pp. 63-65:
"Al corso chiamato la Caccia al tesoro ognuno riflette su cosa lo renderebbe felice . Immagina...la vita reale se vogliamo chiamarla così, e la raffigura. Incolla su un foglio ritagli di giornale. Non ha idea di quanti cataloghi di viaggi siano stati tagliuzzati. Ad un certo punto tutti però iniziano a scavare un po' più a fondo e trovano cose più personali" disse Jamel.
"Non è deprimente immaginare una vita che non avremo mai?"disse Petronille.
"Si sbaglia di grosso. Nel momento in cui si mette su carta diventa reale. Glielo assicuro, è così" disse Jamel.
"Ne è davvero convinto?"disse Petronille
"Si certo, Però sono necessari 2 presupposti. Primo, bisogna rappresentare sulla mappa del tesoro la vita che vorremmo vivere veramente e non quella che pensiamo sia la più adatta a noi. Secondo, bisogna crederci" disse Jamel.
pp.180-181:
"Petronille mi ha raccontato che tu ti occupi di mappe del tesoro; un lavoro piuttosto insolito"disse Jules.
"Si esatto" rispose Jamel.
"E funziona? È solo un passatempo o c'è un lieto fine?"domandò Jules
"Funziona" rispose Jamel.
"Qual'è il segreto?"chiese Sylvia.
"Bisogna crederci, tutto qui" disse Jamel.
"Vogliamo conoscere il vero segreto" disse Sylvia.
"Vi svelerò il segreto... la spiegazione scientifica è che, a prescindere da età, razza e numero di previdenza sociale, ogni nostra decisione, consapevole o inconscia, è guidata dalla ricerca della felicità. A livello primario è facile stabilire cos'è la felicità: un tetto sulla testa, cibo a sufficienza per noi e per la nostra famiglia, la salute. Noi però apparteniamo ai privilegiati del mondo e tutto questo lo abbiamo già, perciò la situazione si complica. Continuiamo a cercare la felicità e la vogliamo ad ogni costo, ma non sappiamo di preciso cosa sia, questa felicità. Allora facciamo quello che fanno tutti: aspiriamo ad un lavoro redditizio, una grande casa, una bella macchina. Se tutti vogliamo queste cose devono essere quelle giuste. Ogni mese passiamo dal via, ritiriamo i nostri soldi e ricominciamo il giro. A quarantacinque anni ci siamo sistemati, ma sentiamo che in un certo senso la nostra vita è sbagliata, che ci manca qualcosa. Se invece ci fermiamo e disegniamo la nostra mappa del tesoro... nell'ambiente protetto del corso che organizzo io, ognuno rappresenta la propria felicità. La persona torna a casa con un bel collage da appendere al frigo in cucina o nascondere in un cassetto del comodino. Magari lo dimentica, ma il collage rimane memorizzato nella sua testa. E ogni volta che deve prendere una decisione, il cervello, programmato, per la ricerca della felicità si orienta in base al disegno attaccato al frigo o nascosto in un cassetto. Se siamo motivati a realizzare la nostra felicità personale, quella su misura per noi, svanisce il desiderio di avere una macchina più bella di quella dei vicini. La mappa del tesoro indica una strada al cervello, che adesso è programmata per imboccarla. Ed è quello che succede. Una mattina ci svegliamo e i sogni contenuti nella mappa del tesoro sono diventati realtà. Fine!"raccontò Jamel.
Questo estratto di libro mi è piaciuto molto e ve l'ho riportato.
Due anni fa ho comprato un quaderno e l'ho intitolato il libro dei sogni. Ho appeso delle fotografie, ho scritto delle frasi che mi piacevano riferite a questi miei sogni e l'ho aggiornato non appena avevo dei nuovi spunti, idee o piccoli sogni. E vi assicuro che funziona!! Appena metti nero su bianco i tuoi sogni, non puoi più mentire a te stesso dicendoti che sono solo sogni, o che non meriti di buttare tutto all'aria per inseguirli. Il tuo cuore e il tuo cervello a quel punto lo sanno e... vanno in quella direzione!Poi sta a te decidere se reprimerli per anni, facendo una grande fatica, o se dargli spazio e vedere dove ti portano... Bonne Chance!
