoramici sono suggestivi e nell'ultimo mi fermo a riflettere. All'improvviso ma delicatamente una farfalla si posa sul mio braccio. La osservo per 15 minuti nelle sue venature e colori. È meravigliosa e sembra comoda su di me. Sbatte le ali aprendole e chiudendole e alla luce del sole mostra la sua bellezza divina. Mi sento in connessione con lei. Dopo il lasso di tempo una seconda si posa sull'altro braccio. Il mio sentimento di felicità nell'essere stata scelta per la mia energia e connessione svanisce nel momento in cui realizzo che si sono posate su di me credendomi un fiore (la mia giacca è un giallo-verde shocking). Osservandole attentamente noto la loro lunga lingua che cerca il nettare sulla mia giacca. Sono cosi quiete e belle che non faccio altro che osservarle da vicinissimo per mezz'ora. Che gioia. La vita in tutte le sue forme è proprio meravigliosa. Le saluto, le lascio volare via e mi appresto a prendere la barca che mi porterà ai piedi della cascata.
Dobbiamo percorrere con un bus una strada di 20 minuti nella selva dopodiché prendiamo la lancia. In realtà non è un giro tranquillo per vedere le cascate bensì un giro avventura a tutta velocità per passare sotto le cascate e bagnarci da capo a piedi. Il giro è stato molto elettrizzante e bello. Una volta scesa dalla barca mi cambio i vestiti totalmente bagnati e mi avvio al bus. La guida sapete cosa dice al microfono mentre percorriamo la selva?? Che le farfalle cercano il sale per mineralizzarsi e che quindi se le vediamo in gruppo da qualche parte posate è per quello. A quel punto mi si accende la lampadina... ecco perché hanno scelto la mia giacca! Perché sono 5 mesi che non la lavo (me ne vergogno) e ci ho sudato dentro.
L'ora seguente la passo a bighellonare per il parco e mi siedo al sole su un prato. Oggi il cielo è tremendamente azzurro e il sole spacca i sassi. Che domenica da incorniciare!
sabato 25 luglio 2015
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