lunedì 23 febbraio 2015

Henry David Thoreau: la cosa che so fare meglio è accontentarmi di poco

Henry David Thoreau non si allontanò mai molto dal New England, ma diffuse una concezione insolita della ricchezza,essenziale al vagabonding. Poichè riteneva che tutti i possedimenti materiali, al di là delle necessità di base, fossero un ostacolo alla vera vita, sposò l'idea che la ricchezza non consiste in ciò che si possiede, ma in come si impiega il proprio tempo. Nel libro "Walden" scrisse che un uomo è ricco in proporzione alla quantità di cose  che può lasciare perdere.
Nato a Concord, nel Massachussets,nel 1817, Thoreau studiò ingegneria ad Harvard, anche se poi non riusci mai a definire con precisione quale fosse la sua vera professione. Si definì via via insegnante, topografo,contadino, imbianchino, produttore di matite, scrittoree poetastro. Viene ricordato soprattutto come scrittore, in particolare come autore di Walden, un vivido resoconto dell' esperimento che condusse per un anno rifiutando ogni forma di materialismo. Allo stagno di Walden, Thoreau visse in modo da dover lavorare solo sei settimane all'anno: mangiava le verdure dell'orto e il pesce dello stagno,viveva in una casa piccola, luminosa e pulita che si era costruito da solo ed evitava spese inutili, comprese quelle per la carne fresca, i vestiti eleganti e il caffè. Cosi facendo ebbe tutto il tempo di dedicarsi alle cose che amava di più: leggere, scrivere, passeggiare, pensare e osservare la natura. Fu in questo modo,attraverso la semplicità, che Thoreau riuscì a trovare la vera ricchezza: "la ricchezza superflua serve solo a comprare cose superflue, scrisse, mentre non serve denaro per comprare ciò che è necessario all'anima.


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