"Al corso chiamato la Caccia al tesoro ognuno riflette su cosa lo renderebbe felice . Immagina...la vita reale se vogliamo chiamarla così, e la raffigura. Incolla su un foglio ritagli di giornale. Non ha idea di quanti cataloghi di viaggi siano stati tagliuzzati. Ad un certo punto tutti però iniziano a scavare un po' più a fondo e trovano cose più personali" disse Jamel.
"Non è deprimente immaginare una vita che non avremo mai?"disse Petronille.
"Si sbaglia di grosso. Nel momento in cui si mette su carta diventa reale. Glielo assicuro, è così" disse Jamel.
"Ne è davvero convinto?"disse Petronille
"Si certo, Però sono necessari 2 presupposti. Primo, bisogna rappresentare sulla mappa del tesoro la vita che vorremmo vivere veramente e non quella che pensiamo sia la più adatta a noi. Secondo, bisogna crederci" disse Jamel.
pp.180-181:
"Petronille mi ha raccontato che tu ti occupi di mappe del tesoro; un lavoro piuttosto insolito"disse Jules.
"Si esatto" rispose Jamel.
"E funziona? È solo un passatempo o c'è un lieto fine?"domandò Jules
"Funziona" rispose Jamel.
"Qual'è il segreto?"chiese Sylvia.
"Bisogna crederci, tutto qui" disse Jamel.
"Vogliamo conoscere il vero segreto" disse Sylvia.
"Vi svelerò il segreto... la spiegazione scientifica è che, a prescindere da età, razza e numero di previdenza sociale, ogni nostra decisione, consapevole o inconscia, è guidata dalla ricerca della felicità. A livello primario è facile stabilire cos'è la felicità: un tetto sulla testa, cibo a sufficienza per noi e per la nostra famiglia, la salute. Noi però apparteniamo ai privilegiati del mondo e tutto questo lo abbiamo già, perciò la situazione si complica. Continuiamo a cercare la felicità e la vogliamo ad ogni costo, ma non sappiamo di preciso cosa sia, questa felicità. Allora facciamo quello che fanno tutti: aspiriamo ad un lavoro redditizio, una grande casa, una bella macchina. Se tutti vogliamo queste cose devono essere quelle giuste. Ogni mese passiamo dal via, ritiriamo i nostri soldi e ricominciamo il giro. A quarantacinque anni ci siamo sistemati, ma sentiamo che in un certo senso la nostra vita è sbagliata, che ci manca qualcosa. Se invece ci fermiamo e disegniamo la nostra mappa del tesoro... nell'ambiente protetto del corso che organizzo io, ognuno rappresenta la propria felicità. La persona torna a casa con un bel collage da appendere al frigo in cucina o nascondere in un cassetto del comodino. Magari lo dimentica, ma il collage rimane memorizzato nella sua testa. E ogni volta che deve prendere una decisione, il cervello, programmato, per la ricerca della felicità si orienta in base al disegno attaccato al frigo o nascosto in un cassetto. Se siamo motivati a realizzare la nostra felicità personale, quella su misura per noi, svanisce il desiderio di avere una macchina più bella di quella dei vicini. La mappa del tesoro indica una strada al cervello, che adesso è programmata per imboccarla. Ed è quello che succede. Una mattina ci svegliamo e i sogni contenuti nella mappa del tesoro sono diventati realtà. Fine!"raccontò Jamel.
Questo estratto di libro mi è piaciuto molto e ve l'ho riportato.
Due anni fa ho comprato un quaderno e l'ho intitolato il libro dei sogni. Ho appeso delle fotografie, ho scritto delle frasi che mi piacevano riferite a questi miei sogni e l'ho aggiornato non appena avevo dei nuovi spunti, idee o piccoli sogni. E vi assicuro che funziona!! Appena metti nero su bianco i tuoi sogni, non puoi più mentire a te stesso dicendoti che sono solo sogni, o che non meriti di buttare tutto all'aria per inseguirli. Il tuo cuore e il tuo cervello a quel punto lo sanno e... vanno in quella direzione!Poi sta a te decidere se reprimerli per anni, facendo una grande fatica, o se dargli spazio e vedere dove ti portano... Bonne Chance!
Nessun commento:
Posta un commento