Bussa alla mia porta e io guardo dallo spioncino. Non vorrei aprire perché so che è arrivato il momento, ma non mi rimane altra scelta. Quella ombra nera mi prende per mano e mi porta in quella gabbia di uccelli. L'uccello dovrebbe garantire libertà e felicità e generalmente lo fa, ma dipende in che direzione va. Il mio uccello alato oggi mi porta a nordest e la libertà me la toglie.
Mi costa fatica lasciare tutto questo. Mi costa fatica non sentire più il suono melodioso della lingua spagnola. Mi costa fatica non poter più abbracciare le persone che hanno creduto in me, che mi hanno fatta sentire la benvenuta, che hanno visto la luce nel mio cuore e nei miei occhi. Sapevo sarebbe arrivato il momento in cui il mio viaggio terminava, in cui mi sarei trovata a Buenos Aires e quindi a 2 passi dalla fine e so che è bello tornare a casa e ritrovare i vostri cuori e i vostri abbracci. Ma non sono pronta a lasciare questi cuori latini, queste meravigliose persone che mi hanno regalato emozioni indescrivibili. È proprio cosi... per quanto siano belli i luoghi visitati non saranno quelli che mi mancheranno, saranno le emozioni annesse a questi luoghi favolosi. Quante risate, quanta complicità, quanti incontri. La routine mi spaventa, e forse pure un certo piattume, ma con determinazione e energia ritroverò il mio equilibrio all'interno del mio mondo svizzero.
Invece che per le strade insabbiate vagherò nei ricordi, invece che per le spiagge vagherò nelle vie di casa, invece che tra gli sguardi degli sconosciuti vagherò tra gli sguardi degli amici e dei parenti. Il cuore è più spontaneo che mai e vive con leggerezza, la mia mente più elastica e fantasiosa, il mio fisico pronto a scattare ai comandi sbarazzini di un anima in evoluzione. E la realtà svizzera cosa farà a questa testa ormai un po' latina??ma chi lo sa... ma che ne so... so solo che con ogni molecola del mio corpo inseguirò la felicita, costi quel che costi!
Mi costa fatica lasciare tutto questo. Mi costa fatica non sentire più il suono melodioso della lingua spagnola. Mi costa fatica non poter più abbracciare le persone che hanno creduto in me, che mi hanno fatta sentire la benvenuta, che hanno visto la luce nel mio cuore e nei miei occhi. Sapevo sarebbe arrivato il momento in cui il mio viaggio terminava, in cui mi sarei trovata a Buenos Aires e quindi a 2 passi dalla fine e so che è bello tornare a casa e ritrovare i vostri cuori e i vostri abbracci. Ma non sono pronta a lasciare questi cuori latini, queste meravigliose persone che mi hanno regalato emozioni indescrivibili. È proprio cosi... per quanto siano belli i luoghi visitati non saranno quelli che mi mancheranno, saranno le emozioni annesse a questi luoghi favolosi. Quante risate, quanta complicità, quanti incontri. La routine mi spaventa, e forse pure un certo piattume, ma con determinazione e energia ritroverò il mio equilibrio all'interno del mio mondo svizzero.
Invece che per le strade insabbiate vagherò nei ricordi, invece che per le spiagge vagherò nelle vie di casa, invece che tra gli sguardi degli sconosciuti vagherò tra gli sguardi degli amici e dei parenti. Il cuore è più spontaneo che mai e vive con leggerezza, la mia mente più elastica e fantasiosa, il mio fisico pronto a scattare ai comandi sbarazzini di un anima in evoluzione. E la realtà svizzera cosa farà a questa testa ormai un po' latina??ma chi lo sa... ma che ne so... so solo che con ogni molecola del mio corpo inseguirò la felicita, costi quel che costi!
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